Nelle ultime ore, in Emilia Romagna si sono svolti i primi funerali delle vittime della terribile alluvione che ha messo in ginocchio la regione.
A Russi, in provincia di Ravenna, presso la chiesa di San Pancrazio, i cittadini del posto hanno salutato per l’ultima volta i coniugi Delio Foschini e Dorotea Dalle Fabbriche. I due settantenni sono morti folgorati, nel tentativo di spostare un congelatore al piano terra della loro casa, completamente invasa dalle acque. Alle esequie hanno preso parte il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, il Prefetto di Ravenna, Castrese De Rosa, il questore Lucio Pennella, i comandanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, Marco De Donno e Andrea Mercatin, ed il Comandante dei Vigili del Fuoco Luca Mansenni.
Venerdì mattina, invece, presso l’ospedale di Faenza sarà aperta la camera mortuaria in ricordo di Giordano Feletti; il corpo del settantanovenne è stato ritrovato senza vita alcuni giorni fa, nel cortile della sua abitazione.
Nel frattempo, nella giornata di oggi, hanno raggiunto l’Emilia Romagna anche Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, ed Ursula von der Leyen, presidente della commissione europea, atterrate entrambe all’aeroporto di Bologna. Al loro arrivo, le due leader politiche, a bordo di un elicottero dell’aeronautica militare, hanno effettuato un sopralluogo tra le varie città colpite dall’alluvione, in particolare Conselice, Lavezzola, Ravenna, Forlì, Faenza, Modigliana, Casola Valsenio, Castel Bolognese, Bagnacavallo e Lugo.

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Italian Prime Minister Giorgia Meloni with President of Emilia Romagna Region Stefano Bonaccini (R) President of the European Commission, Ursula Von Der Leyen, during the aerial reconnaissance of the areas of Emilia-Romagna Region affected by floods, landslides and mudslides, Italy, 25 May 2023.
ANSA/UFFICIO STAMPA PALAZZO CHIGI/FILIPPO ATTILI
Mentre la popolazione locale cerca di tenere duro dinanzi una calamità naturale che ha stravolto le loro vite, iniziano ad arrivare le prime stime circa i numerosissimi danni provocati dalle acque. Stando alle prime indiscrezioni, per ripristinare la sola viabilità occorreranno almeno seicento milioni di euro. La spesa totale per riportare la situazione pienamente sotto controllo, invece, si aggira intorno ai sette miliardi. Nel frattempo, mentre i politici locali e nazionali decidono il da farsi, gli abitanti del posto si rimboccano le maniche e scendono in strada, con l’intento di aiutare coloro che sono più in difficoltà.
In questi giorni tremendi, il popolo emiliano e quello romagnolo non sono rimasti soli: centinaia di volontari provenienti da ogni zona del Paese, infatti, hanno raggiunto le città colpite dall’alluvione per dare il loro contributo. «Al nostro arrivo abbiamo trovato una situazione alquanto critica», ci hanno raccontato Vittorio, Ivan e Silvio, tre volontari partiti dalla provincia di Caserta, «Tutti si aspettavano un contributo maggiore da parte degli amministratori locali e non solo. Le cose, invece, sono andate diversamente, almeno fino ad oggi. Nonostante ciò, però, gli abitanti del posto hanno dimostrato grande coraggio e forza di volontà: questa gente non si arrende, né si piange addosso».
Iniziano ad arrivare i primi segnali di solidarietà anche dall’estero: a New York, l’Associazione Culturale Italiana, presieduta da Tony Di Piazza, ha effettuato una donazione da ventimila dollari, a sostegno di alcune località site tra Faenza e Forlì.