Il vescovo di Civita Castellana, Marco Salvi, è intervenuto sulla vicenda riguardante le presunte apparizioni della Madonna di Trevignano. Una storia molto particolare, portata alla luce dalla veggente cinquantatreenne Gisella Cardia.
Alcune settimane fa, la donna aveva infatti dichiarato di aver visto una statuetta della Vergine Maria, portata da Medjugorie, lacrimare sangue. Naturalmente, le parole della Cardia hanno subito suscitato l’interesse dei fedeli e non solo, a dir poco incuriositi da quanto riportato dalla cinquantatreenne di origini siciliane. Nella giornata di oggi, però, il vescovo Salvi è intervenuto sulla misteriosa quanto delicata vicenda, predicando calma. Il monsignore ha infatti spiegato: «In riferimento ai presunti fenomeni soprannaturali che si verificherebbero a Trevignano Romano, informo che la Commissione diocesana sta ancora lavorando per reperire ed approfondire ulteriori elementi, al fine di pervenire a un giudizio complessivo e definitivo da parte della Chiesa, nel rispetto delle Normae della Congregazione della dottrina della Fede, sul discernimento delle presunte apparizioni private. Tale indagine, richiede tempi adeguati ed opportuna ponderatezza».
Salvi ha inoltre aggiunto: «In attesa di giudizio, si sconsiglia ai fedeli di partecipare a questi eventi, almeno fino ad un pronunciamento definitivo da parte della autorità preposta. I soggetti interessati rientrino nella condotta discreta e rispettosa, senza la quale non è possibile vivere la comunione ecclesiale. Non si organizzino più incontri pubblici, che diano l’impressione che la Chiesa abbia autenticato i fatti di Trevignano. I sacerdoti, infine, si astengano dall’esprimere pubblicamente la loro opinione personale sul fenomeno».

Nel frattempo, mentre il vescovo di Civita Castellana chiede ai fedeli di mantenere la calma e di darsi un contegno, la veggente di Trevignano continua a portare avanti la sua tesi. Secondo il parere della veggente, la Madonna continua ad apparire ogni 3 del mese, per mandarle dei messaggi. In molti, negli ultimi giorni, si sono schierati al suo fianco, credendo alle sue parole. Naturalmente, non tutti gli abitanti del Comune sito nelle vicinanze del lago di Bracciano si sono lasciati convincere dalle dichiarazioni della cinquantatreenne.
Un comitato cittadini, infatti, ha espressamente richiesto all’amministrazione locale di vietare i raduni dei fedeli presso il terreno di proprietà della Cardia e del marito, in quanto ritenuti abusivi. Nel frattempo, nel pomeriggio di oggi, dopo le parole del vescovo Salvi è arrivata la replica immediata di Paola Felli, portavoce della veggente. Stando al parere di quest’ultima, le dichiarazioni del vescovo potrebbero condizionare il lavoro di indagine della commissione preposta.
Non è la prima volta che l’hinterland romano si ritrova ad essere teatro di vicende di questo tipo. L’episodio più eclatante, probabilmente, risale al 1995, quando a Civitavecchia una statuetta della Vergine Maria lacrimò sangue dinanzi ad una bambina di 5 anni, Jessica Gregori. Oggi, l’effige è costudita presso il Santuario della Madonna della Lacrima, a Borgo Pantano.