“Vi è sgomento per questa nuova tragedia che si abbatte su un territorio e su popolazioni già duramente provate da scosse sismiche ripetute e violente”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha condiviso a nome dell’intero Paese “il dolore profondodelle famiglie delle vittime e quello delle comunità locali colpite”.
Le parole sono rivolte in particolare a quanti sono stati coinvolti nella tragedia dell’hotel “Rigopiano” a Farindola, in provincia di Pescara, spazzato via da una immensa slavina causata dal terremoto di ieri. Trenta persone, il personale dell’albergo e i clienti, tra cui anche dei bambini, sono da quasi 24 ore sotto la neve e le macerie.
Difficile raggiungere l’albergo per i soccorritori, che nella notte hanno dovuto mettersi in marcia con gli sci poiché le strade di accesso erano bloccate da due metri di neve, caduta negli ultimi giorni. Ora si lavora in condizioni difficilissime.
La valanga ha scavalcato l’albergo coprendo tutti gli edifici. “La situazione è drammatica, l’albergo è stato spazzato via, è rimasto in piedi solo un pezzetto”, hanno riferito i vigili del fuoco. “Ci sono tonnellate di neve, alberi sradicati e detriti”, hanno aggiunto. Si teme dunque che tante siano le vittime.
“Nessuno sforzo viene risparmiato nel tentativo di salvare vite umane e di soccorrere le persone in difficoltà”, ha detto oggi Mattarella che ha voluto ringraziare “per la loro abnegazione i soccorritori che operano in condizioni estreme provocate dalla contemporaneità di scosse sismiche e di eccezionali nevicate. Questa condizione richiede alla comunità nazionale grande unità. Ognuno, per la sua parte, deve agire con intelligenza e responsabilità per contribuire ad alleviare le sofferenze delle persone coinvolte”.
“È duro accettare le notizie provenienti dall’Italia dove sembra che la natura si sia accanita contro le popolazioni residenti nelle regioni centrali dello Stivale. Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero continua a seguire con profonda apprensione l’emergenza del terremoto alla quale si sono aggiunte le avversità climatiche, che impediscono alla protezione civile ed ai volontari di portare i soccorsi indispensabili per alleviare e risolvere l’emergenza”.
È quanto scrive Michele Schiavone, segretario generale del Cgie, che in una nota rivolge, a nome di tutto il Consiglio generale, “un accorato appello alla rete diplomatico-consolare, ai Comitati degli italiani all’estero, alle nostre associazioni presenti nei diversi continenti assieme ai paesi di residenza dei nostri connazionali di attivare una catena di solidarietà per far giungere alle popolazioni oltre alla solidarietà morale anche aiuti materiali e finanziari, che in questi frangenti servono a salvare molte vite umane”.
Le donazioni – ricorda Schiavone – “possono essere effettuate tramite bonifico sia dall’Italia sia dall’Estero” usando le coordinate del conto della Protezione Civile:
Banca: Monte dei Paschi di Siena – Filiale di Roma Via del Corso 232
Iban: IT 44 P 01030 03200 000006366341
Beneficiario: PRES.CONS.MINISTRI DIP.PROT.CIVILE-VIA ULPIANO 11 – 00193 – ROMA – Causale:“EmergenzaTerremotoCentroItalia”
Per i bonifici dall’estero – si precisa – va riportato il seguente codice BIC/SWIFT: PASCITMMROM.
Per qualunque informazione si potrà chiamare il Contact Center Dipartimento Protezione Civile al numero 800.840.840. (Aise)