Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Onu
September 26, 2014
in
Onu
September 26, 2014
0

Italia in prima linea per l’abolizione della pena di morte, in terza per eliminare l’ergastolo

Lisa D'IgnaziobyLisa D'Ignazio
Time: 4 mins read

A parlare ieri alla conferenza sulla moratoria per l’abolizione della pena di morte all’ONU non sono stati solo i rappresentanti di alcuni stati nel mondo particolarmente sensibili al tema, tra cui l’Italia, ma prima di tutto George Orwell, Bertol Brecht e Cesare Beccaria. Tre scrittori e intellettuali che hanno scritto parole più esplicative di tante immagini che sono entrate nel main stream della nostra mente.

L’Alto Commissario per i Diritti Umani delle Nazioni Unite Zeid Ra’ad Hussein, durante l’incontro di alto livello su Leadership and Moving Away from the Death Penalty, organizzato dall’Italia, si è rivolto alla platea con le parole dello scrittore inglese di 1984 George Orwell che descrive un’impiccagione: “Fino a quel momento non avevo mai capito cosa significasse distruggere un uomo in salute e coscienza…che indicibile errore”.

Hussein ha ricordato che il problema principale è la cultura della pena di morte. L’idea alla base di una pratica che esiste da otto mila anni è che “la parola vendetta è diventata sinonimo di giustizia”.

Sedici anni fa l’Assemblea Generale dell’ONU chiese la moratoria. La prima risoluzione sul tema fu presentata nel 1994 dall’Italia, che anche nel 2007 ha contribuito alla nascita della storica risoluzione che ha portato all’adozione da parte dell’Assemblea Generale dell’ONU della moratoria sulla pena di morte. L’Italia porta alta la bandiera dell’abolizione della pena di morte.

https://link.brightcove.com/services/player/bcpid1722935254001/?bctid=3807117314001&autoStart=false&secureConnections=true&width=480&height=270

Il Primo Ministro Matteo Renzi ha ricordato che nel 1786 Leopoldo di Toscana abolì la pena di morte nel suo territorio. Si era ispirato a Cesare Beccaria, l’autore del libro Dei delitti e delle pene, condannando la tortura e la pena capitale. “Il filosofo italiano stabilì che non c’è nessuna prova che la pena di morte è un deterrente contro i reati e riduce la criminalità”, ha spiegato il premier.

Oggi 161 i Paesi o i territori hanno deciso di abolire la pena di morte per legge o in pratica. Di questi, i Paesi totalmente abolizionisti sono 100, mentre i Paesi abolizionisti di fatto, che non eseguono sentenze capitali da oltre dieci anni o che si sono impegnati internazionalmente ad abolire la pena di morte sono 48. 

“Recentemente a Guinea Equatoriale, il Pakistan, lo Stato di Washington, Maryland e Connecticut negli Stati Uniti – ha ricordato Hussein – hanno deciso di accettare la moratoria o sospendere le esecuzioni capitali”.

Alla fine del 2013 il numero dei paesi, che negli ultimi dieci anni hanno fatto almeno un’esecuzione capitale e che poi hanno aderito alla moratoria, è sceso dal 39 a 20 per cento delle nazioni del mondo. Ad eccezione di Iran, Iraq e Arabia Saudita, il numero di esecuzioni per anno sembrano diminuire nel tempo.

Il report sulla pena di morte del 2014 fornito dall’Alto Commissario per i Diritti Umani descrive una situazione che va migliorando, ma in cui i segni di “umanità” sono ancora pochi. La Cina ha ridotto il numero dei reati per cui è prevista la pena di morte. Ad aprile di quest’anno, El Salvador, il Gabon e la Polonia hanno firmato il Secondo protocollo sulla convenzione internazionale sui diritti civili e politici, puntando all’abolizione della pena di morte.

I tre paesi protagonisti della conferenza sulla pena di morte, oltre all’Italia, la Tunisia, la Mongolia e il Benin in cui il 2-4 luglio a Cotonou è stata convocata dalla Commissione Africana per i Diritti Umani e dei Popoli e dal Governo beninese. Il Benin non ha ancora aderito alla moratoria, ma dal 1987 le esecuzioni si sono fermate. La Mongolia ha firmato la risoluzione per la moratoria nel 2012. Nello stesso anno aderisce anche la Tunisia non ci sono state più esecuzioni dal 1991.

Quando una moratoria “de facto” esiste già, l’interazione tra governo e parlamento è fondamentale per realizzare le riforme e passare alla “moratoria de jure”, ha esortato Renzi.

“In molti paesi in cui c’è la pena di morte , spesso si dice che la pubblica opinione è d’accordo con la pratica delle esecuzioni capitali. – ha detto l’Alto Commissario dei Diritti Umani – Ma ci potrebbero essere nazioni in cui la schiavitù è accettata, ciò non significa che è giusta”.

Nel dicembre 2014, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite voterà una nuova Risoluzione, la quinta, che invita gli Stati membri a stabilire una moratoria sulle esecuzioni, in vista dell’abolizione della pratica. Attualmente sono 111 i paesi a favore della moratoria. Sulla Risoluzione del 2012, Ciad, Repubblica Centrafricana, Sierra Leone e Tunisia, che si erano astenuti o erano assenti nel 2010, per la prima volta hanno votato a favore.

Per il Primo Ministro Renzi l’assurdità della pena di morte può essere compresa solo con un processo di riflessione culturale, con campagne di consapevolezza, programmi scolastici specifici nelle scuole e con il dialogo con la società civile”. Da tempo in Italia la società civile chiede l’abolizione di una forma di pena che alcuni definiscono “di morte”. Se una persona entra in prigione verticalmente e ne esce orizzontalmente è legittimo parlare di pena di morte, la morte prolungata degli ergastoli, i cosiddetti “fine pena mai”.

"Ci sono molti modi di uccidere una persona: si può infilare a qualcuno un coltello nel ventre, toglierli il pane, non guarirlo da una malattia, ficcarlo in una casa inabitabile, massacrarlo di lavoro, spingerlo al suicidio, farlo andare in guerra. Solo pochi di questi modi sono proibiti nel nostro Stato". Bertol Brecht

Share on FacebookShare on Twitter
Lisa D'Ignazio

Lisa D'Ignazio

DELLO STESSO AUTORE

Un concerto etnosinfonico per ricordare la rivolta dei rom e sinti ad Auschwitz

Un concerto etnosinfonico per ricordare la rivolta dei rom e sinti ad Auschwitz

byLisa D'Ignazio
crimini nazisti maccari

Lo sterminio nazista nel ricordo di un testimone salvato da un lupo

byLisa D'Ignazio

A PROPOSITO DI...

Tags: ergastoloItaliamoratoriaOnupena di morteRenzi
Previous Post

Ritorno all’Aquila per Mario Fratti

Next Post

La mia Africa

DELLO STESSO AUTORE

Raccontare la disabilità con immagini di normalità

byLisa D'Ignazio

Essere o non essere cameriera o giornalista? Questo il dilemma

byLisa D'Ignazio

Latest News

Il vicepresidente Usa JD Vance è arrivato a Roma

JD Vance sul conflitto tra India e Pakistan: “Non sono affari nostri”

byEmanuele La Prova
I militari si schierano sulla Piazza Rossa per la parata

I militari si schierano sulla Piazza Rossa per la parata

byAskanews-LaVocediNewYork

New York

Agenti USA / Ansa

Spara a un corriere di Door Dash: arrestato funzionario di New York

byGrazia Abbate
Times Square, aggrediti agenti: sospetti legati alla gang Tren de Aragua

Times Square, aggrediti agenti: sospetti legati alla gang Tren de Aragua

byMaria Nelli

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
Sergei Lavrov durante la conferenza stampa all'ONU (Foto ONU/Kim Haughton)

Sergei Lavrov su Federica Mogherini: non ha senso criticare un europeo accusandolo di essere filorusso

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?