Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Primo Piano
October 15, 2014
in
Primo Piano
October 15, 2014
0

Da Genova al MOSE, l’Italia crolla sotto i colpi della corruzione a norma di legge

Giacomo Di GirolamobyGiacomo Di Girolamo
Time: 4 mins read

Genova, Sarno, Messina, ancora Genova. Le tragedie in Italia legate alla pessima gestione del territorio si ripetono ad ogni stagione, e non sembrano insegnare nulla. Nel 2014, da noi, la pioggia fa sempre paura.

Beppe Grillo, comico genovese leader del Movimento Cinque Stelle, sarà anche stato contestato quando, in visita nella sua città, ha fatto il giro dei quartieri sommersi ancora dall'acqua, con centinaia di volontari impegnati ormai da una settimana a spalare il fango da case e negozi. Nessuno però ha fatto notare la macroscopica contraddizione del presidente del consiglio, Matteo Renzi, ha promesso aiuti, dato solidarietà, e non si è sottratto al protocollo istituzionale di frasi fatte: “È l’ultima volta…”, “Individueremo i responsabili”, “Lo Stato farà la sua parte”, eccetera… Mentre dall’altro lato, Renzi è fautore di quel decreto chiamato Sblocca Italia che ha cominciato proprio in questi giorni il suo cammino di conversione in legge in Parlamento. È stata una delle poche cose concrete realizzate da un governo molto “whatsapp”, legato agli annunci, alla comunicazione sui social, ma con poche riforme concrete. Ed è un decreto che, di fatto, abolisce quelle procedure di controllo che eviterebbero il ripetersi di fatti come quello di Genova. Con lo Sblocca Italia – l’alibi è quello di liberare le imprese dalle pastoie della burocrazia – gli strumenti urbanistici delle città vengono sospesi, si reintroduce la regola del silenzio-assenso di fronte a qualsiasi progetto, vengono sospesi i processi di controllo del territorio da parte degli enti locali.  Dodici associazioni ambientaliste italiane (Italia Nostra, WWF, Greenpeace, Legambiente, eccetera) hanno definito in un documento comune “inaccettabile” il contenuto del decreto “per gli effetti devastanti che si prospettano per il territorio”. Si continua a vedere “nella cementificazione, nelle infrastrutture e nello sfruttamento delle risorse ambientali il solo motore di  sviluppo della Nazione”. A parole, dunque, i governi italiani che si succedono nel tempo dichiarano che la vera emergenza italiana è la sicurezza del territorio, nei fatti, però, tolgono sempre più strumenti di controllo per evitare l’impatto disastroso di grandi opere e speculazioni edilizie.

La sicurezza del territorio è un’emergenza nazionale. E lo è anche la corruzione, come vado ripetendo da tempo, vero e proprio reato cardine della nuova forma di criminalità organizzata che io chiamo Cosa Grigia. I due temi sono strettamente collegati e spiego il perchè: in Italia ormai ci sono due tipi di corruzione. Una, diciamo, classica: l’infrazione delle regole. E una, invece, moderna, contemporanea, che secondo me è il vero nodo da affrontare nel contesto della lotta alla nuova criminalità organizzata: la corruzione delle regole stesse. Si è passati cioè da un sistema in cui venivano violate le regole, ad un altro in cui vengono cambiate le regole stesse, per fare diventare legale ciò che prima non lo era. In campo urbanistico ciò è palese.

Un decreto come lo Sblocca Italia è una manna, purtroppo, per coloro che continuano a fare affari sulle spalle del territorio, perché rende più semplici le speculazioni, cancella gli “abusi” (non possono più essere chiamati così… tutto è legale…), riduce al minimo i controlli.

E a proposito di controlli, il contrasto alle nuove mafie, quelle che fanno leva sulla corruzione delle regole, è depotenziato. Perché mentre la corruzione in senso stretto è materia da magistrati, quando si corrompono le regole, le si cambiano, la magistratura è fuori causa, dato che non c’è alcun illecito, ma sono le leggi stesse ad essere corrotte, cioè scritte perché solo alcuni ne traggano vantaggio a scapito di tutti.

Spostandoci da Genova – e anche per fare capire come il problema della criminalità oggi non è più solo meridionale, ma riguarda l’Italia tutta – una caso interessante è quello del MOSE di Venezia. Il Mose  è un acronimo  (MOdulo Sperimentale Elettromeccanico) èd è una delle grandi opere più travagliate, complesse e contestate d’Italia. Per farla in maniera semplice, il MOSE dovrebbe difendere Venezia dall’acqua alta con delle paratoie mobili al largo.  Il costo è oltre i cinque miliardi di euro.

L’esecuzione dei lavori è affidata al Consorzio Venezia Nuova che opera per conto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Magistrato alle Acque di Venezia. La realizzazione dell’opera è stata avviata nel 2003 contemporaneamente alle tre bocche di porto lagunari e ha raggiunto un avanzamento pari a circa l'80%.

Il 4 giugno 2014, nell'ambito di un'inchiesta anticorruzione da parte della magistratura italiana, sono scattati 35 arresti e 100 indagati eccellenti tra politici di primo piano e funzionari pubblici, per reati contestati quali creazione di fondi neri, tangenti e false fatturazioni. Insomma, Cosa Grigia all’opera.

Quello che qui mi interessa notare è che del MOSE si comincia a parlare negli anni ‘80. Nel 1982 nasce il Consorzio Venezia Nuova, quello che lo sta realizzando. E proprio nel 1982 il Magistrato delle Acque di Venezia (che è l’organo operativo del Ministero delle Infrastrutture in laguna)  che fa? Dà al Consorzio in concessione studi, sperimentazioni, controlli. Ma come? Si possono affidare dei lavori di controllo preliminare per un’opera così imponente  ad un consorzio che poi deve realizzare l’opera? No. Non è legale. E allora Governo e Parlamento intervengono per… cambiare la legge. E si dà la possibilità di “affidare a un soggetto unico gli studi, la progettazione e le opere per la salvaguardia lagunare in deroga alla legislazione sui lavori pubblici”.  Ecco fatto. Ecco: un soggetto unico che, senza gara, progetta un’opera, fa gli studi, la realizza.

E Venezia diventa città di grandi affari, che riguardano destra e sinistra, imprenditori, lobbisti, appaltatori, clientes, fino agli arresti dello scorso giugno. E il meccanismo ormai si ripete: per le grandi opere, per la ricostruzione post terremoto, per i mega eventi. Fino a diventare ordinario, quotidiano: niente più controlli, fate come volete, è tutto legale. E pazienza se magari piove e crolla tutto, si può ricostruire e c'è lavoro per tutti. E poi, come cantava Jannacci, ci vuole poco per essere felici: "E la vita, la vita, e la vita l'è bela, l'è bela, basta avere l'ombrela, l'ombrela ti ripara la testa, sembra un giorno di festa".

 

Share on FacebookShare on Twitter
Giacomo Di Girolamo

Giacomo Di Girolamo

Sono nato nel '77, vivo in Sicilia occidentale, mi occupo di mafia, corruzione, tutela del territorio. Sono direttore della radio della mia città, Rmc 101, la più ascoltata in provincia di Trapani, e del portale Tp24.it. Conduco una rubrica, Dove sei, Matteo?, nella quale mi occupo di Matteo Messina Denaro, boss tra i più ricercati al mondo, su cui ho anche scritto il libro L'invisibile (2016). Nel 2012 ho pubblicato Cosa Grigia, libro-reportage sulla mafia che cambia. Nel 2014 ho scritto Dormono Sulla Collina. E poi "Contro l'antimafia" (2015), "La partita truccata" (2017). Il mio ultimo libro è stato pubblicato da Laterza e si chiama "Gomito di Sicilia".

DELLO STESSO AUTORE

Il vizio della memoria: Quando Falcone disse (mai smentito) “ne ho i co… pieni di…”

29 anni da Capaci, con Giovanni Falcone e tutti noi a rimbalzare sul muro di gomma

byGiacomo Di Girolamo
Cosa ci dice l’ennesima operazione antimafia in Sicilia, una donna e i “cugini” di New York

The Umpteenth Anti-Mafia Operation in Sicily, a Woman, and New York “Cousins”

byGiacomo Di Girolamo

A PROPOSITO DI...

Tags: alluvioneCorruzionedissesto idrogeologicoGenovaliguriaMoseVenezia
Previous Post

“Siamo tutti in pericolo”. La morte di un poeta nel Pasolini di Ferrara

Next Post

Ex Hex: l’epopea indie da Washington DC

DELLO STESSO AUTORE

Cosa ci dice l’ennesima operazione antimafia in Sicilia, una donna e i “cugini” di New York

Cosa ci dice l’ennesima operazione antimafia in Sicilia, una donna e i “cugini” di New York

byGiacomo Di Girolamo
Sapete quanti mafiosi al 41bis sono stati scarcerati in questi giorni? 300? No, 3!

Sapete quanti mafiosi al 41bis sono stati scarcerati in questi giorni? 300? No, 3!

byGiacomo Di Girolamo

Latest News

I 60 anni dell’ICTP di Trieste all’ONU con il Nobel Haldane per la scienza sostenibile

I 60 anni dell’ICTP di Trieste all’ONU con il Nobel Haldane per la scienza sostenibile

byStefano Vaccara
Il sindaco di Newark, New Jersey arrestato a un centro di detenzione dell’ICE

Il sindaco di Newark, New Jersey arrestato a un centro di detenzione dell’ICE

byDavid Mazzucchi

New York

Justice Dept. Probes NY AG Letitia James Over Mortgage Deal

byPaolo Cordova
La procuratrice James pronta a richiedere il sequestro dei beni di Donald Trump

Letitia James nel mirino del Dipartimento di Giustizia per abusi immobiliari

byPaolo Cordova

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post

L'italiano che a New York trova casa agli europei

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?