L’America spara. E uccide. Il 2020 è stato un anno record: 19 mila 380 omicidi con armi da fuoco, 39 mila 427 feriti. Una media di 53 omicidi e 108 feriti al giorno. Le statistiche inoltre affermano che gli americani hanno quasi 394 milioni di armi da fuoco: 120.5 ogni 100 abitanti. Inclusi neonati e bambini che nell’ultimo censimentpo del 2010 (quello del 20202 non è ancora noto) rappresentano il 24% della popolazione.
Questa Pasqua appena trascorsa non è stata di pace. Il micidiale cocktail di armi-follia-droga e dollari continua ad avvelenare gli Stati Uniti.
In Texas nel villagio di Allen, un sobborgo di Dallas , due fratelli, Farhan e Tarvin Towhid, di 19 e 21 anni, hanno ucciso i genitori, la nonna, la sorella e poi si sono tolti la vita. Hanno lasciato un messaggio su Instagram: “Se moriamo almeno avremo un minimo di attenzione” ha scritto uno dei due. Studenti modello presso la University of Texas nel campus di Austin erano entrambi in cura per una forte depressione. La nota lasciata sul computer con folle macabro humor fa delle allusioni alla serie tv “The Office”: “se ci uccidiamo solo noi lasceremmo la nostra famiglia nella disperazione. Meglio così. Nessuno piangerà”.
Un portavoce della polizia ha aggiunto che nella nota c’era anche scritto che con il loro gesto i due fratelli volevano evidenziare come sia facile acquistare un’arma nello Stato del Texas anche per le persone che le armi non le dovrebbero acquistare.
Pasqua di sangue anche Chicago: tra domenica e lunedì ci sono state 34 sparatorie con 8 persone uccise e 24 ferite. Sedici sparatorie sono avvenute tra bande rivali di spacciatori, 3 in rapine. Per le altre ancora il movente non è chiaro. Tra le vittime anche un ragazzo di 15 anni colpito da un proiettile vagante mentre portava fuori di casa l’immondizia. Il weekend precedente 34 persone erano state colpite dai proiettili e 4 sono morte.
Detroit non è da meno. Ieri in due sparatorie tre persone sono state uccise, due uomini e una donna e una quarta è stata gravemente ferita.
Washington insegue: due persone uccise ieri in due sparatorie nella Capitale federale. Dall’inizio dell’anno nel District of Columbia ci sono stati 51 omicidi.
Pasquetta al Bronx: approfittando della bella giornata di sole una coppia mangia un gelato fuori dal Cabana Hotel a due passi dallo Yankee Stadium. Sono seduti nella lussuosa Bentley del proprietario con le portiere aperte. Un’altra auto si accosta e partono i proiettili. La donna colpita alla testa muore sul colpo. L’uomo centrato da due pallottole è ricoverato al Bronx Lebanon Hospital.
La bella serata ha spinto anche Shalil Shands, di 25 anni, a fare due passi con la sua ragazza nella Old City di Philadelphia. Mentre i due camminavano un minivan si è avvicinato. Aperte le portiere quattro occupanti hanno cominciato a sparare uccidendo Shands sul colpo, centrato da 27 proiettili. La ragazza è rimasta illesa. Poco prima in una strada a circa un mezzo miglio di distanza due uomini sono stati feriti, uno gravemente, da una raffica di proiettili sparati da un’auto in corsa. Gli agenti indagano per vedere se le due sparatorie siano correlate.
A Richmond, in Virginia, lunedì notte la polizia dopo aver ricevuto una segnalazione anonima, ha trovato il cadavere di un uomo a Gilmere Street, a pochi passi dalla Virginia Commonwealth University. Non sono stare rese note le generalità della vittima. L’uomo è stato ucciso con tre proiettili.
Questa mattina, a Frederick, in Maryland un uomo di 38 anni, un militare della Navy, ha gravemente ferito a colpi di pistola due persone ed è fuggito. Ha cercato di entrare nella base militare di Fort Detrick dove prestava servizio. E’ stato ucciso dagli agenti della Military Police all’interno della base dopo un breve inseguimento. I due feriti sono stati trasportati in elicottero al John Hopkins Hospital di Baltimora.
Dall’inizio dell’anno c’è stato un aumento vertiginoso sia degli omicidi che della vendita di armi. Un +34% in alcune città come Dallas e Las Vegas, + 19 a Cincinnati,+ 16 Cleveland e Miami.
I proiettili volano, la gente muore. Il presidente della NRA, la maggiore lobby delle armi, la National Rifle Association, Wayne LaPierre, bersagliato dalle accuse di usare la forza della sua associazione per bloccare tutti i tentativi di modificare al Congresso la legge sull’acquisto delle armi, è fuggito e si è andato a nascondere nel megayacht del produttore di Hollywood Stanton McKenzie. Lo ha detto sotto giuramento in una testimonianza resa in videoconferenza con tribunale di Dallas in Texas nel procedimento giudiziario che lo vede coinvolto per la richiesta di amministrazione controllata da parte della NRA. “Ho paura per la mia vita – ha detto al magistrato – sono bersagliato dalle minacce. Mi sono rifugiato in un posto dove nessuno mi può raggiungere”. Lo yacht ha quattro persone di equipaggio incluso un cuoco.
La sua testimonianza è servita ad uno degli attivisti per il controllo della vendita delle armi a modificare il motto del presidente della NRA trasformandolo da “La sola cosa che può fermare una cattiva persona armata è una buona persona armata”, in “La sola cosa che può fermare una cattiva persona armata è… un amico con un megayacht”.