L’uomo-uomo non esiste ormai più. Il suo posto è stato occupato dall’uomo-oggetto. Un tempo si parlava (in termini sessuali) di donna-oggetto; ora, sissignori, uno dei casi più eclatanti della società contemporanea è rappresentato – in parole nostre – dall’uomo-oggetto. Che con la sessualità non ha tuttavia nulla a che fare.
Il caso-Snowden, il caso del genio dell’informatica ricercato con spasmodicità dalle autorità statunitensi, conferma, eccome la nascita, la tristissima nascita, dell’uomo-oggetto. Figura diffusa tanto in America quanto in Europa e anche altrove. Oggi, insomma, l’uomo è cittadino controllato, tallonato, seguito in ogni suo movimento, spiato dal Potere. Stretto nella morsa del Potere. Lui ha un volto, un nome, un indirizzo; il Potere, no. Il Potere non ha un volto, non ha nemmeno un indirizzo ufficiale, molto, moltissimo, è avvolto nella segretezza, nel mistero. Nell’epoca della trasparenza, non riscontriamo nessuna trasparenza. Nell’era del dialogo fra Governi e cittadini, non s’intravede un briciolo di dialogo. A varie latitudini viviamo nella Società della Finzione. Della menzogna. Del sospetto. E’ una macchia che s’allarga sempre di più; è una marea inarrestabile. C’era molta più privacy quando di privacy nemmeno si parlava. Oggigiorno chiunque può procurarsi il nostro recapito, il nostro numero di telefono. Di privato, almeno in Italia, non è rimasto nemmeno il conto corrente bancario.
Viviamo nell’Età dell’Arbitrarietà. Gli Stati Uniti affermano d’aver sventato innumerevoli attentati grazie alle massicce, sistematiche intercettazioni venute alla luce negli ultimi tempi, venute alla luce in seguito all’opera “di rottura” eseguita da Snowden. Gli americani accusano di pirateria telematica la Cina, la Cina ribatte che “i veri terroristi telematici risiedono a Washington”. Ma tutto questo è collaterale, passa in second’ordine, per quanto si tratti d’una grande, delicatissima questione. Il dato centrale, che trae origine dalle ripercussioni dell’ascesa dell’Integralismo islamico, è che il Potere ha voluto, e ha potuto acquisire “altro” potere. E’ stato creato, in America come in Europa, un sistema al cui interno costruire carriere, accumulare denaro, accumulare sempre più beni materiali; determinare a scopo personale (o invocando una discutibilissima Ragion di Stato) il destino di esseri umani. L’indizio diventa una “prova”. Il sospetto tutto giustifica. Assume straordinaria importanza “l’attacco preventivo”. Giusto in certi casi l’attacco preventivo. Ma la bordata dev’essere mirata. Tempestiva, sissignori, implacabile, ma, appunto mirata. Il che rientra nelle capacità umane. Per dirla in parole povere, terra terra, non è ammissibile che la cannonata investa chi non c’entra per nulla. Non è ammissibile ferire la dignità dell’individuo. La rovina di un solo innocente, è un crimine. Uno dei crimini più odiosi.
Si è così stabilito un ‘costume’. Si è montata una gabbia che forse sarà impossibile smantellare. E per l’uomo-oggetto, questo, almeno secondo noi, non è che l’inizio…