Correva l’anno 1801 e l’assetto politico dell’Europa veniva stravolto attraverso le guerre e le conquiste napoleoniche. Ma intanto, al di là dell’Oceano Pacifico, una giovane repubblica compiva un passo che avrebbe definito la sua storia e il suo successo per i secoli a venire, per essere poi minata solo nei nostri giorni da Donald Trump.
Nel mese di marzo del 1801, dopo una difficile campagna elettorale, il presidente federalista John Adams lasciava il potere dopo un solo mandato, e consegnava pacificamente il potere al suo successore, Thomas Jefferson, esponente dei Democratici-Repubblicani.
I mesi di lotta, contestazioni e contrasti che caratterizzarono quelle elezioni – senza mai ricorrere alla violenza, e risolvendo la crisi con il voto del Congresso – furono un punto di svolta per la giovane repubblica americana.
Il passaggio di potere da un presidente a un altro era stato già definito da George Washington, che dopo due mandati si era rifiutato di correre per un terzo. Avrebbe potuto tranquillamente ricandidarsi, poiché all’epoca non esistevano limiti formali ai mandati presidenziali. Ma preferì restituire il potere, senza ambizioni personali. E la presidenza fu vinta da John Adams.
Ma quel passaggio era – diciamo così – “in casa”: Washington e Adams provenivano dalla stessa famiglia politica, i Federalisti. Quattro anni dopo, il passaggio di potere da Adams a Jefferson segnava la prima volta che un potente lasciava pacificamente il potere al suo rivale. Un fatto senza precedenti nella storia, merito indelebile dei Padri Fondatori degli Stati Uniti, nonché scelta rivoluzionaria per l’epoca, quando i leader rimanevano al potere fino alla morte o venivano rovesciati.
L’idea divenne un segno distintivo della forma di governo repubblicano americano, simboleggiandone la stabilità, rafforzando la fiducia nel processo elettorale e nella legittimità del governo entrante.
Il modello statunitense stabiliva 223 anni fa uno standard globale su cui vennero costruite le susseguenti società democratiche.
E nessuno, fino a Trump, ha mai negli Stati Uniti tentato di insidiarlo.
Ma oggi la grande paura è che dopo averci tentato nel 2020-21, Trump possa – se sconfitto – cercare ancora una volta di paralizzare il pacifico trasferimento del potere dopo le elezioni di novembre.
Varie volte ha fatto capire che rispetterebbe il risultato solo se vincerà lui. A suo giudizio, se vincono i democratici sarà solo perché “hanno imbrogliato”, e ha ribadito che nel 2020 era stato eletto lui, sebbene le sue bugie sulle “frodi elettorali” siano state smentite in numerosi interventi dei tribunali, della Corte Suprema e del Dipartimento della Giustizia della sua stessa Amministrazione. Anzi un consorzio bipartisan di funzionari elettorali locali, statali e federali ha dichiarato che «le elezioni del 2020 sono state le più sicure della storia degli Stati Uniti».
Trump per di più si rifiuta di impegnarsi a cedere pacificamente il potere nel 2028 se fosse eletto il prossimo novembre, e sostiene che nel 2020 lo cedette pacificamente.
Ma Trump interpreta la realtà come fa comodo a lui, come ci dimostra quotidianamente con le sue inesattezze, bugie e deformazioni. E difatti descrive il 6 gennaio 2021, giorno in cui veniva ratificata la vittoria di Biden, come “una giornata di amore”, quando l’attacco al Campidoglio della folla da lui sobillata, perché appunto bloccasse il pacifico passaggio dei poteri, ha causato danni stimati in circa 2,7 miliardi di dollari. Oltre 1.480 persone sono state incriminate per quel giorno di sommosse, e 350 di queste sono state accusate di aver aggredito le forze dell’ordine. Circa 174 agenti di polizia sono stati feriti durante l’attacco, sette persone sono morte, tra cui quattro decedute il giorno stesso e altre in seguito, per conseguenze legate agli eventi di quel giorno.
Una “giornata di amore” che gli americani sperano proprio di non dover rivivere mai più, nella speranza che il 2020 sia stata una aberrazione e che la tradizione del passaggio pacifico dei poteri, vecchia come la repubblica stessa, torni a essere la norma.