La pandemia sta peggiorando la condizione delle donne ovunque. Le statistiche e gli studi fatti in questi mesi ci rimandano l’immagine di una donna oberata di responsabilità che si divide tra lo smart working, che non è per niente smart, i figli a casa da scuola e la gestione della famiglia. I mariti sono poco collaborativi tranne rare eccezioni. In alcuni casi, diventano dei veri carnefici. La violenza infatti, con il Covid, è aumentata e le tensioni di prima nel chiuso delle mura domestiche si sono trasformate in situazioni sempre più a rischio per le donne.
E’ successo durante la prima ondata con il lockdown totale durato tre mesi, sta succedendo anche adesso che il lockdown è più leggero. Il 25% di violenza in più in Argentina, il 30% in Francia e a Cipro, il 33% a Singapore. In Italia le chiamate di aiuto al numero verde 1522 sono raddoppiate tra marzo e giugno. In Brasile 648 donne sono state uccise nei primi sei mesi dell’anno, in aumento rispetto lo stesso periodo del 2019.

Secondo le Nazioni Unite la situazione è peggiorata ovunque, ma non tutti i paesi stanno reagendo allo stesso modo cercando di dare una mano alle donne in difficoltà. I centri antiviolenza italiani sono sempre rimasti aperti, ma le Regioni non hanno ancora erogato il 90% dei fondi del 2019 per le strutture che aiutano le vittime e quelli del 2020 non sono ancora stati stanziati. In Spagna è stato introdotto un codice da usare in farmacia per chiedere aiuto: basta dire Mask 19, mentre in Francia alcune associazioni hanno messo loro punti di contatto nei supermercati.
Difficile guardare con ottimismo al futuro. Quello che la pandemia sta facendo emergere con chiarezza è il rischio di arretrare nelle conquiste raggiunte dalle donne in termini di parità autonomia e indipendenza economica. 1 donna su 4 sta pensando di rinunciare alla carriera se non al lavoro in generale, a causa della pressione eccessiva che la pandemia ha scaricato sulle sue spalle rileva uno studio recente della McKinsey & Company. Si sentono esauste. La violenza fa il resto e solo il 40% delle donne che la subiscono sceglie di denunciare per scarsa fiducia nelle istituzioni. Ancora troppe volte succede che le donne non siano credute o colpevolizzate. Una doppia violenza

VIOLENZA: VADEMECUM PER LE DONNE
Come riconoscere i primi segnali di violenza machista che possono poi degenerare in situazioni ben più gravi sino al femminicidio
Primi segnali di allarme:
Ti zittisce
Ti mette in ridicolo negli incontri con amici e famigliari
Ti controlla il cellulare o il pc senza che tu lo sappia o ti obbliga a mostrargli per che cosa l’hai usato
Disprezza il tuo modo di vestire o ti dice che cosa devi metterti
Ti rivolge frasi che feriscono e dice che scherzava
Si mostra geloso
Ti dà la colpa delle cose che gli succedono o che gli vanno storte
Mostra una continua sfiducia in te
Usa il ricatto emotivo per ottenere da te ciò che vuole
Cerca con insistenza di farti stare soltanto con lui
Incomincia a preoccuparti seriamente
Disprezza la tua opinione e ti dice di stare zitta e che non sai di che parli
Ti urla contro
Ti colpisce e dice che sono gesti affettuosi, fatti per gioco
Ti dice che ti comporti sempre in modo da ingelosirlo
Quando si arrabbia colpisce i muri, i mobili o altri oggetti
Distrugge un tuo oggetto personale
Distrugge qualcosa che ti hanno regalato amici o famigliari e che per te è importante
Ti strattona
Ti dà la colpa delle costanti liti e tensioni
Si infuria esageratamente per cose da nulla
Cerchi a ogni costo di non farlo arrabbiare
È molto preoccupante:
Non ti permette di stare con i tuoi amici e la tua famiglia
Ti senti isolata
La gelosia lo porta a litigare con amici
Ti obbliga ad avere rapporti sessuali che non vuoi o quando non vuoi
Ti prende per il collo
Ti minaccia con oggetti o armi
Minaccia di ucciderti
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