Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Onu
August 30, 2013
in
Onu
August 30, 2013
0

Londra abbandona Washington sulla via di Damasco

Manlio GrazianobyManlio Graziano
Time: 4 mins read

Mi sbaglierò senz’altro, ma il voto della Camera dei Comuni che ha messo in minoranza David Cameron sulla questione siriana ha tutta l’aria di essere uno di quegli avvenimenti di cui ci si ricorderà in futuro.

Facciamo l’ipotesi che sia così. Sarebbe, quel voto, l’epilogo di un corso politico cominciato nel 1956, durante il quale il Regno Unito ha sempre seguito la politica estera degli Stati Uniti. Con qualche malumore qua e là, beninteso, e con un soprassalto d’orgoglio tra il 1979 e il 1991. Ma sempre d’orgoglio atlantista, anzi, ultra-atlantista.

Tra le varie ipotesi di “scontro di civiltà” ce n’è una che è poco nota. Lo storico inglese Walter Russel Mead sostiene che la storia del mondo moderno dal Seicento è dominata dal clash of civilizations tra Regno Unito e Stati Uniti da una parte e le altre nazioni europee dall’altra. È un’ipotesi seducente, e in parte vera. Ma ancora più interessante sarebbe la storia del clash tra Stati Uniti e Gran Bretagna, cominciato nel 1776 e conclusosi nel 1956, che resta ancora da scrivere.

La rivoluzione, e poi la guerra del 1812, seguita da uno sciame di tensioni di frontiera col Canada (1837, 1839, 1844, 1867, 1898), dall’appoggio più o meno aperto di Londra ai Confederati, fino alla guerra del 1898, ufficialmente contro la Spagna ma di fatto intesa ad assicurare agli Stati Uniti il controllo degli oceani Atlantico e Pacifico (strategia perfezionata con la legge “affitti e prestiti” che prevedeva il controllo militare americano degli ultimi avamposti francesi e inglesi nell’Atlantico).

I due conflitti mondiali sono due altri esempi di come una guerra serva a combattere i nemici e, al tempo stesso, i propri alleati. Da quei conflitti, oltre alla Germania, uscirono infatti sconfitte anche la Francia e la Gran Bretagna. Roosevelt era convinto (come poi Truman e Eisenhower dopo di lui) che il manifest destiny degli Stati Uniti del XX secolo fosse di distruggere “l’imperialismo” (leggasi: gli imperi coloniali), e in questa missione si sentiva più a suo agio con Stalin che con Churchill. Nel dopoguerra – nel 1947 sulla questione israeliana e nel 1956 in Egitto – gli Stati Uniti e l’URSS furono dalla stessa parte della barricata contro la Gran Bretagna (così come sulla questione indonesiana contro l’Olanda, su quella congolese contro il Belgio e su quella algerina contro la Francia). Anche quando Washington si trovò schierata con Londra – nel 1945 in Grecia e, soprattutto, nel 1953 in Iran – il risultato netto fu di scalzare gli inglesi e prenderne il posto. Si potrebbe addirittura dire, senza sbagliarsi di molto, che l’impegno americano nel Golfo, a cominciare dalla dichiarazione di Roosevelt del 1943, avesse come scopo prioritario di eliminare Londra dalla scena regionale.

La crisi di Suez del 1956 rappresenta il punto di svolta delle relazioni tra le due potenze anglosassoni. Com’è noto, Londra e Parigi concertarono con Tel Aviv un attacco contro l’Egitto allo scopo di riprendere il controllo del Canale, appena nazionalizzato da Nasser. Quando sbarcarono a Port Said, Eisenhower intervenne con mano pesante, ordinando loro di ritirarsi immediatamente. L’URSS appoggiò in maniera ancor più decisa il diktat americano (e forse vale la pena di ricordare che tutto questo avveniva mentre i carri armati sovietici schiacciavano la rivoluzione a Budapest, suscitando le “accorate proteste” di tutte le cancellerie occidentali splendidamente unite nella riprovazione morale).

L’umiliazione di Suez portò a due esiti opposti per Francia e Regno Unito. La prima decise che, siccome nulla poteva più essere fatto sulla scena internazionale contro il volere degli Stati Uniti, allora bisognava far nascere una terza potenza (l’Europa) alternativa agli Stati Uniti. Il gaullismo e la Quinta Repubblica sono la forma politica di quella scelta strategica. Il Regno Unito, invece decise che, siccome nulla poteva più essere fatto sulla scena internazionale contro il volere degli Stati Uniti, allora bisognava sempre e comunque stare dalla parte degli Stati Uniti.

Comincia lì la special relationship di cui si è tanto parlato. Con alti e bassi, è proseguita fino ad oggi, trascinando tra l’altro la Gran Bretagna nella figuraccia irakena. Il voto alla Camera dei Comuni contro l’intervento in Siria segna un’eccezione clamorosa. Forse resterà solo un’eccezione, e nel futuro la si dimenticherà. Forse, invece, segna l’inizio di un distacco dagli Stati Uniti anche del loro più fedele alleato.

Lo shift of power in corso a livello internazionale sta producendo risultati inattesi: i famosi BRICS erano dati per vincenti da tutti i broker fino a pochissimo tempo fa. Ora se ne è meno certi, e gli sguardi si spostano già verso le supposte tigri del futuro, in Africa, in Bangladesh o in Indocina. Quel che resta certo, invece, è il declino americano, la perdita progressiva di influenza degli Stati Uniti sulla scena internazionale. Le “rivoluzioni arabe”, e soprattutto i sanguinosi epiloghi in Egitto e in Siria mostrano che ormai non passa giorno che qualcuno non volti ostensibilmente le spalle all’America.

E il finto decisionismo mostrato nella difesa della famosa linea rossa ha tutta l’aria di aver solo peggiorato le cose.

 

Share on FacebookShare on Twitter
Manlio Graziano

Manlio Graziano

Insegno geopolitica e geopolitica delle religioni alla Sorbona e all’American Graduate School in Paris. Ho scritto In Rome we Trust. Cattolici e vita politica americana (Il Mulino, 2016), Guerra santa e santa alleanza. Religioni e disordine internazionale nel XXI secolo (Il Mulino, 2015; ed. inglese Columbia University Press, 2016); The Failure of Italian Nationhood (Palgrave-MacMillan 2010, anche in francese e italiano); Identité catholique et identité italienne (L’Harmattan, Parigi, 2007); Il secolo cattolico. La strategia geopolitica della Chiesa (Laterza, Roma, 2010) e Essential Geopolitics: A Handbook (eBook Amazon, 2011). Collaboro con Limes, rivista italiana di geopolitica.

DELLO STESSO AUTORE

Manifestazioni no stop a New York: ucraini e russi uniti contro la guerra di Putin

La guerra della Russia in Ucraina e il disastro annunciato non solo per Putin

byManlio Graziano
Manifestazioni no stop a New York: ucraini e russi uniti contro la guerra di Putin

The Russian War in Ukraine is a Disaster Not Only for Putin

byManlio Graziano

A PROPOSITO DI...

Previous Post

Guerre chirurgiche e interventi punitivi

Next Post

Inutili gli incontri di Ban Ki-moon all’ONU, USA e Francia ormai verso l’attacco alla Siria

DELLO STESSO AUTORE

Perché Trump, sull’immigrazione, ha ragione (con buona pace degli hipster)

Great Again? The United States Between Reckless Ambitions and Relative Decline

byManlio Graziano
Trump cavallo di Troia di Putin? No, patologico narciso specchio della crisi USA

Trump cavallo di Troia di Putin? No, patologico narciso specchio della crisi USA

byManlio Graziano

Latest News

Eric Adams Hypes Cryptocurrencies Ahead of Gracie Mansion Summit Next Week

Eric Adams Hypes Cryptocurrencies Ahead of Gracie Mansion Summit Next Week

byDavid Mazzucchi
Hamas annuncia il rilascio di Edan Alexander, l’unico israelo-americano vivo

Edan Alexander Reunites with Family Before Meeting with Trump in Doha

byFederica Farina

New York

Sean Combs / Ansa

Al via il processo contro Diddy Combs, la difesa: “Sono solo violenze domestiche”

byFederica Farina
Gen Z is “Trashing” the Big Apple, According to New Study

Gen Z is “Trashing” the Big Apple, According to New Study

byMaria Nelli

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
Lucia Riina

L'informazione che profana

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?