Uno affianco all’altro, alcuni con qualche principio di decomposizione. Sono i corpi dei soldati russi morti al fronte in Ucraina, vittime di una guerra che imperversa ormai da tre mesi.
Secondo un video-reportage di Al Jazeera, le autorità di Mosca stanno caricando vagoni ferroviari con i corpi dei propri soldati defunti per seppellirli in patria. Alcuni treni sono però rimasti fermi in Ucraina, e così la guerra sembra ora combattersi anche sui lugubri vagoni dove non si respira altro che morte: per Kyiv è Mosca che non li vuole, per i russi sono gli ucraini ad averli sequestrati.
Proprio ai caduti è stato dedicato un minuto di silenzio alla grande parata moscovita della Giornata della Vittoria. Ufficialmente i russi sostengono che le proprie perdite non superino le 1.300 unità, mentre l’esercito di Kyiv parla di 26.000 morti nemici.
La verità sta probabilmente nel mezzo, e molti osservatori indipendenti si “fermano” a 15.000 vittime russe. Un numero che rimane impressionante, e che ha riportato con i piedi per terra alcuni strateghi del Cremlino convinti che prendere l’Ucraina sarebbe stato poco più di un gioco da ragazzi.
Nel video della rete all news qatariota si intravedono anche gioielli che, sostiene l’intervistato ucraino, sarebbero stati rubati da un militare russo ai civili ucraini. Notizie logicamente non verificabili indipendentemente.
“L’Ucraina rispetta i suoi nemici morti meglio dei suoi cittadini”, dichiara fiero ad Al Jazeera il colonnello dell’esercito ucraino Volodymyr Liamzin. I cadaveri russi sui treni fermi “saranno conservati per tutto il tempo necessario, e dato che la Russia si rifiuta di accettarli, sarà il Governo (ucraino) a decidere”, continua. “Ogni corpo è la prova di un crimine di guerra: se si rifiutano di prenderli, l’Ucraina li seppellirà a proprie spese”.