Carla Fracci è morta a Milano a 84 anni per un tumore che l’aveva colpita da tempo, una malattia che ha affrontato con coraggio e nel più stretto riserbo. L’etoile della Scala è stata una della ballerine più importanti e famose al mondo. Nata nel 1936 a Milano, nel capoluogo lombardo ha costruito la parte centrale della propria carriera artistica, studiando nella scuola di ballo del teatro alla Scala, del quale poi è diventata etoile.

Non sono al momento noti altri dettagli sull’aggravarsi delle sue condizioni di salute, sulle quali lei stessa negli ultimi giorni aveva chiesto il massimo riserbo. Al tempio della musica classica meneghina, la Fracci è rimasta, pur tra qualche alto e basso, sempre profondamente legata, tanto che il 28 e 29 gennaio scorso aveva tenuto una ‘masterclass’ con i protagonisti del balletto ‘Giselle’ andato in streaming sui profili social della Scala e disponibile anche su Raiplay.
Nata in una famiglia di umili origini, il padre era un alpino e la madre un’operaia, dal 1946 ha studiato alla scuola di ballo del Teatro alla Scala con Vera Volkova e altri coreografi, diplomandosi nel 1954. Dopo solo due anni è diventata danzatrice solista, per acquistare poi il rango di prima ballerina nel 1958. Era sposata dal 1964 con il regista Beppe Menegatti, dal quale ha avuto un figlio, Francesco.
Nella sua lunghissima carriera, ha calcato i palcoscenici più prestigiosi al mondo, viaggiando instancabilmente e collezionando riconoscimenti, premi e ovazioni ovunque. Ha danzato con i più illustri partner della scena mondiale: da Rudolf Nureyev a Vassiliev, da Baryshnikov a Bortoluzzi, da Murru a Bolle, collezionando 200 immortali personaggi. Tra gli spettacoli che restano nella grande memoria collettiva e nell’immaginario di chiunque, spicca senza dubbio l’interpretazione di ‘Giselle’, il suo vero e proprio cavallo di battaglia.
Nel 1981 il New York Times la definì “prima ballerina assoluta”, un titolo assegnato molto raramente e che da tradizione è riservato solo a ballerine eccezionali nella loro generazione. Originariamente ispirato dai maestri di balletto italiani del primo balletto romantico, il titolo viene conferito a una prima ballerina considerata un talento eccezionale, al di sopra dello standard delle altre principali concorrenti.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, profondamente commosso dalla morte di Carla Fracci, ne ricorda in una dichiarazione “le straordinarie doti artistiche e umane, che hanno fatto di lei una delle più grandi ballerine classiche dei nostri tempi a livello internazionale”.
“Carla Fracci ha onorato, con la sua eleganza e il suo impegno artistico, frutto di intenso lavoro, il nostro Paese. Esprimo le più sentite condoglianze ai familiari e al mondo della danza, che perde oggi un prezioso e indimenticabile riferimento”, dice ancora il Capo dello Stato.
Il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha affermato: “La più grande. Divina ed eterna. Piena di amore per la danza, di nuovi progetti, di idee per tutta la vita, con l’entusiasmo di una ventenne. L’Italia della cultura ti sarà grata per sempre, immensa Carla Fracci”.