A pochi giorni dall’apertura della 69ª Assemblea Generale dell’ONU, si iniziano a sentire nell’aria del Palazzo di Vetro i primi sentori del più importante appuntamento internazionale dell’anno. Le crisi umanitarie sono dietro l’angolo e l’Onu lo sa bene, come del resto anche gli Stati Uniti, che hanno deciso di anticipare di qualche giorno l’apertura ufficiale dell’Assemblea Generale, prevista per martedì 24 settembre, con la discussione su Ebola e Iraq.
Gli americani hanno chiesto al Consiglio di Sicurezza dell’ONU, presieduto dal Segretario di Stato John Kerry, di aprire venerdì 19 settembre il dibattito sull’avanzata dell’ISIS (Stato Islamico di Siria e Iraq) o ISIL (Stato Islamico di Iraq e del Levante) come lo chiamano invece gli americani. Un problema che riguarda non solo i paesi ostaggio dei terroristi, ma anche quelli da cui partono i cosiddetti “stranieri occidentali” che combattono a fianco delle milizie islamiche. Pur non facendo parte del Consiglio di Sicurezza, anche l’Italia parteciperà alla riunione sul terrorismo.
Al centro della settimana ONU ci sarà anche il problema umanitario in Siria e la questione palestinese che, con l’ultimo conflitto a Gaza, ha riportato l’attenzione sulla necessità di negoziare una possibile risoluzione al Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
All’incontro parteciperà anche la Ministra degli Esteri italiana Federica Mogherini, il cui arrivo a New York è previsto per giovedì sera. La Ministra interverrà la prossima settimana anche all’incontro sulla Libia, presieduto dal Segretario di Stato americano e organizzato dagli Stati Uniti.
Si parlerà anche la prossima settimana di Somalia, un paese che sta andando verso la stabilizzazione politica, ma che è attraversato da una grave crisi umanitaria. L’Africa non poteva mancare: circa l’80 % delle deliberazioni del Consiglio di Sicurezza, infatti, riguardano il continente nero.
Tuttavia, il convitato di pietra di questo 69esima Assemblea Generale resta l’Ebola. Un virus che continua a preoccupare tutto il mondo e a creare non pochi problemi di gestione del contagio e degli aiuti. Questo pomeriggio è prevista la riunione speciale del Consiglio di Sicurezza, chiesta due giorni fa dall’Ambasciatrice americana all’ONU, Samantha Power. Parteciperanno numerosi paesi, tra cui l’Italia, che potrebbe offrire aiuto medico e finanziario. Un problema, quello dell’Ebola, così preoccupante che probabilmente spingerà anche il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama a discuterne la prossima settimana, il giorno dell’apertura dell’assemblea, mercoledì 24 settembre.
Oltre a Ebola e ai conflitti sarà il clima l’altro motivo di dibattito della settimana che verrà. Martedì 23 si aprirà con il vertice sul clima, in cui è previsto anche l’intervento del Primo Ministro italiano Matteo Renzi. Il Premier parteciperà anche all’evento organizzato con l’Alto Commissariato per i Diritti Umani sulla moratoria contro la pena di morte. Anche se ci sono ancora una quarantina di paesi che si oppongono, l’Italia da tempo è impegnata a far crescere il numero dei voti, oggi fermo a 111, al Consiglio di Sicurezza, che garantirebbero l’approvazione della risoluzione.
L’impegno dell’Italia sul fronte dei diritti umani si estende anche alla battaglia internazionale contro i matrimoni forzati, tema introdotto durante la scorsa assemblea generale dalla precedente ministra degli Esteri, Emma Bonino, in prima fila anche contro le mutilazioni genitali femminili. Lunedì 22 settembre alle 11 e 45 la ministra Mogherini parteciperà all'incontro sui matrimoni forzati: "Ending Child, Early and Forced Marriage. A world where all girls can reach their full potential". Insieme a lei ci saranno anche Kate Gilmore, vice Direttore esecutivo dell'UNFRA (United Nations Population Fund) e rappresentanti di Canada, Zambia e Yemen.
Come l’anno scorso anche quest’anno l’Italia è rappresentata dal presidente del Consiglio e dal ministro degli Esteri. Dopo Enrico Letta ed Emma Bonino, questa volta ci saranno Renzi e Mogherini, accompagnati dal vice ministro degli Esteri Lapo Pistelli, dal ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e dalla sottosegretaria all’Ambiente Barbara Degani. Con loro ci sarà una delegazione di parlamentari, tra cui Fabrizio Cicchitto della Commissione Affari Esteri, Andrea Manciulli del PD e Alessandro Di Battista del Movimento 5 Stelle, presieduta da Pier Ferdinando Casini.
Mercoledì 24 si aprirà ufficialmente la 69ª Assemblea Generale dell’ONU con il discorso del Segretario Generale Ban Ki-moon e del nuovo presidente dell’Assemblea Sam Kutesa.
Questo è un momento importante per la comunità internazionale. Nel 2015, infatti, ricorrerà il 70° anniversario dalla fondazione dell’ONU e i 60 anni dall’ingresso dell’Italia nelle Nazioni Unite. Potrebbe essere l’anno giusto per riformare il Consiglio di Sicurezza, altro tema che non mancherà durante questo summit mondiale e che anche qui vede l'Italia tra i protagonisti con una proposta che da anni sfida le ambizioni di paesi come Germania, Giappone, India e Brasile che puntano al seggio permanente.