La Finlandia è pronta ad entrare nella NATO. Lo hanno comunicato il presidente Sauli Niinisto e la premier Sanna Marin, che in una dichiarazione congiunta giovedì hanno sollecitato l’adesione di Helsinki all’Alleanza Atlantica “senza alcun indugio”.
La decisione spiana di fatto la strada alla domanda formale di adesione, che è una prerogativa del parlamento. La richiesta si tramuterà in adesione vera e propria solo con l’approvazione da parte di tutti i 30 parlamenti degli Stati membri della NATO. Il segretario generale dell’Alleanza, Jens Stoltenberg, ha già sottolineato che Helsinki e Stoccolma verrebbero “accolte a braccia aperte“.
Assieme alla confinante Svezia, la Finlandia fino ad ora aveva gelosamente preservato la propria neutralità militare in quanto buffer zone tra l’Occidente atlantista e la Russia. Tuttavia, l’aggressione militare dell’Ucraina da parte delle truppe di Mosca ha provocato una drammatica svolta e convinto tanto le autorità quanto l’opinione pubblica finlandese dell’opportunità di entrare nell’Alleanza.
La Finlandia condivide con la Russia un lungo confine di 1.300 chilometri nonché relazioni storicamente travagliate. L’episodio più celebre è probabilmente la “Guerra d’inverno”, combattuta tra il 1939 e il 1940 e conclusasi con l’annessione di pezzi di territorio finlandese all’Unione Sovietica staliniana.
“L’adesione alla NATO rafforzerebbe la sicurezza della Finlandia” e a sua volta “la Finlandia rafforzerebbe l’intera alleanza di difesa”, hanno dichiarato Niinisto e Marin.

Proprio ieri i due leaders avevano incassato un’importante garanzia difensiva da parte del premier britannico Boris Johnson. L’inquilino di Downing Street ha infatti sottoscritto con i Governi di Finlandia e Svezia un accordo di cooperazione militare, che impegna Londra a intervenire militarmente a fianco di Helsinki e Stoccolma in caso di attacco esterno.
Una dichiarazione analoga a quella finlandese è attesa proprio dal Governo svedese nei prossimi giorni, ma intanto le tappe formali sono già incasellate.
La reazione di Mosca all’annuncio di mercoledì non si è però fatta attendere. Il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, ha affermato che la decisione di Helsinki non aiuterà la sicurezza e la stabilità dell’Europa. Poi ha sibillinamente aggiunto che la risposta di Mosca dipenderà dalle modalità concrete di avvicinamento della NATO ai confini russi, con il presidente Putin che avrebbe già deciso di rafforzare il fianco ovest della Federazione.
La Russia aveva messo in guardia le due nazioni scandinave, avvertendo che l’eventuale adesione avrebbe avuto “gravi conseguenze politiche e militari”. Alle minacce sono seguiti avvertimenti concreti, come la violazione dello spazio aereo finlandese da parte di un elicottero di Mosca la scorsa settimana.