Sembrava una candidatura certa, la sua. Invece Ricardo Merlo, leader del MAIE e senatore in carica, oltre che ex Sottosegretario al Ministero degli Esteri nei governi Conte I e II, ha annunciato la sua uscita di scena.
“Una decisione tutta politica – racconta Merlo a ItaliachiamaItalia – Dopo anni in Parlamento ho deciso di voler tornare un po’ alle origini, al territorio, alla politica come piace a me: quella che si fa in mezzo alla gente, tra le persone, e non tra le poltrone”.
Il senatore è convinto che, pur senza la sua presenza, il MAIE stravincerà in America del Sud, imponendosi anche al Nord. Questo perché, spiega, “è un progetto politico diverso da quelli dei partiti tradizionali”.
Rivendica poi un concetto già spiegato a La Voce di New York, sottolineando come “noi non siamo nati per diventare ‘peones’ dei partiti romani. E nella prossima legislatura ci vedranno diventare di nuovo protagonisti. Saremo disponibili a dialogare con chi vincerà, con l’obiettivo di concordare un’altra volta una vera politica per gli italiani all’estero. Una politica assente quando governano i partiti tradizionali senza il MAIE”.
Di sicuro Merlo non si fermerà qui. Pur senza essere candidato, continuerà a fare il leader del movimento che ha fondato e “si concentrerà nel rafforzare ulteriormente la presenza del MAIE in tutto il mondo”. Forse aiutando proprio il centrodestra: la coalizione favorita per la vittoria alle elezioni che fu proprio Merlo a definire come l’unica opzione possibile per un’alleanza di governo.