Il presidente incaricato Giuseppe Conte, che era stato convocato al Quirinale per le 19 ora di Roma (l’1 pm a New York), dopo essere stato ricevuto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è stato costretto a rimettere il mandato. In una scarna dichiarazione all’uscita dell’incontro con il capo dello Stato, davanti ai giornalisti, Conte ha ringraziato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per “avermi conferito il mandato il 23 maggio scorso” e i leader del partito Cinquestelle Luigi Di Mio e della Lega Matteo Salvini, dicendo che lui “ce l’ha messa tutta” per arrivare ad una soluzione “per il governo del cambiamento” ma senza riuscirci.
Mentre il Presidente della Repubblica, uscito poco dopo Conte, ha letto un lungo comunicato in cui ha spiegato le ragioni del suo intervento. “Non ho ostacolato la formazione di un governo politico”, ha affermato il presidente della Repubblica. “Al contrario – ha proseguito – ho sostenuto il tentativo in base alle regole della Carta, ho accolto la proposta per l’incarico di presidente del Consiglio, superando ogni perplessità sulla circostanza che un governo politico fosse guidato da un presidente non eletto in Parlamento e ne ho accompagnato, con piena attenzione, anche il lavoro per formare il governo”. “Ma il capo dello Stato non può subire imposizioni”. “Ho chiesto per il ministero dell’Economia l’indicazione di un autorevole esponente politico della maggioranza, coerente con il programma. Che non sia visto come sostenitore di una linea più volte manifestata che potrebbe provocare l’uscita dell’Italia dall’euro”. Per Mattarella, si sarebbero messi a rischio “i risparmi degli italiani”.
Qui sotto il video con la dichiarazione di Mattarella, dove il Presidente della Repubblica ha ribadito che “ho fatto il mio dovere… ho fatto tutto il possibile per fare nascere un governo… devo difendere la costituzione…”.
Insomma l’alto interesse dell’Italia, per Mattarella, resta nella preservazione dell’Unione Europea e nell’euro, e le scelte di M5S e Lega avrebbero, secondo il capo dello Stato, compromesso la stabilità economica dell’Italia e l’interesse del popolo italiano nei confronti dell’Europa. Adesso, soprattutto dopo le dichiarazioni del leader della Lega Matteo Salvini dei giorni scorsi, si annuncio scontro politico e istituzionale senza precedenti.
Infatti la spiegazione del capo dello Stato non convince i vertici del M5s e della Lega che hanno attaccato subito Mattarella, invocando addirittura l’impeachment.
Ecco qui il video con Luigi Di Maio, in cui il leader dei Cinquestelle, dopo accusare Mattarella di aver sospeso la democrazia italiana non consentiendo al popolo italiano di scegliersi il governo, ha anche elencato i ministri che erano stati comunicati per il governo Conte:
Già dalla mattina, numerosi fonti erano concordanti sull’esito negativo del tentativo di Conte. Il TgLa7 aveva descritto la “situazione gravissima“, mentre il Fattoquotidiano.it (il giornale più vicino alle posizioni di M5S ma non della Lega) aveva descritto lo scontro istituzionale senza precedenti tra il presidente della Repubblica e i partiti della possibile maggioranza. E infatti il presidente incaricato ha rinunciato perché ha dovuto ammettere al capo dello Stato che senza la presenza dell’economista Paolo Savona nel governo (voluto come condizione sine qua non soprattutto dal leader della Lega Salvini) lui non avrebbe avuto la maggioranza in Parlamento necessaria per ottenere la fiducia.
Nel primo pomeriggio, sia Matteo Salvini sia Luigi Di Maio erano stati a colloquio con il presidente della Repubblica, prima della convocazione di Conte al Quirinale. Insomma, come se Mattarella volesse sottolineare che il ruolo del presidente incaricato si fosse rivelato quello che era apparso da subito al capo dello Stato, cioè una figura non sufficientemente indipendente e autonoma dai due leader di partito che lo avevano indicato al Quirinale come possibile premier.
Nei colloqui separati con Mattarella, sia Luigi Di Maio sia Matteo Salvini avevano confermato il nome di Paolo Savona come ministro dell’Economia. E il capo dello Stato da parte sua aveva ribadito il suo veto su quel nome.
Quando poi, dopo l’incontro Conte-Mattarella, è stato ufficializzato come il governo M5S-Lega sia stato stoppato dal veto presidenziale, si sono scatenate le reazioni dei vari leader. Quella di Di Maio l’avete già ascolta sopra, ecco qui sotto quella di Salvini dove dice: “Sono incazzato nero, posso dirlo o sale lo spread?”
Poi, anche Giorgia Meloni, leader di Fratelli D’Italia (della coalizione di Centro Destra alleata della Lega ma che non sarebbe entrata al governo) ha accusato Mattarella di aver agito in maniera incostituzionale e quindi ha dichiarato che chiederà il suo stato di accusa:
Le prossime ore della politica italiana rimarranno bollenti. Probabilmente, alla fine, si tornerà alle elezioni ma con una legge elettorale che è la maggiore responsabile dell’impasse.