Donald Trump con la sua agenda populista ha vinto con il voto della “middle class”, ma ha scelto i miliardari per la sua amministrazione. Persone sicuramente di successo, ma quanti di loro sanno quanto costano in un supermercato un gallone di latte o una dozzina di uova? Quella classe media che lo ha riportato alla Casa chissà quanto beneficerà dei tagli fiscali e della riduzione della regolamentazione, che hanno permesso a Trump di guadagnare anche il sostegno di Wall Street e dei leader aziendali.
Giovedì mattina, quando suonando la campanella ha aperto la seduta di Wall Street, Trump era affiancato da molte delle persone scelte per far parte della sua amministrazione: Scott Bessent, fondatore di Key Square Group LP, dovrebbe andare al Tesoro; Howard Lutnick, CEO di Cantor Fitzgerald, al Commercio; Robert F. Kennedy Jr. alla Salute; il governatore del North Dakota Doug Burgum è stato scelto per il Dipartimento degli Interni; Kelly Loeffler alla Small Business Administration. C’era anche il suo vicepresidente eletto JD Vance, tra gli altri. Tutti con un comune denominatore: la ricchezza.
In realtà, quelli di questa mattina forse erano i più “poveri” dei ricchi che entreranno a far parte della sua squadra. Mancavano il CEO di Tesla Elon Musk, l’imprenditore Vivek Ramaswamy, l’ex magnate del wrestling professionistico Linda McMahon, l’imprenditore Jared Isaacman, il magnate immobiliare Steven Witkoff e il banchiere d’investimento Warren Stephens.
A eccezione di Musk e Ramaswamy, che sono stati scelti per un organo consultivo chiamato Department of Government Efficiency, piuttosto che per un ministero o un’altra posizione di alto livello, il gruppo dovrà essere confermato dal Senato prima di essere ufficiale.
Il patrimonio netto totale dei miliardari chiamati da Trump a far parte della sua amministrazione ammonterebbe a quasi 400 miliardi di dollari, ovvero più del PIL di 172 Paesi del mondo.
La rivista finanziaria Forbes, per rendere l’idea di quanti miliardari facciano parte di questa amministrazione, fa un paragone. Il patrimonio netto totale dei membri del Gabinetto del presidente Joe Biden era di circa 118 milioni di dollari e il patrimonio netto totale del primo gabinetto di Trump era di circa 6,2 miliardi di dollari. Prima di Trump, il patrimonio netto del gabinetto dell’ex presidente Barrack Obama era di circa 2,8 miliardi di dollari nel suo secondo mandato, secondo Forbes.
Ovviamente il primo della lista è lui, Donald Trump, che afferma di “valere” decine di miliardi, ma Forbes valuta il suo patrimonio immobiliare a 6,2 miliardi di dollari con le proprietà immobiliari, che comprendono edifici residenziali e per uffici, hotel e campi da golf in tutto il mondo, tra cui Mar-a-Lago in Florida e la Trump Tower a New York. Il presidente eletto ha anche una quota di 3,5 miliardi di dollari nel suo social network, Trump Media & Technology Group, sebbene contrattualmente per ora non può vendere le sue azioni.
Il più ricco è sicuramente Elon Musk, 363,3 miliardi di dollari. Molto è ancora sconosciuto sul ruolo che avrà o come funzionerà il Department of Government Efficiency. Se il CEO di Tesla, insieme a Ramaswamy, avrà uno staff e di che tipo di finanziamenti avranno bisogno, ma Musk ha promesso che “invierà onde d’urto attraverso il sistema per chiunque sia coinvolto negli sprechi del governo” e, il mese scorso, ha dichiarato di credere di poter tagliare 2 trilioni di dollari dal bilancio federale dei complessivi 6,75 trilioni di dollari, riconoscendo anche che potrebbero essere scomodi.
Donald Trump nominates billionaire investment banker Warren Stephens to be the next British ambassador https://t.co/apUB3kL8Sr pic.twitter.com/Z1gYYzVxRP
— Daily Mail Online (@MailOnline) December 2, 2024
Trump ha scelto Warren Stephens, che ha un patrimonio personale di circa 3 miliardi e mezzo di dollari, come ambasciatore in Gran Bretagna. Banchiere d’investimento, è anche presidente e CEO della sua azienda, Stephens Inc., una società di servizi finanziari che ha ereditato da suo padre.
Linda McMahon, co-fondatrice della World Wrestling Entertainment, è stata scelta per dirigere il Dipartimento dell’Istruzione. Durante la campagna elettorale, Trump ha ripetutamente parlato di sciogliere questo Ministero e di lasciare invece le decisioni sull’istruzione ai singoli Stati. McMahon, che ha donato 6 milioni di dollari alla prima campagna presidenziale, è stata leader della Small Business Association nella prima amministrazione dell’ex presidente e al momento lavora come co-presidente del team di transizione di Trump. Insieme al marito Vincent McMahon, ha fondato la WWE nei primi anni ’80. Insieme condividono un patrimonio netto di 3 miliardi di dollari.
Jared Isaacman è stato nominato alla guida della NASA. CEO e fondatore di una società di elaborazione di carte di credito, ha collaborato con Musk da quando ha acquistato una serie di voli spaziali dalla SpaceX e, a settembre, Isaacman ha condotto la prima passeggiata spaziale privata, facendo uscire la sua capsula orbitante. Ha anche co-fondato Draken International, una società aerospaziale della difesa. Secondo Forbes, il suo patrimonio netto è di 1,7 miliardi di dollari.
Hoard Lutnick sarà invece il segretario al Commercio. Attualmente è responsabile della banca di intermediazione e investimento Cantor Fitzgerald ed è anche co-presidente del team di transizione di Trump. Al Governo, si occuperebbe di promuovere le industrie americane, in particolare i dazi. Secondo Bloomberg, il patrimonio netto di Lutnick è di 1,5 miliardi di dollari.
Thank you, President Trump for your trust in me to help Make America Great Again. As the next Secretary of Commerce, I will join the best administration the US has ever seen and unleash our full economic potential. pic.twitter.com/CTr0sdH6nt
— Howard Lutnick (@howardlutnick) November 19, 2024
Vivek Ramaswamy, unitosi a Musk nella co-regia del Department of Government Efficiency. È un imprenditore ed ex dirigente farmaceutico che è salito alla ribalta come uno dei candidati repubblicani alla presidenza e come sfidante di Trump. Alla fine si è ritirato e ha dato il suo sostegno al presidente eletto. Secondo Forbes il patrimonio netto di Ramaswamy è di 1 miliardo di dollari.
Un altro miliardario e compagno di golf di Trump, Steven Witkoff, è stato scelto come suo inviato speciale in Medio Oriente. È presidente e amministratore delegato di Witkoff Group, una società immobiliare con appartamenti di lusso, uffici e hotel in tutto il Paese. È anche il co-presidente del comitato inaugurale di Trump insieme alla ex senatrice della Georgia Kelly Loeffler, anche lei miliardaria. Il suo patrimonio, secondo Forbes, è di almeno 2 miliardi di dollari.
Il governatore repubblicano del North Dakota, Doug Burgum, dovrà dirigere il Dipartimento degli Interni, che negli Stati Uniti si occupa delle risorse naturali, dei parchi nazionali e delle riserve dei nativi. Il Bureau of Land Management, il Bureau of Indian Affairs e il National Parks Service sarebbero sotto la sua guida. Ex proprietario della Great Plains Software, un’azienda di componenti elettroniche, secondo Yahoo Finance ha un patrimonio di oltre un miliardo di dollari.
Infine, c’è Scott Bessent, ma la sua ricchezza è “indeterminata”, così come le sue consulenze finanziarie. Si sa che è ricco, tanto ricco, ma nessuno è riuscito a quantificare il suo patrimonio. È apertamente gay. È sposato con John Freeman, un ex deputy District Attorney di Manhattan. La coppia ha adottato due bambini e la famiglia vive a Charleston, in South Carolina. Trump lo ha chiamato a dirigere il Dipartimento del Tesoro. Ha già lavorato come consulente economico di Trump durante la campagna elettorale ed è il fondatore dell’hedge fund Key Square Capital Management. Ha anche lavorato con il Soros Fund Management, un hedge fund avviato da George Soros, un importante donatore democratico. Amministra e investe anche i beni di re Carlo e Camilla in Gran Bretagna.
Se confermato, Bessent sarà il primo segretario al Tesoro apertamente gay e il primo membro del gabinetto del Senato apertamente gay confermato in un’amministrazione repubblicana.