Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Primo Piano
May 27, 2018
in
Primo Piano
May 27, 2018
0

Mattarella, Savona, l’Ue: domande, non risposte, sulla crisi politica italiana

La (legittima ma controversa) decisione del Capo dello Stato sarà un antidoto al cosiddetto "populismo antieuropeo", o un regalo ad esso?

La Voce di New YorkbyLa Voce di New York
Mattarella, Savona, l’Ue: domande, non risposte, sulla crisi politica italiana

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (Credits: Quirinale).

Time: 6 mins read

In questo articolo troverete più domande che risposte. Perché, a volte, più che arrogarci la capacità di trovare soluzioni facili a una situazione troppo complessa e piena di sfaccettature, che sfugge totalmente al nostro controllo, può essere di qualche aiuto porsi delle domande. Le domande giuste. E di fronte a quanto sta accadendo in queste ore in Italia, da cittadina, da elettrice, e da giovane adulta che, per quanto lontana dal suo Paese, lo ama e spera, un giorno, di essere pienamente ricambiata, le domande abbondano, le risposte latitano.

Partiamo dalle parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parole che hanno fatto il giro del mondo: “Ho accolto la proposta per l’incarico di presidente del Consiglio, superando ogni perplessità sulla circostanza che un governo politico fosse guidato da un presidente non eletto in Parlamento e ne ho accompagnato, con piena attenzione, anche il lavoro per formare il governo. Ma il capo dello Stato non può subire imposizioni. Ho chiesto per il ministero dell’Economia l’indicazione di un autorevole esponente politico della maggioranza, coerente con il programma. Che non sia visto come sostenitore di una linea più volte manifestata che potrebbe provocare l’uscita dell’Italia dall’euro”. Da cittadina, da elettrice, non posso dire di non comprendere le preoccupazioni del Capo dello Stato. Il suo è un ruolo costituzionale di garante: garante degli interessi della Repubblica. La sua mossa è stata certamente controversa, criticabile dal punto di vista politico, ma forzate mi sembrano le varie accuse di “alto tradimento” e di “colpo di stato” formulate in queste ore in maniera – a mio avviso – strumentale e semplificatoria. E non ritengo neppure commentabile la prospettiva di una procedura di impeachment ventilata da Movimento Cinque Stelle e FDI.

Sicuri che la decisione di Mattarella sarà efficace nel garantire gli interessi del Paese?

Ma – e qui arriva la prima domanda – siamo sicuri che la decisione di Mattarella sarà efficace per il sua proposito ultimo e implicito, accennato più sopra, cioè quello di salvaguardare gli interessi del Paese? Certo, si dirà: il Capo dello Stato vuole evitarci un tracollo finanziario, una nuova retrocessione dell’economia, un ulteriore commissariamento e il ripresentarsi dei neri scenari da cui siamo faticosamente scampati (almeno in parte) dopo la crisi del 2008. Ma siamo certi che il “no” a Paolo Savona, il temutissimo economista “anti-euro”, sortirà proprio questo effetto?

È il “populismo” il nostro vero e unico nemico? È la malattia, o il sintomo?

Lo ammetto: questa è la domanda delle domande. Rispondere a tale quesito significa prendere una posizione definitiva sull’euro, sull’attuale modello economico, e su argomenti che superano di gran lunga le mie competenze sulla questione. Ma è anche una domanda che ne apre, collateralmente, altre, su cui, a mio avviso, vale la pena ragionare. E che riguardano, più nello specifico, il concetto di “populismo”. Populismo, questo mostro a tre teste che minaccia la nostra società. Populismo, il male di tutti i mali. Populismo, l’origine di tutti i mali. Populismo, l’apocalisse in arrivo. Populismo… Fermi tutti – ed ecco un’altra domanda -:  siamo certi che sia proprio così? Siamo sicuri che il populismo sia la malattia che dobbiamo combattere, e non, piuttosto, il sintomo della malattia? E soprattutto, siamo certi che sia possibile e necessario neutralizzarlo, senza, prima, riflettere approfonditamente sulle sue cause e sulla sua origine, abbandonandoci all’allarmismo apocalittico, trasfigurandolo nel demonio in persona?

Sarò chiara, nel caso qualcuno se lo stesse chiedendo: non sono un’ammiratrice di Donald Trump, di Viktor Orban, di Luigi Di Maio o di Matteo Salvini. Tutt’altro. Ma ritengo anche che indignarsi per la loro elezione, prendersela con il suffragio universale, inveire contro il “popolo bue” e chi più ne ha più ne metta sia un atteggiamento molto poco costruttivo. Un coprirsi gli occhi di fronte a qualcosa che esiste, davanti e prima del populismo, che esiste da anni e che per troppo tempo è stato ignorato. Qualcosa che assomiglia a un progressivo e inesorabile scollamento della politica e degli attuali modelli economici dagli interessi dei cittadini. Qualcosa che non avrebbe potuto far altro, prima o poi, che scatenare la rabbia generale, la rabbia cieca, a volte, quella che rischia di buttare il bambino con l’acqua sporca.

Da dove è mai sbucato questo “populismo”? E perché?

Lo abbiamo visto accadere in America, lo abbiamo visto in Europa. Intere fette di popolazioni che si sono sentite escluse per troppo tempo dall’attenzione dell’establishment politico-economica, e che si sono mostrate ricettive alla narrazione – certo, spesso semplificatoria, spesso forviante, spesso retrograda – dei cosiddetti “populisti”. Ma – ancora una domanda – se questa narrazione ha potuto prendere piede, non sarà anche perché è stato lasciato vuoto uno spazio enorme, anzi una voragine, che i nuovi arrivati si sono affrettati a riempire? Non sarà anche perché i partiti socialisti, che in teoria avrebbero dovuto difendere le classi più in difficoltà e i lavoratori, si sono di fatto scordati di loro? Non sarà anche perché il verbo della finanza ha finito per erodere ogni diritto umano? Perché il welfare è sempre più un privilegio inaccessibile ai più? Non sarà perché al centro di tutto non ci sono gli interessi di molti, ma quelli di pochi, e perché qualcuno si è industriato perché ciò avvenisse?

È tutta colpa di Italia e Grecia? È tutta colpa della Germania?

Veniamo ora all’Europa, argomento su cui si è consumata – di fatto – la frattura politica di oggi. Avete letto i commenti di questi giorni della stampa tedesca alla situazione politica italiana? “Come si dovrebbe definire il comportamento di una nazione che prima chiede qualcosa per lasciarsi finanziare il suo proverbiale ‘dolce far niente’ – si è domandato l’editorialista di Der Spiegel – e poi minaccia coloro che dovrebbero pagare se questi insistono sul regolamento dei debiti?”. Non sono un’appassionata della retorica antitedesca e, tantomeno, antieuropea, né posso dire di non essere critica nei confronti del Belpaese; eppure, ammetto che queste parole mi hanno fatto rabbrividire. Perché, se la versione per cui Paesi come Italia e Grecia sono vittime indifese e incolpevoli della malvagia Berlino è certamente parziale e semplificatoria, lo è però anche la retorica nuda e cruda delle formiche e delle cicale, del Nord ligio alle regole e del Sud spendaccione. Un esempio? Considerate il mostruoso surplus commerciale tedesco, ben al di sopra delle norme europee. Un altro esempio? Ripensate alla progressiva svendita della Grecia messa in atto scientificamente dai creditori in quello che dovrebbe essere, perché così lo chiamano, un “piano di salvataggio”.

L’Europa di oggi è davvero quella sognata dai padri fondatori? Salvaguardando lo status quo, si potrà mai cambiarla?

Un’altra domanda ancora: l’Europa di oggi è davvero quell’Unione Europea sognata dai padri fondatori? Un’Europa fondata sulle regole, sì, ma anche sulle responsabilità condivise e sulla solidarietà? O è una sua brutta copia, che per troppo tempo ha sacrificato l’uomo, il cittadino sull’altare dei conti pubblici e degli interessi di pochi, e che, di fronte alla crisi migratoria – una crisi che riguarda tutti, e che tutti dovrebbero gestire – erge muri e fili spinati? Siamo insomma certi che l’unica alternativa alle soluzioni facili propugnate dai populisti sia la difesa dello status quo? Siamo sicuri che il solo antidoto ad essi sia l’iscrizione sulla lista nera di un economista allievo di Guido Carli, che ha lavorato in Bankitalia, che ha partecipato al Bildeberg, ex ministro di Ciampi, ma che rileva le criticità della moneta unica – negli ultimi anni posizione peraltro sempre più legittima e legittimata in economia -, e non la considera un dogma?

Savona e l’esecutivo Conte avrebbero contribuito ad aprire un dibattito sui tavoli europei, o ci avrebbero fatto incagliare definitivamente nell’iceberg?

Vi avevo avvertiti all’inizio: non ho la risposta a queste domande. Ma ho un dubbio. Ho il dubbio che censurare queste posizioni, soprattutto quando hanno mosso la maggioranza degli italiani a votare per partiti che le sostengono, non sia la soluzione del problema. Ho il dubbio che liquidare come populisti pericolosi tutti coloro che non si riconoscono nell’Europa così come oggi è concepita non salverà l’Europa. Ho il dubbio che rifiutare in toto istanze così diffuse e così sentite non farà altro che rafforzarle. Ho il dubbio che l’aver detto “no” a Savona per le critiche, anche forse legittime, da lui avanzate sulla moneta unica non farà che irrobustire i messaggi diretti alla “pancia” degli italiani. E darà ulteriore credito a chi sostiene che siamo “telecomandati” da Bruxelles. Che brutta e cattiva come ce la descrive qualcuno forse non è, ma che, di certo, ha un gran margine di miglioramento. Savona e l’esecutivo Conte avrebbero potuto contribuire ad aprire un dibattito sui tavoli europei, oppure ci avrebbero fatto incagliare definitivamente nell’iceberg? Questa è una delle tante domande a cui proprio non so rispondere. Ad ogni modo, sembra che non lo sapremo mai.

Share on FacebookShare on Twitter
La Voce di New York

La Voce di New York

DELLO STESSO AUTORE

“Avrai sempre la mia voce”: Linda De Luca presenta il suo nuovo libro

“Avrai sempre la mia voce”: Linda De Luca presenta il suo nuovo libro

byLa Voce di New York
NYPD Searching for 11-Year-Old Bronx Girl Missing Since April 13

NYPD: scomparsa da oltre una settimana una bambina di 11 anni nel Bronx

byLa Voce di New York

A PROPOSITO DI...

Tags: EuropaeuroscetticismoGiuseppe ConteLegaLuigi Di MaioM5SMatteo SalviniPaolo Savonapopulismo
Previous Post

Miser Mattarella: amare in questo modo il proprio paese darà gli effetti opposti

Next Post

Me ne frego! Ma di un popolo che si affida ai ducetti Di Maio-Salvini non mi fido

DELLO STESSO AUTORE

NYPD Searching for 11-Year-Old Bronx Girl Missing Since April 13

NYPD Searching for 11-Year-Old Bronx Girl Missing Since April 13

byLa Voce di New York
Change the World Model UN 2025: i giovani a New York per rilanciare la pace

Italia alle Nazioni Unite con un numero record di studenti al Palazzo di Vetro

byLa Voce di New York

Latest News

Chicago, Leone XIV “conteso” da Cubs e White Sox: per chi tifa il Santo Padre?

Chicago, Leone XIV “conteso” da Cubs e White Sox: per chi tifa il Santo Padre?

byEmanuele La Prova
Johnson, non ci fidiamo di TikTok, aveva 9 mesi per vendere

Donald Trump Pressures House Speaker Mike Johnson on Tax Hikes for the Wealthy

byRalph Savona

New York

Agenti USA / Ansa

Spara a un corriere di Door Dash: arrestato funzionario di New York

byGrazia Abbate
Times Square, aggrediti agenti: sospetti legati alla gang Tren de Aragua

Times Square, aggrediti agenti: sospetti legati alla gang Tren de Aragua

byMaria Nelli

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
Me ne frego! Ma di un popolo che si affida ai ducetti Di Maio-Salvini non mi fido

Me ne frego! Ma di un popolo che si affida ai ducetti Di Maio-Salvini non mi fido

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?