Cosa non si fa per apparire. Lo storico dell’arte, Tomaso Montanari, in odore di conquistare il rettorato dell’Università per stranieri di Siena, un paio di settimane fa ha dichiarato: “Il Giorno del Ricordo è un clamoroso successo di falsificazione storica” voluto dai politici fascisti e in “evidente opposizione alla Giornata della Memoria”. Osservazione vile che tende a mettere gli esuli contro gli ebrei, come se ci fosse una scala di valori a seconda del numero di quanti furono ammazzati. E cosa volete che siano 5 o 10 mila esuli infoibati contro i 6 o 10 milioni di ebrei morti in campo di concentramento? Ma non si parla di quantità qui, ma di qualità: si parla di esseri umani. Di più, Montanari ha sostenuto che “sono stati infoibati SOLO dei fascisti collaborazionisti e perciò la tragedia è stata ingigantita” anche perché, alla fine dei conti, per una certa sinistra i titini erano sempre i buoni e gli istriani i cattivi, come ha commentato il direttore Pietro Senaldi su Libero proprio l’8 settembre, data dell’armistizio del ‘43 e della fuga dalla morte della mia famiglia per mano dei partigiani jugoslavi. Senaldi, considerando l’affermazione di Montanari una bestialità dettata dall’ideologia cieca, ha avanzato il dubbio che egli abbia ben poco da insegnare ex cathedra, anche perché alimenta “il clima velenoso nel quale viviamo e il declino morale del Paese”.

Ecco che 12 parlamentari dem e grillini hanno presentato un’interrogazione in difesa del professor Montanari poiché potrebbe subire una sospensione o addirittura il licenziamento dall’insegnamento “a causa degli attacchi strumentali” di certi giornali… Ma è lui che ha attaccato! Quei giornali hanno solo difeso le vittime dell’esodo. I 12 apostoli, come ha titolato Libero, che hanno prese le difese del mistificatore Montanari sono: Sandro Ruotolo, Loredana De Petris, Pietro Grasso, Vasco Errani, Maurizio Buccarella, Francesco Laforgia, Monica Cirinnà, Barbara Lezzi, Alberto Airola, Gianluca Castaldi, Vincenzo Garruti, Nicola Morra. Molti di questi sono finiti agli onori della cronaca solo per aver apposto la loro firma e ricadranno nell’ombra, invece la Cirinnà si è contraddistinta pochi giorni fa perché nella cuccia del suo cane, nella villa di Capalbio, sono stati trovati 24 mila euro in contanti. Ma si sa che Capalbio è molto cara… Per non parlare della Lezzi che è stata ministro del Sud e di certo non passerà alla storia. Ma tutti questi più che politici sono attori: si inteneriscono alla vista dei profughi extracomunitari e vomitano invece cattiverie sugli esuli, italiani come loro. Perciò non possono che essere in mala fede e avere il cuore di pietra.
Sono anch’io intervenuta due volte su Libero con una lettera aperta a Montanari dicendo che lasci agli esuli e ai figli di esuli istriani, fiumani e dalmati la memoria storica dell’esodo e delle foibe, di cui non sa nulla. Ho spiegato anche che la questione non era politica: l’ideologia comunista jugoslava era solo un pretesto per coprire le rapine. Per impossessarsi della roba, gli slavi che provenivano dalle montagne della Bosnia-Erzegovina e dal Kosovo, uccidevano. Erano stati arruolati da Tito per la sua guerra di conquista con la promessa del bottino. Ora stanno tutti a casa nostra e sono orgogliosamente capitalisti.
Ho ricordato infine a Montanari che i danni di guerra dell’Italia sono stati pagati alla Jugoslavia con le nostre case e le nostre terre. Ma si sono tenuti più del dovuto. Finora non ci è stato restituito non dico un paesino disabitato, come ad esempio Piemonte in Istria, o il rudere di una casa, ma nemmeno un quadro. Pure le tombe sono già occupate dai vivi: hanno gettato via i nostri morti, hanno iscritto sulla lapide il loro nome con la data di nascita e voilà: anche l’ultima dimora è assicurata gratis. Io non li odio, non riesco ad abbassarmi a tanto, ma non posso perdonare. Si perdona chi chiede scusa e fa un atto di liberalità, avranno l’animo di farlo mai?
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