Il cielo di New York è coperto di fumo.
Non è soltanto l’umidità delle giornate estive a ricoprire i paesaggi della città. Una evidente patina grigia rende il sole del tramonto ancora più rosso. Ma anche più minaccioso.
Si tratta del fumo che arriva dall’altra parte dell’America. Dall’Oregon, dall’Idaho, dal Montana, dalla California e dallo stato di Washington.
Da alcuni giorni migliaia di incendi stanno devastando la West Coast, letteralmente affumicando l’intera nazione.
Il 20 luglio 2021 lo stato di New York ha emesso un avviso per allertare i cittadini dell’improvviso peggioramento della qualità dell’aria. Secondo il Dipartimento dell’Ambiente e quello della Salute, i livelli di inquinamento hanno superato valori considerati normali.
In particolare sono i livelli di PM2.5 a preoccupare. Respirare alte concentrazioni del microscopico inquinante atmosferico (le cui particelle hanno un diametro inferiore a 2,5 micron) può aumentare il rischio di attacchi d’asma, attacchi cardiaci e ictus.
L’avviso invita i residenti a preferire il trasporto pubblico ai mezzi privati – “dato che le emissioni delle automobili sono responsabili di circa il 60% dell’inquinamento nelle nostre città” – e consiglia di limitare l’uso di elettrodomestici, nonché dell’aria condizionata (se strettamente necessaria, impostarla ad un massimo di 78° F).

Gli incendi di questi giorni sono senza precedenti. Secondo il recente rapporto del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti – che ha anche il compito di monitorare lo stato delle foreste – dall’inizio dell’anno si contano più di 35 mila incendi. Un record se comparato con la media di 32 mila incendi negli ultimi dieci anni. Più di 2,6 milioni di acri sono stati bruciati.
Nella sola giornata del 20 luglio si sono verificati 147 nuovi incendi, di cui almeno 3 considerati di larghe dimensioni (ovvero un incendio che brucia almeno 100 acri di legname, o 300 acri di erba/sterpaglie).
Attualmente più di 80 grandi incendi stanno attualmente bruciando in 13 stati americani, e molti altri sono attivi in Canada. I video ripresi dai satelliti mostrano la vastità del fenomeno.
Gli incendi sono per lo più causati dalle ondate di calore di questi giorni, combinate con l’aggravarsi della siccità dovuta al cambiamento climatico.

Tutto questo succede lo stesso giorno in cui l’uomo più ricco del mondo, Jeff Bezos, inaugura l’era del turismo spaziale.
“Dovremo lasciare questo pianeta”, ha dichiarato Jeff Bezos, “Lo lasceremo e renderà questo pianeta migliore”.
Il volo di New Shepard del 20 luglio 2021 ha consentito all’uomo più giovane e alla donna più anziana di oltrepassare la Karman Line, la linea immaginaria posta 100 km sopra il livello del mare che segna convenzionalmente il confine tra l’atmosfera e lo spazio.
Ma Bezos non si limita a guardare al sistema solare come a un grande resort. “Per preservare la Terra, Blue Origin crede che l’umanità avrà bisogno di espandersi, esplorare, trovare nuove risorse energetiche e materiali, e spostare le industrie che stressano la Terra nello spazio”, si legge nella vision della società.
Secondo il giornale online Politico, la strategia aziendale di Bezos è fortemente influenzata dal lavoro e dagli scritti del defunto Gerard O’Neill, un fisico dell’Università di Princeton, che Bezos ha incontrato da studente.
Negli anni ’70 O’Neill sosteneva che “quasi tutta la nostra attività industriale potrebbe essere allontanata dalla fragile biosfera della Terra entro meno di un secolo da oggi”.
In attesa di colonizzare lo spazio, Bezos celebra il traguardo ringraziando tutti quelli che hanno contribuito all’evento, inclusi i clienti di Amazon.
“Voglio ringraziare ogni dipendente di Amazon e ogni cliente di Amazon perché voi ragazzi avete pagato per tutto questo”, ha detto Bezos durante una conferenza stampa dopo il volo nello spazio. “Seriamente, per ogni cliente Amazon là fuori e per ogni dipendente Amazon, grazie dal profondo del mio cuore, davvero. Lo apprezzo molto”.