L’indirizzo è "E. & O. Mari" 256 Broadway, Newburgh, NY 12550 e quando ci arrivi trovi una bella azienda specializzata nelle corde musicali. Ma se ti fermi e rifletti sul nome e poi cerchi tracce del se ti fermi e rifletti sul nome e poi cerchi tracce del percorso imprenditoriale, ti imbatti in un’altra straordinaria avventura dell’italianità in America. Stranamente simile a quella percorsa dalla D’Addario, azienda concorrente e affine. Quella di Mari è infatti una storia che parte dal piccolo paese di Salle, negli Appennini abruzzese, un paese che nel XVII secolo, era considerato uno dei centri più importanti d’Europa nella produzione di corde per strumenti musicali.
Basta aprire i registri notarili dell’epoca per scoprire le famiglie più attive in questa produzione: Berti, D’Orazio, Ruffini e Mari. Tutti noti per l’eccellenza delle loro corde in budello per liuto, chitarra e violino. L’impresa dei Mari inizia nel 1640 e nel giro di pochi anni il prodotto fabbricato da questa famiglia conquista la fiducia di due straordinari liutai del Settecento: Amati e Stradivari. La fiorente attività però segue parallelamente la storia dell’Italia che nel giro di due secoli si ritrova a essere prima al centro di una disputa rivoluzionaria, poi protagonista di un sanguinoso Risorgimento e infine vittima della miseria.
L’Abruzzo di inizio Novecento è poverissimo e non permette più di vivere dignitosamente a molte famiglie artigiane. Anche i fratelli Emilio e Olinto Mari decidono quindi di emigrare alla volta degli Stati Uniti seguendo l’esempio di altri artigiani del paese.
I Mari arrivano a New York nel 1913 e nel quartiere di Manhattan installano nel proprio appartamento una prima produzione di corde di budello, seguita da quelle in acciaio che allora iniziavano a muovere i primi passi. L’attività della famiglia Mari inizia nel 1640, la loro produzione diventa immediatamente un riferimento per alcuni tra i più importanti liutai dell’epoca, come Amati e Stradivari. L’alone di leggenda che campeggia sul nome “Mari” attira molti clienti e nel giro di pochi anni il prodotto della famiglia sallese diventa molto richiesto sul mercato, tanto da indurre un negozio di strumenti musicali della zona a offrire il proprio contributo economico.
Grazie a questo gesto, i Mari aprono nel 1914 la prima fabbrica di corde al numero 170 della 5th Avenue, dando corpo al sogno americano dei due giovani emigranti. I due fratelli però non dimenticano la loro terra natale e nel nel 1922 aprono di una seconda fabbrica, questa volta a Lanciano, in Abruzzo. I marchi “La Preferita” e “La Bella” iniziano a entrare a far parte del corredo di ogni strumentista della famiglia dei liuti e dell’arpa e i budelli per strumenti d’orchestra prodotti dalla famiglia italoamericana diventano sinonimo di alta qualità, tanto da meritarsi nel 1927 nell’esposizione mondiale di Tripoli, il “diploma medaglia d’orod” da parte del governo italiano come riconoscimento per l’eccellenza manifatturiera.
L’avventura della fabbrica di Lanciano termina però bruscamente nel 1937. I venti di guerra spingono i fratelli Mari a concentrare tutta la produzione negli Stati Uniti e durante gli anni del conflitto si spostano da Manhattan a Long Island City. Per i successivi 40 anni la “E & O Mari” vive nella città di Long Island prima di trasferirsi, nel 1981 a Newburgh, sempre nello Stato di New York. E’ questo l’ultimo dei trasferimenti della azienda centenaria che con il nome "La Bella
Strings" continua ad essere un’impresa familiare. Oggi il suo presidente è Richard Mari Cocco Jr. il vice presidente è Eric Cocco (nipote di Olinto) mentre l’anima amministrativa è affidata a Elisabetta. Da sempre protagonista in prima fila dell’arte musicale l’azienda Mari sponsorizza seminare jazz e rock e distribuisce borse di studio per i migliori studenti di musica delle scuole americane. La produzione "La Bella" spazia dalle corde utilizzate sia in studio che nei concerti dal vivo da musicisti del calibro di Gilberto Gil, Maurizio Colonna, Juan Serrano, Brett Garsed, T.J. Helmerich, Gae Manfredini e Riccardo Zappa.Bryan Adams, Tony Iommi dei Black Sabbath, Allan Holdsworth, Tommy Victor (Prong), Pat Martino, Bucky Pizzarelli e John Pizzarelli sono invece alcuni tra i chitarristi elettrici che hanno scelto La Bella, mentre tra i bassisti che si affidano al sound delle corde La Bella e ne fanno parte integrante del loro set-up, troviamo: Roscoe Beck, Brian Bromberg, Alain Caron ed il leggendario Stanley Clark.
E tutti confermano la bontà di un prodotto nato da un semplice budello animale, in una tranquilla cittadina all’ombra degli Appennini italiani.