Anche Hope, speranza, lo abbandona. Quella Hope Hicks una delle assistenti più legate alla famiglia Trump, sta pensando di lasciare la nave che affonda. Con lei pure Pat Cipollone, l’avvocato della Casa Bianca che ha difeso il presidente durante le udienze per l’ impeachment, dopo che ieri sera Betsy DeVos, ministro dell’Istruzione e strettissima alleata di Trump si è dimessa.
Sempre più solo Donald Trump ha mandato un twit dicendo che il 20 gennaio non andrà alla cerimonia di inaugurazione del presidente Joe Biden. Poi la first lady scrive in un twit che il giorno prima lasceranno la Casa Bianca e andranno a Mar a Lago. Il Donald abbandonato non è il solo presidente a snobbare questa cerimonia. Prima di lui Richard Nixon, Andrew Johnson, John Quincy Adams e suo padre, John Adams fecero altrettanto anche se i motivi erano meno personali e più politici.
“E’ una buona cosa se non viene alla mia inauguration – ha detto Joe Biden in una conferenza stampa in cui ha annunciato la nomina di Gina Raimondo, governatrice del Rhode Island, come segretario al Commercio e Marty Walsh, sindaco di Boston, segretario al Lavoro. – Trump è stato il presidente più incompetente della storia americana. Ha superato ogni peggiore aspettativa. Ha umiliato il nostro Paese in tutto il mondo. Ha disonorato il ruolo presidenziale, ha mortificato le istituzioni più sacre della nostra nazione”.
Alla domanda di una giornalista sul possibile secondo impeachment di Trump da parte del Congresso, Biden ha risposto che non sta a lui ma al Congresso.
L’assalto al Campidoglio dei trump-terroristi, specialmente dopo la morte nei disordini dell’agente federale Brian Sicknick, ha rimescolato tutto, facendo improvvisamente cadere quel mondo alternativo creato dalla Casa Bianca. Quel mondo di bugie, incoscienza e incompetenza che per quattro anni ha fatto da paravento alla verità. L’assalto ha inaspettativamente cambiato gli equilibri, rimettendo in gioco vecchie alleanze e responsabilità. Molti repubblicani si sono arresi davanti alle umilianti immagini del Congresso saccheggiato dalla coreografica banda di terroristi incitati dal presidente. Ora che lo vogliono incriminare per aver incitato l’insurrezione popolare non sostengono più le sue bugie e non lo difendono e alla Camera si discute se sia meglio procedere a un voto per l’impeachment se il vicepresidente Mike Pence non dovesse invocare il 25mo Emendamento della Costituzione.
E così improvvisamente Trump ha cambiato i toni cercando di prendere le distanze da quell’invito fatto ai “Proud Boys” con “Stand Back and Stand By” mescolati alla fauna degli “impresentabili” che hanno lanciato l’assalto al Congresso. Così Trump indossa la maschera conciliante, ammette la sconfitta, non parla più dei brogli, accusa i sovversivi di non rappresentare gli Stati Uniti e che quelli che hanno infranto la legge pagheranno. Ed infine carezza i suoi sostenitori: “So che siete delusi, ma voglio anche che sappiate che il nostro incredibile viaggio è appena cominciato”.

Un cambiamento di toni dopo che al Congresso Nancy Pelosi ha dato l’ultimatum a Mike Pence che se non viene applicato il 25.mo Emendamento, quello che depone per incapacità il presidente, lunedì lancerà l’offensiva per l’impeachment. Joe Biden ha chiesto di abbassare i toni perché un tema così divisivo mal si concilia con la sua politica di unificazione del Paese. La speaker però non si è fermata e per sottolineare il pericolo che il Paese corre con Trump alla Casa Bianca ha mandato una lettera al Capo di Stato Maggiore Congiunto, generale Mark Milley, in cui chiede di non permettere ad un presidente “instabile” di lanciare un attacco nucleare. “Una lettera – ha detto Nancy Pelosi – per proteggere i codici nucleari e avvertire i vertici militari che alla Casa Bianca c’è un folle”.
Sembrerebbe quasi uno scherzo se nelle settimane scorse Trump non avesse sostituito i responsabili in alcuni posti chiave della Difesa, mettendo suoi fedelissimi, come Corey Lewandowski e David Bossie, il vice di Mark Milley, John Hyten, e poi il generale Anthony Tata, volto noto della Fox News per le sue farneticanti teorie cospirazioniste e per l’odio che nutre per Barack Obama che ancora oggi chiama “terrorista islamico”. Un allarme questo di Nancy Pelosi che fa seguito alla lettera inviata nei giorni scorsi da 10 ex responsabili della Difesa, repubblicani e democratici, pubblicata sul Washington Post, in cui si chiedeva a Trump di non coinvolgere i militari nell’attuale confronto politico e suggeriva al presidente di accettare il risultato elettorale. E dopo che il transition team di Biden ha detto che la controparte dell’Amministrazione Trump aveva sospeso gli incontri quotidiani sulla Difesa.

Trump poi ora rischia anche una possibile incriminazione federale per la morte dell’agente Brian Sichnick dopo che Jeffrey Rosen, acting Attorney General, ha ordinato di aprire una indagine sulla vicenda. Forse per questo starebbe studiando l’autoperdono giudiziario come scrive il New York Times o, in alternativa, la possibilita’ di dare le dimissioni sempreche’ Mike Pence che lo sostituira’, gli concedera’ la grazia presidenziale. Scenari incerti in un momento molto difficile per gli Stati Uniti: le infezioni per il coronavirus hanno toccata cifre impensabili. Solo nella giornata di ieri sono morte 4 mila persone. La California non puo’ ospitare piu’ pazienti colpiti dal virus. E poi l’economia torna a stagnare. I dati sulla disoccupazione evidenziano come il 6.7% della forza lavoro sia ancora a spasso.

Infine gli agenti federali hanno detto che Richard Barnett, quello che nell’assalto al Campidoglio si è fatto fotografare con i piedi sul tavolo di Nancy Pelosi e poi ha postato su Facebook la fotografia, è stato arrestato. Arrestato anche Derrick Evans, un legislatore della West Virginia che è stato ripreso dalle telecamere mentre rompeva i vetri per entrare al Congresso. Ricercato invece Jake Angeli, l’uomo a torso nudo, pieno di tatuaggi che indossava un costume dei native American. Persona di interesse per l’Fbi anche Aaron Mofstoski, vestito da orso Yogi, anche lui immortalato dalle telecamere del Congresso. Aaron è il figlio di un giudice conservatore di Brooklyn. Un portavoce dell’Fbi ha detto che 56 uffici del Federal Bureau of Investigation stanno esaminando tutti i fotogrammi delle telecamere a circuito chiuso del Congresso.