E adesso abbiamo anche due santi in più. Come se ci mancassero. Ma ogni tanto bisogna far vedere che ce ne sono di nuovi e che fanno miracoli… con i tempi che corrono poi sono indispensabili.
Ho sempre pensato che mio papà fosse in odore di santità e penso che molte altre persone lo siano state e lo siano ben più che i soliti papi. Al potere non si arriva in odore di santità e la storia dei papi della Chiesa l’ha dimostrato. Poi che ci siano stati papi buoni e già un miracolo di per sé e va sottolineato con un ulteriore nomina a santo. Ma non siamo noi umani a poter stabilire una nomina divina. Solo Dio sa veramente chi se la meriti. Noi non lo sapremo mai.
Come non sapremo se porrà tra i santi il nostro ex Cavaliere che tanto ha combattuto contro le persecuzioni giudiziarie che l’hanno infine dannato e costretto a portare la sua croce: da venerdì 9 maggio dovrà dedicare ai malati di Alzheimer 4 ore la settimana per un anno e mezzo. E state sicuri che almeno per loro diventerà un santo, perché riuscirà ad affascinarli. O piuttosto sarà folgorato sulla via di Damasco, nel senso che scoprirà il disagio sociale e donerà magari all’assistenza sociale e sanitaria tutte le sue ricchezze?
Il direttore della Fondazione Sacra Famiglia – un nome una missione, che il Cavaliere appiedato può cogliere – ha avvertito che non sarà possibile fare alcuna campagna elettorale, assicurando che Berlusconi sarà inserito correttamente nella struttura e opererà da solo, perché il sistema giudiziario italiano prevede che qualunque forma di pena sia finalizzata alla riabilitazione del condannato. In un modo o in un altro, sia che Silvio riesca a far ragionare i malati di Alzheimer sia che la Sacra Famiglia riesca a redimerlo, ci sarà un miracolo.
Quindi oltre ai miracoli della Chiesa avremo anche quelli della giustizia in ambito politico. Certo che non basta redimere Berlusconi per cambiare gli italiani. Beppe Grillo sta promettendo la moltiplicazione dei pani e dei pesci con la promessa del reddito di cittadinanza: da 600 a 900 euro il mese a chi non ha lavoro. Considerato che molti dei grillini eletti erano nullafacenti e passavano le giornate sul web, abbiamo un po’ il timore di fare ulteriori sacrifici fiscali per il popolo bue che non ha voglia di fare nulla. E’ un miracolo annunciato quello di Grillo, tanto che ha superato nei sondaggi Berlusconi e ora sta cercando di convogliare appunto nel movimento 5 Stelle un milione di voti di forzisti delusi.
Anche Renzi cerca di fare un miracolo pecuniario infilando in busta paga 80 euro ai dipendenti pubblici, che è come dire: votate il Pd alle imminenti elezioni europee. Perché, sebbene tutti odino l’Europa, conquistarsi un posto in Europa come deputato comporta sempre un bel guadagno. L’Europa non è una struttura politica, ma foraggia la politica e le banche che dell’Unione europea fanno parte. E, insomma, una mano lava l’altra, anche se tutti i Paesi membri se ne lavano le mani di far funzionare davvero l’Unione.
Da dove poi arriveranno i soldi per mettere in busta paga ai lavoratori quegli 80 euro, non si è ben capito: da una tassa sulle banche, dalla lotta all’evasione, da beni confiscati alla mafia, da un aumento dell’iva? Speriamo di non saperlo mai, come tutti i miracoli che si rispettino.
Il primo maggio abbiamo festeggiato la festa del lavoro che scarseggia, considerato che 4 giovani su 10 sono senza lavoro. Un dato obsoleto, perché molti giovani fanno finta di studiare posteggiati per anni al bar dell’università e foraggiati in tutto da mammà e papà; altri – soprattutto al Sud – hanno solo la terza media ma non si abbassano a fare lavori umili; altri , se sono laureati, non si degnano di essere assunti come praticanti con una piccola paga (visto che bisogna insegnargli tutto), ma nemmeno pensano di inventarsi un lavoro, fare cioè impresa. Vogliono la pappa pronta e i vecchi stecchiti. Purtroppo nessuno gli insegna che oltre ai diritti esistono anche i doveri. Che non sono solo quelli sanzionati dal codice penale, ma pure quelli etici: a cominciare con l’alzarsi nel bus per cedere il posto a una persona anziana. Perché la vita scorre veloce e la vecchiaia arriva hodie mihi, cras tibi (oggi a me, domani a te). Ed è un vero miracolo arrivarci.