Il giudice federale di Manhattan Lewis Kaplan ha respinto la richiesta di archiviazione presentata dai legali del principe Andrea, di fatto spianando la strada al processo civile nei suo confronti per abusi sessuali su Virginia Roberts Giuffre. La decisione della Corte distrettuale del distretto meridionale di New York è arrivata mercoledì mattina, ed è contenuta in un lungo documento di 46 pagine reso fruibile al pubblico.
Lo scorso 4 gennaio la difesa del duca di York aveva richiesto alla corte di non procedere sulle accuse di Giuffre, dal momento che la 38enne (all’epoca dei presunti abusi 17enne) aveva firmato nel 2009 un accordo transattivo nel quale rinunciava ad intentare causa contro Epstein, “seconde parti e qualsiasi altra persona o entità che avrebbe potuto essere compresa come potenziale imputato” in cambio di 500.000 dollari. Secondo Kaplan, “la corte non può stabilire (…) cosa intendessero effettivamente le parti dell’accordo di transazione del 2009 firmato dalla signora Giuffre e da Jeffrey Epstein”.
In sostanza, il nome del principe Andrea non è espressamente menzionato nell’accordo, e la definizione è troppo vaga per concludere che il membro di casa Windsor (terza parte dell’accordo) sia ricompreso tra gli intoccabili. Pertanto, ha aggiunto il giudice Kaplan, “la mozione va decisa esclusivamente sulla base delle affermazioni della reclamante, senza tener conto di qualsiasi richiesta o materiale estranei”, quale è appunto il documento del 2009.
Soddisfazione è stata espressa dall’avvocato della donna, che ha affermato come la sua cliente “attende con impazienza la definizione giudiziale del merito di queste accuse”. Lo scorso 9 agosto Virginia Giuffre aveva accusato il principe Andrea di averla ripetutamente abusata in tre occasioni, provocandole “un significativo disagio emotivo e psicologico” e citandolo in giudizio ai sensi del New York Child Victims Act. A mettere in contatto i due erano stati, secondo l’accusa, proprio Epstein e la confidente Ghislaine Maxwell, entrambi condannati penalmente per traffico sessuale di minorenni.
I legali del duca di York potrebbero teoricamente appellare la decisione del giudice newyorkese, ma la rigida formulazione della decisione sembrerebbe lasciare pochissimi spiragli di successo. Si prospetta così un avvio del processo civile a New York entro l’autunno, durante il quale Giuffre e i suoi legali potranno dettagliare le sue accuse e specificare anche le circostanze più crude. Secondo il corrispondente della BBC Sean Coughlan, è possibile che Andrea decida di risparmiare il grande imbarazzo che ne conseguirebbe per lui e la famiglia reale britannica proponendo a Giuffre un accordo extragiudiziale. Ma non è scontato che la controparte voglia accettare. A tremare, peraltro, potrebbe non essere il solo duca di York ma eventuali complici o clienti finora rimasti fuori dal polverone mediatico.