Quarantatre giorni ad Election Day mentre gli Stati Uniti si avvicinano alla triste soglia dei 200 mila morti per il coronavirus. I sondaggi del weekend vedono Joe Biden in vantaggio di 8 punti sul presidente che, per accorciare il distacco, rimescola le carte, non parla più di legge e ordine, né di magici vaccini pronti prima delle elezioni, né di ripresa economica (oggi il Dow Jones stava perdendo quasi ottocento punti) e punta, per distogliere l’opinione pubblica e ingraziarsi ulteriormente lo zoccolo duro del partito repubblicano, con la controversa nomina immediata del magistrato che dovrà sostituire Ruth Bader Ginsburg, scomparsa venerdì scorso. “Sarà una donna” ha detto Trump questa mattina a Fox News, la stazione televisiva “amica” del presidente, della quale darà il nome giovedì o venerdì, aggiungendo che la rosa delle candidate “si è ristretta a quattro cinque candidate”.
Così, mentre l’America piange la scomparsa di una fiera paladina dei diritti delle donne, il presidente fa i calcoli elettorali per riacciuffare l’ala evangelica conservatrice-diritto alla vita che, dopo l’ultimo scandalo sessuale che ha coinvolto il suo amico e sostenitore Jerry Falwell Jr, si è mostrata tiepida nei suoi confronti. Ma non solo, i morti per il coronavirus sono un peso enorme per la sua rielezione e quindi meglio parlare di una nomina controversa alla Corte Suprema che non delle vittime del Covid 19. Secondo il New York Times Trump potrebbe essere il primo presidente dai tempi di Richard Nixon a nominare tre giudici della Corte Suprema in un solo mandato di quattro anni.

“Il presidente gioca con il fuoco” afferma la congresswoman Alexandria Ocasio Cortez che, in sintonia con la speaker della Camera, Nancy Pelosi, ventola la possibilità di aprire una nuova procedura di impeachment per il presidente e per l’Attorney General William Barr se continueranno a fare pressione sul Congresso per la una nomina veloce alla Corte Suprema. “E’ molto importante capire che la posta in gioco è alta nella sostituzione di Ginsburg: ci sono in gioco i diritti delle donne, i diritti del lavoro e i diritti alla salute”, ha detto la Ocasio-Cortez. E le donne si sono mobilitate. Due al Senato, entrambe repubblicane, Susan Collins e Lisa Murkowski, nonostante tutti i tentativi di dissuasione del leader del Senato Mitch McConnell, hanno già detto di essere contrarie alla nomina di un giudice prima del voto del 3 novembre. E non sono le sole. McConnel nel weekend ha convinto il dubbioso senatore Lamar Alexander a votare a favore della maggioranza repubblicana, ma non ha ricevuto risposte né da Lindsey Graham, alle prese con una difficile rielezione in South Carolina contro la democratica Jaime Harrison, né dal senatore del Colorado Cory Gardner, anche lui alle prese con un elettorato poco simpatetico con le scelte estremiste della Casa Bianca, e Mitt Romney, dello Utah, che ha già detto che la Casa Bianca dovrebbe aspettare i risultati elettorali del 3 novembre prima di scegliere un candidato per la Corte Suprema. E non sono i soli. Tanti candidati sono sfidati da rivali politici donne e non si pronunciano.

I dem chiedono che il successore di Ginsburg alla Corte Suprema sia scelto dopo le elezioni presidenziali dal vincitore, come spiega il leader dei democratici in Senato, Chuck Schumer: “Gli americani dovrebbero dire la loro nella scelta del prossimo giudice della Corte Suprema”. La persona nominata alla Corte Suprema da Donald Trump “sarà votata dal Senato”, risponde secco il leader dei repubblicani in Senato, Mitch McConnell. Come è noto attualmente il Senato che ha cento senatori, due per ogni Stato, è composto da 53 repubblicani, 45 democratici e due indipendenti che hanno sempre votato con i democratici. Se la maggioranza repubblicana perde 4 voti la nomina verrebbe bocciata. Biden ha invitato i suoi ex colleghi senatori a votare secondo coscienza e sono in tanti che hanno molti dubbi sulla scelta rapida fatta dal presidente.
Secondo il Wall Street Journal-NBC News, che hanno condotto una indagine demoscopica nazionale, Joe Biden ha il 51% dei consensi contro il 43% di Trump. E i sondaggi evidenziano come gli elettori ritengano che il giudice della Corte Suprema Federale che prenderà il posto di Ruth Bader Ginsburg dovrà essere nominato dopo le elezioni, da chi vincerà la contesa elettorale. Secondo il sondaggio Reuters/Ipsos condotto domenica il 62 percento degli intervistati ritiene che la scelta dovrà essere fatta dopo le presidenziali, il 23 percento sostiene la decisione di Trump di nominare il giudice subito, il 15 percento non ha espresso una opinione. Otto democratici su dieci e cinque repubblicani su dieci hanno affermato che la Casa Bianca deve aspettare il risultato elettorale prima di avviare la nomina. Il 30 per cento degli intervistati ha detto che la morte del giudice della corte suprema federale ha inciso sulla decisione di votare per Biden, il 25 percento ha detto che avrebbe votato per Trump. Ma non solo, Joe Biden è in vantaggio su Donald Trump fra gli ispanici. Secondo il sondaggio di Wall Street Journal-Nbc-Telemundo, Biden riscuote particolari consensi fra i giovani (71%) e le donne (67%) ispanici. L’economia è, per gli interpellati, il tema più importante, seguito dalla sanità, dalla pandemia e dalla tutela dei diritti degli immigrati.
Infine una notizia di cronaca: un pacco indirizzato alla Casa Bianca e contente ricina, sostanza letale per l’uomo, è stato intercettato dagli agenti dell’Fbi. Il pacco aveva come destinatario Donald Trump. Lo ha detto la Cnn citando alcune fonti, secondo le quali sono state avviate indagini sul caso. Il pacco sospetto sarebbe stato inviato dal Canada. “In questo momento non c’è nessuna minaccia per la sicurezza pubblica”, ha detto un portavoce dell’agenzia. Le indagini proseguono per accertare se ci siano altri pacchi simili in circolazione nel sistema postale.