Gli ukase che “zar Donald” emette dalla Casa Bianca mettono in evidenza il suo assalto alle funzioni dell’amministrazione federale. Dopo aver preso di mira la Giustizia, licenziando gli inquirenti che hanno svolto le indagini sulle sue vicende giudiziarie, e poi i controllori indipendenti federali di 17 ministeri che esaminano gli sprechi, le frodi e gli abusi dell’amministrazione pubblica, oggi ha sospeso lo stanziamento dei contributi del governo negando l’assistenza ai più deboli, l’istruzione nelle aree più depresse e le non profit. La sospensione, ha spiegato il direttore del budget Matthew Vaeth alla CNN, non riguarderà le pensioni della Social Security e l’assistenza sanitaria Medicare. La direttiva richiede alle agenzie di identificare e “rivedere tutti i programmi federali di assistenza finanziaria e le attività di supporto coerenti con le politiche e i requisiti del presidente”, mentre in particolare mira alle risorse destinate a “politiche di ingegneria sociale marxista, al DEI (Diversity, Equity, Inclusion) e Green New Deal”.
Un’ordinanza che ha gettato nell’incertezza sindaci e amministratori locali, presidi di scuole, direttori di ospedali, organizzazioni non profit, società di ricerca per capire la portata di questa direttiva e la rapidità con cui potrebbero essere costretti a interrompere le attività finanziate in parte dal governo federale, come Head Start, il programma alimentare per le scuole, il Medicaid, l’assistenza sanitaria per i poveri o “Meals On Wheels”, l’assistenza alimentare per gli anziani che non sono in grado di fare la spesa e cucinare. Ma anche i finanziamenti dalla legge sul clima e sulla spesa passati con l’Inflation Reduction Act e il pacchetto infrastrutturale bipartisan emanato nel 2021.
L’ordinanza infatti include anche una nota per terminare “il Green New Deal”, congelando centinaia di miliardi di dollari di finanziamenti per vari progetti infrastrutturali lanciati durante l’amministrazione dell’ex presidente Joe Biden. Sovvenzioni che erano già state approvate dal Congresso con l’Inflation Reduction Act (IRA) e la Bipartisan Infrastructure Law.
Anche se la Casa Bianca ha presentato questa ordinanza come un congelamento temporaneo, la mossa ha scatenato caos e incertezze per vaste fasce del governo federale. Probabilmente è un’altra mossa di Trump per arrivare alla sua benigna Corte Suprema per rosicchiare un altro po’ di potere che il presidente ha, usando il rifiuto di usare i finanziamenti che il Congresso ha già stanziato. Una tattica che il Congresso ha bandito con una legge quando Richard Nixon voleva abolire i programmi di integrazione lanciati da Johnson e sovvenzionati dal Congresso.
Questa visione imperiale del potere scardina il concetto della democrazia americana basato sulla divisione dei poteri. Cosa succederà alla magistratura se un presidente accusato di aver violato la legge è in grado di licenziare i magistrati che lo hanno indagato? Come potranno gli inquirenti avviare indagini su un’amministrazione corrotta? Cosa accadrà se i controllori indipendenti vengono sostituiti da controllori di parte, che hanno giurato fedeltà al presidente? Indagheranno solo sugli sprechi, le frodi e gli abusi commessi dagli avversari politici? Come reagiranno gli imprenditori coinvolti chiamati dalla precedente Amministrazione per sostenere le trasformazioni delle infrastrutture del Paese e che ora vedono i piani bloccati?
Decreti questi lanciati dalla Casa Bianca per cercare di allargare la sfera del potere esecutivo del presidente ai danni di quello legislativo, quello del Congresso, che ha approvato le leggi.
La deputata democratica Rosa DeLauro, che è il membro di spicco della House Appropriations Committee, ha definito l’ordine esecutivo “illegale” e ha definito la mossa del presidente di congelare i fondi federali come “furto perché il Congresso ha approvato questi stanziamenti. Non si può cambiare una legge con un ordine esecutivo”.

Durante la sua udienza di conferma la scorsa settimana, il direttore designato dell’OMB Russell Vought (che è stato uno dei principali artefici del Progetto 2025) si è rifiutato di dire se avrebbe permesso a Trump di violare l’Impoundment Control Act del 1974, che impedisce ai presidenti di negare l’erogazione di fondi federali già stanziati dal Congresso. Si era rifiutato di rispondere alle domande dei senatori che gli chiedevano cosa avrebbe fatto se Trump non avesse rispettato la legge.
Bobby Kogan, che ha lavorato presso l’ufficio bilancio della Casa Bianca durante l’amministrazione Biden, ha definito la decisione di Trump “illegale” in violazione alla legge che impedisce ai presidenti di trattenere unilateralmente denaro già stanziato senza il consenso del Congresso.
“È la cosa peggiore che temevamo”, ha detto Kogan, che è stato anche assistente democratico del Senate Budget Committee e ora è direttore del Center for American Progress.
In una dichiarazione il leader della minoranza al Senato, il democratico Chuck Schumer, ha accusato l’amministrazione Trump di aver “sfacciatamente disobbedito alla legge bloccando tutti i fondi vitali che sostengono programmi base di aiuto in ogni comunità del paese”. Il leader democratico ha poi aggiunto che il Congresso ha approvato questi investimenti che sono obbligatori, stabiliti dalla legge. “Queste sovvenzioni aiutano lo sviluppo del Paese, le famiglie, le comunità, le scuole per le quali ne beneficiano milioni di americani”.
Schumer ha aggiunto che alcuni stati a guida democratica stanno preparando i ricorsi in tribunale contro questa ultima decisione della Casa Bianca. Nel corso di un incontro con i giornalisti ha detto che alcuni Stati hanno demandato all’Attorney General di New York, Letitia James, di ricorrere alla corte federale del Southern District di Manhattan. “Il mio ufficio – ha scritto in una nota la procuratrice generale che ha già citato in giudizio Trump, vincendo, per le sue frodi immobiliari – adotterà immediate azioni legali contro lo stop incostituzionale dei finanziamenti federali, non rimarremo fermi mentre questa amministrazione danneggia le nostre famiglie”.
Insieme allo stato di New York, partecipano al ricorso la California, l’Illinois, il New Jersey, il Massachusetts e il Rhode Island.