La tragedia di Palagonia diventa un caso politico. Nel mirino, ancora una volta, l’accoglienza dei migranti, tema sul quale l’opinione pubblica italiana, al di là de proclami del governo, è spaccata. E il duplice omicidio andato in scena nel piccolo centro etneo sta rinforzando le fila di chi pensa che l’attuale politica di accoglienza incontrollata dell'esecutivo nazionale non potrà che creare problemi ai cittadini.
Riassumiamo per nostri lettori americani quanto successo e le seguenti reazioni che stanno animando il dibattito italiano di fine estate. Domenica scorsa, 30Agosto,la polizia trova, in una villetta di Palagonia, a 35km da Catania, i corpi senza vita di una coppia di anziani. La scena del delitto è agghiacciante: lui sgozzato, lei scaraventata giu’ dal balcone. Le vittime sono Vincenzo Solano, 68 anni e Mercedes Ibanez, una donna di origini spagnole di 70 anni. Entrambi, dopo una vita di sacrifici in Germania, erano tornati in Sicilia per godersi gli anni della pensione.

Vincenzo Solano e la moglie,Mercedes Ibanez
Subito si pensa ad un tentativo di rapina sfociato nell’efferato omicidio. Si pensa ad una rapina perché proprio qualche ora prima del macabro ritrovamento, a pochi chilometri da Palagonia, un immigrato ospite del centro d’ accoglienza di Mineo – il più grande d'Europa– viene fermato con un borsone in mano. Al suo interno un telefonino, che si scopre appartenere alla coppia, un computer, anche questo delle vittime, e un paio di pantaloni insanguinati. Da qui scattano le indagini che porteranno la polizia nella villetta. L’uomo fermato è un giovane ivoriano, Mamadou Kamara.
“ È stato un delitto efferato, macabro, con una scena del delitto incredibile – ha detto il procuratore di Caltagirone, Giuseppe Verzera – L’inchiesta non si è conclusa”. L’ipotesi è che l’ivoriano non abbia agito da solo ma abbia avuto dei complici, altri extracomunitari che la polizia sta cercando di individuare.

Mamadou Kamara
La piccola cittadina, e con essa il Paese intero, si sveglia scovolta. Dolore e rabbia. Sul banco degli imputati, come detto, la politica dell’accoglienza che, secondo molti, mette a rischio la sicurezza dei territori. Tra i primi a parlare Valerio Marletta, sindaco di Palagonia, uno dei pochi comuni che si è tenuto lontano dalla gestione del C.a.r.a. di Mineo (al centro di numerose inchieste, inclusa quella partita da Roma e denominata Mafia capitale che ha svelato un sistema di affari e corruzione proprio sul business immigrati): “Ci è stato detto che verranno rafforzati i controlli da parte delle forze dell’ordine su tutto il territorio”, ha dichiarato il sindaco ,“quel posto va chiuso perché crea problemi agli immigrati e soprattutto ai cittadini”.
Ma a colpire è, soprattutto, lo sfogo della figlia delle vittime: “E' anche colpa dello Stato se i miei genitori sono stati uccisi perché permette a questi migranti di venire qui da noi e di fargli fare quello che vogliono, anche rapinare e uccidere" ha detto Rosita Solano.
"Renzi – ha aggiunto ancora la donna – venga qui, a spiegare e non a chiedere scusa o a giustificarsi perché i miei genitori ormai sono morti e il Governo deve dirci perché. Il governo italiano il popolo italiano è messo in balia di tutta questa gente perché non fanno altro che accogliere, accogliere ma non si accoglie per accogliere. Vengono qui a rubare, ad ammazzare. Il governo, i ministri chi lo sa, prendono soldi in cambio di questi umani e poi rimangono in Italia, a fare che cosa? Ad essere accolti nei centri di accoglienza dove sputano sul piatto che gli si viene dato? Vengono a maltrattare le persone che li ospitano? Vogliono questo, vogliono quello…".

Rosita Solano
La tragedia dunque diventa caso politico. Con Matteo Salvini, leader della Lega Nord che torna ad inveire: “Non è colpa "anche" dello Stato, è colpa solo dello Stato. Renzi, Alfano e Boldrini, siete PERICOLOSI -scrive su Facebook – Quanto sangue ancora dovrà scorrere prima che quegli incompetenti di Renzi e Alfano intervengano? Il fottuto centro di Mineo deve essere chiuso subito e sigillato''.
“Sono mesi che io e Matteo Salvini, tra ispezioni e visite varie alla struttura, abbiamo tentato invano di richiamare l’attenzione sulla diffusa insicurezza che regna dentro e attorno al Cara di Mineo” aggiunge Angelo Attaguile, responsabile nazionale di Noi con Salvini e segretario della Commissione Nazionale Antimafia “le prove a carico dell’ivoriano sarebbero schiaccianti, mentre adesso al vaglio degli investigatori c’è la posizione di altri extracomunitari, uno proveniente dal Mali, che potrebbero aver preso parte ad una o più fasi dell’agghiacciante duplice omicidio. Il procuratore di Caltagirone Giuseppe Verzera mi ha anche ribadito l’enorme sacrificio necessario per la gestione dell’ordine pubblico all’interno del Cara che porta inevitabilmente a togliere uomini dai territori limitrofi indebolendo la tutela dell’ordine pubblico”.
Secondo Attaguile “qualcuno volutamente continua a trascurare che anche in questa circostanza non ci troviamo di fronte a persone che fuggono da una guerra, ma a criminali provenienti da paesi come la Costa D’Avorio e il Mali, in cui non c’è alcun conflitto bellico in corso.
“Lo scorso 11 agosto mi sono recato per l’ennesima volta al Cara di Mineo per monitorare una situazione che sapevo essere potenzialmente rischiosa. Ebbene su 3.168 ospiti del Cara solo tre sono eritrei e zero siriani, mentre il 99,9% proviene da paesi che non sono in guerra: 685 Nigeria, 510 Gambia, 402 Mali, 320 Senegal, 301 Pakistan, 289 Bangladesh, 197 Ghana, 110 Costa D’avorio".

Il C.A.R.A. di Mineo
La maggioranza di governo replica definendo “sciacalli” i leghisti. Anche se, e non è difficile da constatare, sempre piu italiani da nord a sud, la pensano come la Lega Nord in fatto di immigrazione.
Cerca di andare al di là della cronaca l’associazione Terre e LiberAzione che non esita a indicare le potenze occidentali quali mandanti morali di questo omicidio: “Dove si trova la Repubblica della Costa d’Avorio?. Sull’antica Costa degli Schiavi, nel grande Golfo di Guinea, massacrato per secoli dal colonialismo europeo. Diventa formalmente indipendente nel 1960, ma è, da allora, tormentata dalle guerre civili e dai colpi di stato inventati e organizzati da Parigi. L’attuale governo è un governo-fantoccio della Francia: "aiutiamoli a casa loro"!. La Costa d’Avorio è uno dei paesi più ricchi del Mondo, ma questa ricchezza è la sua maledizione. Oltre al sottosuolo carico di oro, diamanti, petrolio e quant’altro, è il maggior produttore mondiale di caffè e di cacao: il vero oro delle multinazionali europee del settore. – si legge in una nota dell’associazione- Le nuove generazioni ivoriane sono costrette a emigrare in massa, sostituite perfino da immigrati provenienti da paesi africani più poveri…Alcuni giovani ivoriani diventano famosi, come Didier Drogba, tantissimi si integrano rapidamente nei paesi di accoglienza: migliaia di operai specializzati ivoriani fanno la fortuna di numerose industrie europee, anche nel settore strategico della logistica intermodale. E poi c’è anche qualche criminale…Come in tutte le “Migrazioni” della Storia, inclusa quella siciliana. E’ fisiologico”.
E ancora: “Nella Lingua della Verità, tutto questo accade e continuerà ad accadere, fin quando i Popoli non si sbarazzeranno delle Massomafie Globali che sfruttano il Pianeta e opprimono l’Umanità. Restare Umani è l’unica cosa seria che possiamo fare. Restiamo Umani. Accoglienza e Diritto di Passaggio non si discutono. Serve un Corridoio Umanitario internazionale. Basta con l’Ipocrisia e le Menzogne europee!. Il nostro amico Gheddafi, l’Ultimo Re dell’Africa, il Profeta della Moneta Africana di Sviluppo, aveva ragione!. Chi lo ha assassinato è il mandante morale dell’Orrore di Palagonia!. Napolitano e Sarkozi, Erdogan l’Ottomano, gli sceicchi del Qatar, i principi d’Arabia Saudita, gli inventori americani, sionisti e islamofascisti del Califfato immaginario. Loro sono tutti mandanti morali dell’Orrore di Palagonia, dell’Orrore del Mare Mortum, dell’Esodo di Popoli interi. Questo è il Mondo malato dell’Imperialismo euro-americano e dei suoi Soci. Saperlo ci vaccina dal Razzismo e dall’Ignoranza. Non basta, ma, vista l’aria che tira, non è poco. Nella Lingua dell’Amore, – conclude la nota- le nostre sentite condoglianze alle Famiglie colpite e all’intera comunità siciliana di Palagonia. Restiamo Umani”.