Dopo la fine dello spoglio elettorale e la pubblicazione dei risultati ufficiali, si aprono le pratiche per l’installazione del nuovo governo.
Quando tutti i collegi di Camera e Senato saranno assegnati, avverrà la registrazione dei nuovi eletti al Parlamento. La data prevista è il 10 ottobre.
Una volta scelti i 400 deputati e 200 senatori (ridotti dalla riforma sul taglio dei parlamentari approvata nel 2020), sarà convocata la prima seduta delle nuove Camere, che avranno il compito di eleggere i propri presidenti. La data è il 13 ottobre.
Fatto ciò, i parlamentari avranno due giorni per comunicare il loro gruppo di appartenenza, e le consultazioni per stabilire quale sarà il prossimo esecutivo inizieranno dopo circa una settimana.
Le consultazioni, nel caso in cui i partiti di centrodestra che hanno vinto le elezioni trovino subito un accordo, dureranno 2 o 3 giorni, ma non è nuova l’ipotesi di discussioni lunghe anche alcuni mesi (nel 2018 furono 4).
In caso di accordo immediato, il Presidente della Repubblica darà incarico di formare il governo negli ultimi giorni di ottobre.
A quel punto il premier indicato dal centrodestra dovrà essere nominato da Mattarella, scioglierà la riserva e presenterà al Quirinale la lista dei ministri. Se il presidente della Repubblica darà l’ok, si arriverà all’ultimo step della procedura: il giuramento.
Il nuovo governo non partirà dunque prima dei primi giorni di novembre.