Tempi duri per Joe Biden. La proposta di bilancio del presidente per l’anno fiscale 2023 presentata nei giorni scorsi si basa su una imposta del 20% sui più ricchi degli Stati Uniti. Un balzello che permetterebbe la tassazione non sui guadagni realizzati, ma sulla ricchezza personale del contribuente. Una proposta immediatamente bocciata dal senatore democratico Joe Manchin del West Virginia. “Non si può tassare quello che non viene guadagnato. Le tasse si basano sul reddito, non sul patrimonio” ha detto Manchin ai microfoni di Cnn. “Ci sono altri modi per farlo. Tutti devono pagare la loro giusta quota, questo è certo. Ma tassare la ricchezza personale e non i guadagni non è il modo per farlo”. E in questo modo il senatore ha silurato la proposta della Casa Bianca. Un progetto sul quale la Casa Bianca puntava per rilanciare alcune delle iniziative contenute nel pacchetto Build Back Better che la Casa Bianca, proprio per l’ostinazione di Manchin, ha dovuto abbandonare.
La proposta lanciata dal presidente nei giorni scorsi si applicherebbe agli individui più ricchi, quelli che hanno un patrimonio superiore ai 100 milioni di dollari.
“Il codice fiscale offre attualmente un trattamento speciale per il reddito delle persone facoltose. Questo trattamento speciale – c’è scritto nella proposta di bilancio presentata dalla Casa Bianca – combinato con una pianificazione fiscale sofisticata permette gigantesche scappatoie a molte delle persone più ricche del mondo che alla fine pagano un’aliquota fiscale molto più bassa sul loro reddito globale rispetto alle famiglie della classe media. Per affrontare finalmente questo problema bisogna includere una tassa minima del 20 percento per multimilionari e miliardari che così spesso pagano aliquote fiscali indifendibilmente basse. Questa tassa minima si applicherebbe solo allo 0,01 percento più ricco delle famiglie, quelle con più di $ 100 milioni e oltre la metà delle entrate proverrebbero dai soli miliardari”.
La Casa Bianca puntava per far passare la proposta al Senato con la “riconciliazione”, un modo per approvare le leggi fiscali con la maggioranza semplice. Ma venendo meno l’appoggio del Senatore Manchin, con un Senato che ha 50 democratici e 50 repubblicani e che ottiene la maggioranza con il solo voto della vicepresidente Kamala Harris, basta un solo dissenziente che la maggioranza svanisce. E non c’è nessun repubblicano che si schiererà in favore dell’aumento delle tasse per i ricchi. Così anche questa proposta dovrà essere accantonata.

Al Senato in questi giorni è tornata la tensione dopo che la guerra in Ucraina aveva portato democratici e repubblicani ad addolcire i toni. Il dibattito si è riacceso sull’etica del giudice della Corte Suprema Clarence Thomas. I Democratici vogliono che il giudice si ricusi da qualsiasi caso della Corte Suprema legato al tentativo insurrezionale del 6 gennaio. Questo dopo lo scoop del Washington Post che sua moglie, Ginni Thomas, ha preso parte al complotto per cercare di ribaltare il risultato elettorale che aveva sancito la sconfitta dell’ex presidente Trump. Alcuni democratici, come la congresswoman Alexandria Ocasio-Cortez, hanno chiesto a Thomas di dimettersi o affrontare l’impeachment.
I repubblicani hanno fatto quadrato attorno a Thomas sostenendo che i democratici stanno cercando di eliminare dalla Corte un giurista conservatore perché non amano le sue opinioni legali.
È probabile che entrambe i partiti, guardando alle prossime elezioni di Novembre, vedano Thomas come un pretesto per raccogliere fondi e radunare gli elettori alle urne, secondo i Repubblicani. O, invece, rappresenta un altro legame con il corrotto mondo dell’ex presidente Trump e dei super-conservatori per i Democratici. E con l’avvicinarsi delle elezioni la stessa composizione della Corte Suprema per i repubblicani rappresenta un problema politico se, come tutto lascia indicare, verrà modificata, o abrogata, la legge sull’aborto. La corte sta infatti valutando un ricorso dello Stato del Mississippi sulla legittimità dell’interruzione della maternità dopo 15 settimane. Una sfida diretta alla decisione del 1973 di Roe vs Wade che riconosceva un diritto costituzionale all’aborto fino a circa 23 settimane di gravidanza. È probabile che una decisione venga presa entro la fine di giugno o l’inizio di luglio e Thomas dovrebbe esprimere un voto a favore del Mississippi. Modificare o bocciare il diritto delle donne ad interrompere la gravidanza potrebbe essere fondamentale per i democratici per cercare di mantenere il controllo al Congresso. “Se c’è una cosa significativa come l’abolizione dell’aborto ci sarà la mobilitazione. Questo è il tipo di evento storico che può davvero portare le donne alle urne”, ha detto Marcela Mulholland, direttrice politica dell’organizzazione elettorale e politica progressista Data for Progress. “I democratici durante la campagna elettorale potranno dire che qualcuno come Clarence Thomas e altri conservatori erano troppo occupati a coprire l’ex presidente Trump a sostenere l’insurrezione del 6 gennaio invece di proteggere i diritti delle donne”.
“Penso che se ci saranno modifiche alla legge sull’aborto nei prossimi mesi il partito repubblicano ne pagherà il prezzo alle elezioni di Mid Term” ha continuato e penso che le implicazioni del coinvolgimento del giudice Thomas per proteggere il tentativo insurrezionale dell’ex presidente offrano un’opportunità per i Democratici per mandare il loro messaggio”.

Lo scoop sul coinvolgimento della moglie di Thomas con gli strateghi del complotto per cercare di rovesciare il risultato elettorale che aveva sancito la vittoria di Biden ha sollevato nuove domande sul rifiuto del giudice Thomas di farsi da parte da almeno 10 casi relativi alle elezioni del 2020 che sono stati presentati alla Corte Suprema. Tra questi c’era una sentenza con 8 voti contrari e 1, quello del giudice Thomas, in favore della richiesta di Trump di bloccare gli investigatori della Camera che indagavano sull’insurrezione del 6 gennaio 2021 per ottenere i suoi record della Casa Bianca, dove c’erano anche i record delle telefonate e dei messaggini mandati da sua moglie. “Clarence Thomas dovrebbe dimettersi”, ha scritto Ocasio-Cortez su Twitter martedì. Con lei la collega progressista Ilhan Omar che ha insistito per l’impeachment del giudice. Il leader della maggioranza democratica al Senato Chuck Schumer ha affermato che Thomas dovrebbe ricusarsi da qualsiasi caso abbia a che fare con il tentativo insurrezionale del 6 gennaio.
Il leader della minoranza al Senato Mitch McConnell oggi ha difeso il giudice accusando i democratici di “goffo bullismo” Il leader repubblicano ha aggiunto che i democratici stanno facendo una “campagna di pressione inappropriata”.
I giudici della Corte suprema, a differenza dei giudici dei tribunali federali inferiori, non sono vincolati da un codice di condotta e sono autorizzati a decidere da soli se la ricusazione sia appropriata.