Il nono uragano del 2017, Irma, sta dimostrando una forza che la Florida non ricordava da tempo. Per trovarne uno simile, bisogna risalire ad Andrew, nel 1992, forse l’unico uragano catastrofico che ha colpito la Florida del Sud negli ultimi 25 anni.
Nel 2005, ci furono Katrina e Wilma, che fecero danni ma nulla di simile ad Andrew.
La traiettoria che Irma sta avendo nei modelli matematici di previsione, per ora sembra passare da Sud verso Nord la Florida, e passare sopra Miami.
Nelle ultime ore si è notato uno spostamento verso Nord, e sembra che Irma voglia risparmiare Cuba.
Ma il punto cruciale è capire quando avverrà la deviazione verso Nord. Se la traiettoria sarà sopra la Florida, le Keys, la contea di Miami-Dade e Broward subiranno danni molto ingenti. Se invece la traiettoria, sarà tra la Florida e le Bahamas, l’impatto sarà, minore per la Florida.
Inoltre non è ancora chiaro se il pericolo di Irma sarà solo il vento, o porterà anche enormi quantità di pioggia, come nel caso dell’uragano Harvey a Houston.

La popolazione si sta preparando e molti generi alimentari, acqua e prodotti di altro genere sono introvabili. Si notano anche lunghe code nei pochi distributori di benzina che sono ancora aperti.
Molti hanno deciso di partire in macchina o in aereo, verso il Nord. Gli aeroporti sono ancora tutti operativi, e continueranno ad esserlo fino a quando il vento non superi le 35 mph.
Gli occhi sono puntati sul sito del National Hurricane Center che a intervalli regolari di 6 ore pubblica gli “advisory” e aggiorna il cono di passaggio dell’uragano.
Ma ascoltando tutti gli esperti ed autorità varie, si ha il sospetto che ognuno agisca seguendo il principio di “better to be safe than sorry”, e quindi si da sempre massimo risalto al pericolo e non si divulgano notizie positive, a meno che non si abbia la certezza. Questo sicuramente contribuisce al panico collettivo che si nota tra la gente.
Per esempio l’anno scorso, in occasione dell’uragano Matthew, qui nella Florida del Sud, non ci fu un filo di vento, perchè l’uragano passò in mare.

Allora come oggi, tutte le case, edifici pubblici e commerciali devono istallare i cosiddetti “shutters” che sono pannelli per proteggere i vetri delle finestre a meno che non si abbiano porte e finestre a prova di uragano.
Si nota, come sempre uno shopping frenetico a Home Depot o Lowes, per acquistare le ultime necessita per proteggere la casa, o per acquistare generatori di corrente.
A contribuire alla scarsità di alcuni prodotti, soprattutto l’acqua, si nota spesso lo shopping irrazionale di carrelli pieni di casse d’acqua, e sorge il dubbio se è per consumo privato o per poterla rivendere in momenti successivi.
L’uragano e l’alluvione che hanno colpito Houston hanno certamente contribuito a rendere la popolazione locale più irrazionale del dovuto ma c’è sicuramente qualcuno che sa come guadagnarci.
Si nota grande supporto delle autorità locali, mezzi d’intervento di Polizia e Pompieri che aiutano e garantiscono l’ordine pubblico, soprattutto nei distributori con lunghe code di machine.
Nella migliore tradizione Americana, anche un fenomeno naturale diventa un business, visto che le vendite di tanti prodotti di necessità ed alimentari, sono alle stelle. Si spera che i danni a persone ed edifici siano minimi, ma purtroppo, qui in South Florida ho sempre avuto l’impressione che le case non sono proprio tanto robuste. Soprattutto i famosi tetti in legno, nonostante i regolamenti per costruire sono sempre più esigenti, personalmente lasciano un po’ a desiderare. Secondo me, un tetto in cemento armato da molta più fiducia di un tetto in legno, ma purtroppo ha anche un prezzo più elevato, che difficilmente si è disposti a pagare, visto che eventi di questo tipo avvengono una volta ogni 25 anni.

Per quanto riguarda me e la mia famiglia, non abbiamo intenzione di muoverci da Weston. La città è abbastanza lontana dalla costa e quindi speriamo che il vento sia di intensità inferiore alle attese. Weston è una città nuovissima, fondata nel 1996, e costruita con logiche moderne. Buona parte delle linee elettriche sono interrate, e cosi si spera che anche se andrà via la luce, possa tornare molto in fretta perché la maggior parte della rete elettrica non dovrebbe avere danni. Tanti altri amici invece sono già partiti per il nord, molti in macchina ed alcuni in aereo. Abbiamo tutte le finestre a prova di uragano ed alcune aperture sono chiuse con “shutter” di un tessuto balistico che resiste all’impatto di oggetti volanti ed è certificato dalla Contea di Miami-Dade che ha i requisiti più alti per certificare dei prodotti anti uragano.
Tra i vicini di casa e gli amici, nessuno conosce questi shutter in tessuto balistico, che invece sono ottimi, semplicissimi da istallare ed occupano anche poco spazio nel garage. L’unica cosa di cui sono preoccupato sono i 20 pannelli fotovoltaici che ho sul tetto, e che in teoria resistono a venti fino a 170 miglia per ora. Tra qualche giorno sapremo se tra teoria e pratica c’è differenza o meno!
Per quanto riguarda il mangiare, abbiamo congelato tanti cibi già cotti e l’idea è che andando via la corrente, scongeleremo un po’ alla volta i cibi cucinati, soprattutto melanzane alla parmigiana, visto che ieri al supermercato era pieno di melanzane che gli americani non prendono in considerazione durante gli uragani!

Sono anche riuscito a parcheggiare la mia barca (un piccolo Boston Whaler da 16 piedi) nel garage di un amico, e quindi sono felicissimo che la barca è salva!
In generale, le città, i negozi, le aziende sono sicuramente più preparati di quello che erano 12 anni fa, con gli ultimi uragani che hanno colpito la South Florida, e quindi anche in caso di catastrofe si spera di recuperare in fretta e tornare alla vita di tutti i giorni. Detto questo, c’è sempre chi, tra i prodotti di necessità per l’uragano, consiglia sempre un buon numero di munizioni per poter difendere la casa dai ladri. Siamo alle solite!