“Abbiamo deciso di provarci. Il 25 settembre troverete sulla scheda elettorale anche questa possibilità: non accontentatevi dei meno peggio, mandate in Parlamento persone di qualità”.
È con questo messaggio che il leader di Italia viva, Matteo Renzi, annuncia l’alleanza siglata con Azione, il partito di Carlo Calenda.
“Ma che cosa si nasconde davvero dietro questa sigla burocratica? Una casa nuova, bella, che riaccenda la passione per la politica e la speranza dell’Italia. Una proposta concreta, competente, seria sul lavoro, sull’ambiente, sulle tasse, sulla cultura, sul sociale. E sulla posizione internazionale dell’Italia, tema fondamentale in questo tempo di crisi. Costruire una casa simile non è facile, ma è possibile”.
Renzi individua poi gli avversari politici di questa campagna elettorale, ovvero quei “sovranisti e populisti che giocano a chi la spara più grande. E nel momento in cui tutte le altre forze politiche – di destra e di sinistra – imbarcano in coalizioni contraddittorie chi ha fatto cadere Draghi. Facendo male all’Italia”.
“Per costruire una casa nuova – aggiunge – ci vuole un pizzico di follia, e quella non manca. Ci vuole l’entusiasmo, che in queste settimane è stato addirittura straripante. E ci vuole anche tanta generosità. Perché consentire a un progetto di partire richiede anche che qualcuno sappia fare spazio e non pretendere ruoli”.
Per questo Renzi si dice felice di lasciare che sia Calenda a condurre la campagna da oggi al 25 settembre, giorno delle elezioni. “Talvolta abbiamo discusso – dice Renzi riferendosi al suo nuovo alleato – lo sapete, ma i punti che ci uniscono sono molti di più di quelli che ci dividono. Chi ci crede deve fare di tutto per unire, non per dividere. E io ci credo. Faccio politica da tanti anni e ho avuto l’onore di servire ai livelli apicali la mia città, il mio Paese e la mia comunità. Ho imparato che bisogna sempre essere ambiziosi, puntare in alto, non sognare in piccolo. Ma ci sono dei momenti in cui le ambizioni personali lasciano il passo ai sogni collettivi. Servono gli assist per fare i gol. Il progetto del terzo polo e’ molto piu’ grande dei singoli destini personali e io con impegno e tenacia sarò in campo (e in qualche circoscrizione al Senato) per dare una mano e farlo vincere”.