Matteo Salvini si impegna, in caso di vittoria al voto, a mantenere la promessa di riconoscere Gerusalemme capitale di Israele e di trasferirvi l’ambasciata italiana.
Lo ha detto al quotidiano Israel HaYom (vicino alla destra) in un’intervista pubblicata oggi. “Sicuramente – ha risposto alla domanda su Gerusalemme – anche se ribadisco e sottolineo che questa è una coalizione di centrodestra. Ho dato la mia parola, sono impegnato totalmente per il popolo di Israele”. Poi ha sostenuto il diritto di Israele a difendersi dalla minaccia iraniana.
“Una democrazia come Israele . ha spiegato – ha il diritto di difendersi da qualsiasi minaccia alla sua esistenza e libertà. L’Iran continua ad attuare una politica pericolosa per la pace e la stabilità in Medio Oriente”. Ma ha anche che “si trovi una soluzione diplomatica”. Sulla possibilità che vi sia “una influenza” russa sul voto di settembre, ha risposto: “Non scherziamo. Voteranno gli italiani. Chi parla di possibile influenza russa, cioè la sinistra, cerca un alibi perché sa che vincerà. Come in Israele, il voto in Italia sarà libero e trasparente”.
Sul Pd ha ricordato che “alcuni dei suoi candidati, compresi capi liste, hanno scritto insulti vergognosi contro Israele e il suo diritto di esistere e difendersi”. Inoltre, riferendosi anche a Fratelli d’Italia, ha negato “una minaccia” per la democrazia italiana. “Stiamo tutti guardando al futuro. Credo che nel 2022 – ha spiegato – non abbia senso parlare di ‘pericolo fascista’. La sinistra usa la questione in ogni elezione. Siamo un Paese democratico e lo resteremo, senza nostalgia di una violenza passata, che non tornerà”.