Il Papa vuole vederci chiaro sullo Ior, vuole essere personalmente informato su tutto ciò che riguarda le sue attività e ricevere personalmente copia dei documenti sui temi più problematici. Sente l'urgenza di prendere di petto i problemi della «banca vaticana» per «consentire ai principi del Vangelo di permeare anche le attività di natura economica e finanziaria». Con un «chirografo», Francesco ha istituito una commissione speciale con ampi poteri che dovrà compiere un'inchiesta approfondita sulla «posizione giuridica» e sulle attività dell'Istituto per le Opere di Religione.
Si tratta di una decisione innovativa e molto diretta nel segno della trasparenza iniziata da Benedetto XVI: la commissione rappresenta infatti uno strumento alle dirette dipendenze del Papa, con il quale non solo gli organismi e il personale dello Ior ma tutta la Curia romana sono chiamati a collaborare, senza che possa essere invocato il segreto d'ufficio. E tutti coloro che ritengono di avere qualcosa da dire o informazioni da dare, sono espressamente e esplicitamente invitati a farlo.
Continua a leggere su La Stampa