È tutto pronto per la spedizione europea del presidente statunitense Joe Biden, che questa settimana arriverà nel Vecchio Continente per partecipare ai vertici di NATO e UE e per incontrare il presidente polacco, a fronte di una recrudescenza dell’aggressione russa in Ucraina.
I primi impegni ufficiali di Biden si terranno giovedì 24 marzo a Bruxelles, un giorno dopo il suo arrivo (previsto il 23). Nella capitale belga, l’inquilino della Casa Bianca parteciperà infatti al summit straordinario della NATO, presieduto dal segretario generale dell’Alleanza Jens Stoltenberg. Tema principale dell’incontro sarà il sostegno difensivo-logistico all’Ucraina contro l’invasione russa e lo speculare rafforzamento dei meccanismi di deterrenza propri.
Nelle scorse settimane tanto il presidente Usa quanto il suo segretario della Difesa, Lloyd Austin, non hanno infatti perso occasione per ribadire come Washington “difenderà ogni centimetro del territorio NATO“, laddove i bombardamenti russi a Leopoli – situata ad appena 70 km dal confine con la Polonia, Stato membro – hanno avvicinato drammaticamente il conflitto al fianco est dell’Alleanza Atlantica.
I have convened an extraordinary Summit on 24 March at #NATO HQ. We will address #Russia’s invasion of #Ukraine, our strong support for Ukraine, and further strengthening NATO’s deterrence & defence. At this critical time, North America & Europe must continue to stand together.
— Jens Stoltenberg (@jensstoltenberg) March 15, 2022
Nella giornata di giovedì, il capo di Stato di Washington presenzierà inoltre a un incontro tra i leaders del G-7 (incluso Mario Draghi), che si terrà sullo sfondo di un altro vertice, quello del Consiglio europeo che riunirà i capi di Stato e di Governo dei ventisette a Bruxelles.
La portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, ha inoltre rivelato che venerdì 25 il commander-in-chief farà visita al suo omologo polacco Andrzej Duda a Varsavia. “Il presidente – si spiega nel comunicato – discuterà di come gli Stati Uniti, insieme ai nostri alleati e partners, stanno rispondendo alla crisi umanitaria e dei diritti umani creata dalla guerra ingiustificata e non provocata della Russia contro l’Ucraina”.
Dei circa 3,3 milioni di rifugiati ucraini causati dall’attacco russo, infatti, quasi la metà ha trovato rifugio sul suolo polacco, e in particolare nella capitale – il che ha spinto Varsavia a chiedere aiuto all’UE attraverso una redistribuzione eurounionale dei profughi.
We will have additional details of @potus trip to Europe to announce later today. The trip will be focused on continuing to rally the world in support of the Ukrainian people and against President Putin’s invasion of Ukraine,
but there are no plans to travel into Ukraine.— Karine Jean-Pierre (@PressSec) March 20, 2022
“Non è in agenda alcun viaggio in Ucraina”, ha infine precisato Psaki, dopo il circolare di alcune indiscrezioni sulla possibilità che il presidente Usa incontrasse di persona gli amministratori di Kyiv – come simbolicamente fatto dai leaders di Polonia, Cechia e Slovenia una settimana fa.
Malgrado il ferreo impegno a “difendere ogni centimetro di territorio NATO”, Washington continua ad escludere l’istituzione di una no-fly zone sui cieli ucraini da parte della NATO (come invece richiesto dal presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj) e l’ipotesi, recentemente emersa, di una missione di peacekeeping a guida occidentale nell’ovest del Paese in guerra.
“Il presidente è stato molto chiaro sul fatto che non schiereremo truppe americane in Ucraina”, ha spiegato l’ambasciatrice statunitense all’ONU, Linda Thomas-Greenfield, ai microfoni della CNN. “Non vogliamo che la situazione degeneri in una guerra per gli Usa. Ma sosterremo i nostri alleati della NATO”.