Joe Biden raddoppia e non lascia nulla al caso. Punta a 200 milioni di vaccini in 100 giorni. A inizio mandato il traguardo era quello di 100 milioni in 100 giorni. E raddoppia anche sul suo mandato alla Casa Bianca. “Mi ricandiderò – ha detto – e Kamala Harris sarà con me”. Tra quattro anni Biden avrà 82 anni.
Nella sua prima conferenza stampa il presidente parla delle misure di contenimento del coronavirus, dei problemi di immigrazione al confine con il Messico, dell’economia in ripresa, ma anche del rispolvero della diplomazia dopo quattro anni di isolamento per risolvere con gli europei gli insidiosi problemi con Cina e con la Corea del Nord. Ma non si ferma. Ritorna alla politica nazionale, quella che viene “combattuta” a Washington. L’ostruzionismo monolitico dell’opposizione non gli fa mettere in atto i suoi piani di trasformazione. Quelle riforme che il Paese vuole e delle quali ha bisogno. Ha cercato l’alleanza con i repubblicani per risollevare gli Stati Uniti dalla gravissima situazione economica e sanitaria, ma non ha trovato appoggi. Qualsiasi proposta di cambiamento viene immobilizzata. Con la tecnica dilatoria del “filibustering” la minoranza del GOP continua ad opporsi a tutte le proposte bloccando la sua agenda di lavoro. Durante la conferenza stampa ha fatto capire che la situazione deve cambiare. E ha detto basta, sperando che qualche senatore del partito democratico, come Joe Manchin, non gli faccia lo sgambetto.
Biden ha fatto ben capire che i problemi dell’immigrazione e quelli della regolamentazione all’acquisto delle armi con questa opposizione e con questo sistema applicato al Senato non si possono risolvere. Dando in pratica il via libera al capo della maggioranza democratica al Senato, Chuck Schumer, di modificare le regole del filibustering, perché senza questo cambiamento si rischia la paralisi politica. “E questo – ha detto Biden – gli Stati Uniti non se lo possono permettere”.

“Arrivano segnali di speranza dall’economia” – afferma aggiungendo che gli economisti hanno promosso le misure adottate nel pacchetto di stimolo da 2.9 miliardi di dollari e con questa misura il clima economico è molto più roseo del passato. “Le stime di crescita per quest’anno vedono la nostra economia in rialzo, indicando una crescita superiore al 6%. Ci sono ancora però ancora troppi americani senza lavoro, c’è molto ancora da fare. Ma io sono stato eletto per risolvere i problemi”. E i problemi in questa America aizzata dal populismo del suo predecessore si sono moltiplicati. “L’immigrazione – ha detto – e il controllo delle armi da fuoco sono problemi a lungo termine che inizio ad affrontare. A tuttoggi mi sono concentrato soprattutto sulla lotta al coronavirus”. Facendo capire che senza sconfiggere la pandemia economia e disoccupazione continueranno ad essere i problemi piu’ immediati.
Pressato dalle domande dei giornalisti ha detto che per quanto riguarda la situazione al confine con il Messico la sua amministrazione non volterà le spalle ai bambini non accompagnati al confine e non li lascerà patire la fame. “Nessun’altra amministrazione lo avrebbe fatto eccetto quella di Trump”. “La stragrande maggioranza degli immigrati che attraversa il confine è rimandata indietro. Dopo il blocco degli scorsi anni stiamo cercando di ricostruire il sistema di immigrazione. L’aumento delle persone che voglio emigrare c’è ogni anno”. Non c’è una crescita Nulla è cambiato. Molte persone sono venute, con un aumento del 28% dei bambini non accompagnati al confine durante la mia amministrazione, e del 31% nell’ultimo anno nel 2019 prima della pandemia nell’amministrazione Trump. Succede ogni anno. C’è sempre un aumento di persone che vogliono entrare nei mesi invernali, qualcuno vuole dire che c’è stato un 31% di aumento perché ora alla Casa Bianca c’e’ una “brava” persona e i migranti ne approfittano per entrare? Non è così ma perché in questi mesi invernali ci sono meno probabilità che muoiano durante il viaggio per il caldo nel deserto”. Il presidente ha fatto capire anche che la situazione deve essere affrontata diplomaticamente e non solo con le misure restrittive e maggiori controlli, ma con l’intervento di governo dei paesi di provenienza degli emigranti.
Ad una domanda sul ritiro dei militari dall’Afghanistan ha detto che sarà difficile mantenere la scadenza del primo maggio per ritirare le truppe. “Di sicuro lasceremo l’Afghanistan, non so quando, ma la mia intenzione è non rimanere li ancora tanto. Non posso immaginare che i nostri soldati restino in Afghanistan ancora nel 2022″.
Un giornalista ha chiesto al presidente se intende rispondere alle provocazioni della Corea del Nord che ha lanciato due missili. “Ci stiamo consultando con alleati e partner: ci sarà una risposta se Pyongyang sceglierà un’escalation. Ma sono pronto anche a qualche forma di diplomazia, a condizione di una denuclearizzazione”.
Un altro giornalista ha chiesto dei rapporti attuali con la Cina. “Conosco Xi Jinping da tempo, è una persona intelligente, ma non è democratico. Abbiamo parlato per due ore: gli ho detto chiaramente che non vogliamo un scontro ma una competizione e una concorrenza leale”.
Biden ha parlato poco del mastodontico piano per le infrastrutture. Ha solo detto che è necessario. Sa perfettamente che i repubblicani si opporranno e non vuole esporre i suoi piani. Probabilmente userà la stessa tecnica del “reconciliation” che ha usato per far passare il pacchetto di stimolo economico. Ma questo non lo vuole dire ora all’opposizione.