Gli Stati Uniti dovrebbero puntare sull’energia nucleare: lo dicono anche certe voci nell’amministrazione Biden oltre che gli industriali del settore. Adesso l’atomo ha una testimonial d’eccezione: la Miss America in carica, Grace Stanke, studia ingegneria nucleare all’Università di Wisconsin-Madison, e da mesi sta facendo un tour promozionale, finora visitando scuole, residenze per anziani, parlamenti locali in oltre 20 Stati dell’Unione. “È l’industria che ha salvato due volte mio padre dal cancro” dice Stanke, riferendosi alla radioterapia, “dà energia al 20% dell’America”. Gli Stati Uniti hanno infatti 93 reattori funzionanti in 30 Stati, con una copertura media del 20% dei consumi elettrici nazionali.
Stanke non è la sola a pensare che sia la soluzione giusta per l’energia pulita e contro i cambiamenti climatici. Un articolo del Wall Street Journal ricorda che Oliver Stone ha girato un documentario sul tema, Nuclear Now; Elon Musk si definisce “fedele” dell’idea e Sam Altman, a capo della startup sull’intelligenza artificiale OpenAi (sì, quella di Chat GPT) sostiene la startup Okla sull’energia nucleare con l’intenzione di quotarla in borsa. Anche Bill Gates investe nelle decine di startup che stanno creando piccoli reattori nucleari.
Grace Stanke è cresciuta a Wausau, Wisconsin, e da quanto ha tredici anni partecipa a concorsi di bellezza, anche per sponsorizzare i suoi studi di violino. All’energia atomica ha cominciato a interessarsi al liceo. Ma il padre, ingegnere civile, le disse che era un ramo senza speranza. “Se a sedici anni tuo padre ti dice di non fare una cosa, la fai subito” commenta lei. In questo settembre 2023, ha parlato a Londra a un convegno della World Nuclear Association e intende continuare a fare campagna anche quando lascerà lo scettro di reginetta d’America. Intanto ha accettato un posto di lavoro alla Constellation Energy, la compagnia che possiede più impianti nucleare negli Stati Uniti. Si occuperà di energia dei combustibili nucleari e continuerà il suo impegno promozionale.
Come nel resto del mondo occidentale, l’energia nucleare soffre di cattiva stampa – dai disastri di Chernobyl e Fukushima ai treni con le scorie bloccati dagli ambientalisti in Germania. Di più – dietro c’è lo spettro di una potenza che l’umanità potrebbe non riuscire a controllare, per non parlare dei rischi dell’uso a scopi bellici – illustrati vividamente dal blockbuster Oppenheimer di Christopher Nolan uscito questa estate.
“L’energia nucleare fa la parte del cattivo, sempre. Ha creato Godzilla” dice Stanke. “Ma noi dobbiamo costruire in fretta. È un dono meraviglioso a cui abbiamo voltato le spalle. L’America si annoia: vuole una nuova macchina, una nuova tv, vuole costanti migliorie tecnologiche, ma dobbiamo chiederci, cosa c’è che non va nell’energia nucleare?”
Secondo un recente sondaggio del Pew Research Center, il pubblico è diviso; la maggioranza preferisce l’idea dell’energia solare ed eolica, ma il 57% pensa comunque che bisognerebbe costruire altre centrali atomiche; nel 2020 era il 43%. L’industria nucleare potrebbe ottenere miliardi di fondi federali attraverso l’Inflation Reduction Act, la legge del 2021 sulle infrastrutture e i prestiti governativi per nuovi progetti climatici: l’energia atomica fornisce elettricità 24 ore al giorno, senza emissione di gas a effetto serra.
In Italia, periodicamente si torna a dibattere di impianti nucleari, messi al bando dal referendum del 1987; quelli costruiti sono stati in funzione fra il 1963 e il 1990, ma l’opinione pubblica continua ad essere contraria. L’energia atomica però è largamente usata nella vicina Francia, dove gli impianti alimentano circa il 75% delle reti elettriche (e infatti il gas è usato pochissimo, sia per cucinare che per riscaldare). La Germania invece ha abbandonato la produzione di energia elettrica da fonte nucleare il 15 aprile 2023.
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