Il Dipartimento della Giustizia ha presentato appello alla decisione del magistrato della Florida Aileen Cannon che aveva accettato il suggerimento degli avvocati di Donald Trump per nominare uno “Special Master”, un supervisore indipendente, per esaminare i documenti, in gran parte classificati, sequestrati dall’Fbi nella sua residenza di Mar-a-Lago. Gli avvocati di Trump sostenevano che alcuni erano coperti dal rapporto confidenziale esistente tra avvocato e cliente. Durante la perquisizione gli agenti federali avevano trovato, secondo quanto scrive il Washington Post, “anche i segreti nucleari di un Paese straniero”. Documenti segretissimi di cui erano a conoscenza solo pochi alti funzionari del Pentagono e del Dipartimento di Stato, conservati in un cassetto dello studio “45”, la stanza di lavoro dell’ex presidente, quaratacinquesimo presidente degli Stati Uniti.
Dopo la decisione del giudice Cannon i massimi esperti giudiziari intervistati dai canali televisivi all news avevano quasi all’unisono affermato che era una decisione balorda e di parte. A loro si era aggiunto anche Bill Barr, l’ex ministro della Giustizia nominato da Trump, che aveva ridicolizzato la decisione del giudice Cannon. “Non serve a nulla. E farà perdere tempo prezioso nell’indagine per capire come quei documenti siano potuti finire lì, a casa dell’ex presidente”.
La notizia dell’appello è arrivata tre giorni dopo la decisione del giudice Cannon. Secondo gli inquirenti federali la nomina di uno Special Master, avrebbe rallentato, almeno temporaneamente, un’indagine sul possibile trattamento improprio di informazioni riservate estremamente sensibili, nonché sul possibile occultamento, manomissione o distruzione di documenti governativi. Inoltre la decisione del magistrato secondo gli inquirenti federali era superata dagli avvenimenti poiché i documenti erano già stati visionati dagli investigatori.

Il Dipartimento di Giustizia ha scritto che ha presentato ricorso contro la decisione del giudice Cannon alla corte d’appello dell’11° Circuito di Atlanta. Contemporaneamente in una richiesta giudiziaria separata e simultanea, i pubblici ministeri hanno chiesto al giudice Cannon di sospendere la sua decisione del 5 settembre su due punti chiave: il suo ordine di interrompere temporaneamente una parte significativa dell’indagine dell’FBI sul potenziale trattamento improprio di informazioni riservate e di consentire a uno Special Master di esaminare il materiale top secret che è tra i documenti sequestrati a Mar-a-Lago l’8 agosto. In questa richiesta i pubblici ministeri affermano che consentire a uno Special Master di rivedere il materiale classificato “creerebbe danni più immediati e gravi al governo e al pubblico”, rilevando che quei documenti sono già stati trasferiti in una struttura sicura, separata dal resto dei documenti Trump sequestrati. Il team legale di Trump ha sostenuto la scorsa settimana che era necessario uno Special Master per determinare se uno qualsiasi dei documenti – più di 100 dei quali sono classificati – debba essere protetto dagli investigatori a causa del privilegio avvocato-cliente, affermando inoltre che un esperto esterno indipendente aumenterebbe la “fiducia” nell’indagine penale del Dipartimento di Giustizia.
Gli avvocati del Dipartimento di Giustizia hanno detto a Cannon di aver già smistato i documenti, utilizzando un “gruppo di filtri” per separare più di 500 pagine di documenti potenzialmente coperti dal privilegio avvocato-cliente. Tale accordo è stato approvato dal giudice magistrato statunitense che ha autorizzato il mandato di perquisizione per Mar-a-Lago, la casa di Trump in Florida e club privato, dopo che il governo ha cercato per mesi di convincere Trump e i suoi consiglieri a restituire tutti i documenti governativi conservati presso il suo club a Palm Beach.

In questa spy story gli 007 americani non hanno dubbi: il Mar A Lago Club, era una calamita per le spie. Un club privato di proprietà della Trump Organization, la società dell’ex presidente sotto indagine insieme al Chief Financial Officer, Allen Weisselberg, per la poco cristallina gestione societaria. E lì Trump aveva stabilito la sua residenza. Ma un club privato è una porta girevole di soci e loro amici che volevano giocare a golf e magari, contribuendo ad uno dei fondi creati dall’ex presidente, pranzare con lui e avere accesso a uno dei suoi salotti per una foto ricordo. E per questo l’intelligence è preoccupata perché non sanno chi possa aver visionato questi dossier Top Secret. Inoltre altre 43 cartelle che recavano la dicitura “Classified” erano vuote. Da capire ora se il materiale è stato distrutto o se qualcuno, tra una partita sui campi verdi ed un flash-ricordo al tavolo della stanza “45” lo ha preso, magari come souvenir.