Nelle liste del Partito Democratico sono tanti i grandi nomi che non hanno trovato posto. Quello che sicuramente fa più rumore è Luca Lotti, che ha commentato con amarezza la sua esclusione come una ‘scelta politica’.
“Letta mi ha comunicato la sua scelta spiegando che ci sono nomi di calibro superiore al mio. Confesso di non avere ben capito se si riferiva a quelli che fino a pochi mesi fa sputavano veleno contro il Pd e che oggi si ritrovano quasi per magia un posto sicuro nelle nostre liste” ha scritto sui propri canali social.
E sempre dai social è arrivato il commento della parlamentare modenese Giuditta Pini, anche lei esclusa dalle liste del Pd: “Voglio rassicurare chi di voi mi ha scritto che porterò (e se vorrete porteremo) avanti le nostre battaglie. Nei prossimi giorni cercherò di mettere ordine nei pensieri”.
Altro nome celebre tra gli out è Monica Cirinnà: “Mi hanno proposto un collegio elettorale perdente in due sondaggi, sono territori inidonei ai miei temi e con un forte radicamento della destra. Evidentemente per il Pd si può andare in Parlamento senza di me, è una scelta legittima. Resto nel partito, sono una donna di sinistra ma per fortuna ho altri lavori”.
Fuori anche l’ex ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli. “Come avrete visto, non sono candidata al prossimo Parlamento. Proseguirò il mio impegno politico sul territorio, per continuare a cercare soluzioni che migliorino la vita delle persone, in particolare delle donne e dei giovani. Come ho detto tante volte in passato il futuro è di tutti ma è uno solo, dobbiamo quindi condividere le scelte che lo determineranno. Io continuerò a farlo, a partire da queste settimane di campagna elettorale e dal territorio dove abito, a Roma, insieme a tutta la comunità delle Democratiche e dei Democratici, cercando di essere soprattutto di supporto alle nuove generazioni che credono nella politica e vogliono dare nuova forza alla sinistra riformista e al Partito democratico. Per proseguire insieme la sfida di immaginare e realizzare un’Italia di e per donne e uomini: giusta, paritaria, innovativa, sostenibile”.