Washington ha trovato l’accordo con le controparti europee per togliere le restrizioni per i cittadini europei e britannici vaccinati. L’apertura degli Usa ai turisti vaccinati di Regno Unito e Ue, entrerà in vigore “agli inizi di novembre”, ha sottolineato Jeffrey Zients, coordinatore della risposta al Covid per il presidente Usa Joe Biden alla Casa Bianca.
Con questa decisione, i viaggiatori europei vaccinati potranno finalmente entrare negli Stati Uniti, anche se le frontiere potranno essere loro aperte solo tra qualche settimana. Il travel ban iniziò nel marzo 2020 dall’amministrazione Trump, e confermato dal Presidente Joe Biden dopo la sua inaugurazione nel gennaio 2021.
Il via libera, però, sembra non riguardare tutti coloro in possesso di un regolare green pass. Per ls Food and Drugs administration, infatti, i vaccini non sono tutti uguali. Ne ha approvati tre: Pfizer, Moderna e Johnson & Johnson. Come si vede, nell’elenco manca Astrazeneca. Bisognerà dunque attendere per verificare che il Cdc dia il lasciapassare anche agli europei sottoposti alla doppia dose di Astrazeneca.
Londra e Berlino hanno comunque esultato dopo l’annuncio della riapertura dei confini Usa ai vaccinati di Gb e Ue dai primi di novembre. Il premier britannico, Boris Johnson, negli Usa in visita, si è detto entusiasta della notizia: “Una spinta fantastica per gli affari e il commercio, e fantastico che la famiglia e gli amici su entrambi i lati delle sponde possano essere riuniti”, ha twittato.
Anche l’ambasciatore dell’UE negli USA, Stavros Lambrindis ha scritto su twitter che si aspettava presto un “annuncio positivo” sul travel ban degli USA.
La deputata di Forza Italia, Fucsia Nissoli Fitzgerald, eletta all’estero nella ripartizione Centro-Nord America, ha commentato così la notizia: “Sono felice… Una buona notizia che arriva dopo tante frustrazioni che molti connazionali hanno subito e di cui sono stata partecipe essendo in costante contatto con molti di loro che, fino ad oggi, hanno affrontato il forte disagio di queste restrizioni, impossibilitati a raggiungere i propri affetti o a tornare dai propri cari. Finalmente possono ‘tornare a vivere’, come avevo chiesto più volte nei miei interventi parlamentari, e ringrazio tutti coloro che hanno lavorato per arrivare a questo risultato.”