La “sorpresa di ottobre”, che si riferisce a un evento tardivo che può cambiare i risultati delle elezioni presidenziali, potrebbe verificarsi prima e coronerebbe il sogno di almeno uno dei Kennndy di tornare alla Casa Bianca. Numerosi opinionisti politici sostengono che Donald Trump, insoddisfatto di aver scelto JD Vance come suo vicepresidente, stia pensando di sostituire il suo compagno di corsa con Robert Kennedy Jr., che la scorsa settimana ha deciso di ritirarsi come candidato indipendente per schierarsi con il GOP. Nel frattempo Kamala Harris ha rotto ieri il silenzio annunciando che concederà la sua prima intervista giovedi in Georgia alla CNN in anticipazione del dibattito con Trump il 10 settembre sulla ABC. La farà col suo vice Tim Walz .
Cinque dei fratelli di Robert jr (Kathleen Kennedy Townsend, Courtney Kennedy, Kerry Kennedy, Chris Kennedy e Rory Kennedy) hanno definito questa mossa “un tradimento dei valori di nostro padre e della nostra famiglia”. Max Kennedy ha rincarato la dose in una lettera a Los Angeles Times: “Ignoratelo”.
Trump, invece, ha accolto il suo sostegno a braccia aperte invitandolo a partecipare a un rally a Glendale, in Arizona. “Un uomo che conosco da tanto, che rispetto, che è stato un campione incredibile per tanti dei valori che noi tutti condividiamo”, l’ex presidente ha introdotto RFK Jr. sul palco. Su Truth Social ha definito l’incontro fra i due come “il più forte ticket contro l’establishment” democratico, rafforzando le speculazioni degli opinionisti sulla possibilità di rinfrescare la sua squadra partendo proprio da Vance.
Lo stesso Vance ha accolto il sostegno di RFK Jr. “Ci sono cose che ha detto con cui io non sono d’accordo e sono sicuro che ci sono cose che ho detto io con cui lui non è d’accordo”, ha dichiarato il senatore dell’Ohio a NBC News. Sul suo profilo X, ha postato: “Mia nonna ha amato due politici in tutta la sua vita: Franklin D. Roosevelt e Robert F. Kennedy. Avrei voluto vedere la sua reazione quando il figlio e omonimo di RFK – e, siamo onesti, il più fedele all’eredità di suo padre – ha appoggiato il presidente del popolo, Donald J. Trump”.
Prima dell’uscita di RFK Jr. dalla corsa, l’ex presidente aveva confessato a CNN che sarebbe “sicuramente” disposto a inserirlo. nella sua cerchia di collaboratori al governo nel caso in cui venisse eletto. In un’intervista con Tucker Carlson, l’indipendente ha detto che gli è stato chiesto “di far parte del team di transizione per aiutare a scegliere le persone che guideranno il governo”, ma la campagna di Trump non ha ancora rilasciato commenti al riguardo.
“Guardati le spalle JD”, ha detto lo stratega democratico Paul Begala a CNN. “Non credo aggiunga molto a Trump, onestamente. RFK Jr. è una risorsa in diminuzione, ma credo che all’ex presidente piaccia molto e che JD Vance, invece, no. Non lo vediamo proprio”.
Dello stesso parere è anche Jennifer Rubin, ex opinionista politica conservatrice, che al Saturday Show with Jonathan Capehart di MSNBC ha commentato: “Penso che sia una coppia perfetta per Trump. Se fossi JD Vance, resterei in attesa di una telefonata perché potrebbe essere proprio il tipo di persona che riceverebbe una “sorpresa di ottobre” dall’ex presidente. [RFK Jr.] è un pazzo, un complottista, un razzista, ha elaborato tutte queste teorie assurde sui procedimenti giudiziari. In questo senso, è molto più simile a un Trump che a un Kennedy”.

Secondo un sondaggio di FiveThirtyEight, le opinioni a svantaggio di Vance sarebbero maggiori di 10 punti percentuali rispetto a quelle a suo favore (un 43,2% contro un 33,2%). Non è ancora chiaro l’impatto del ritiro di RFK Jr. Il sondaggista MAGA Tony Fabrizio sostiene che “questa è una buona notizia per Trump e per la sua campagna”. Da parte di Harris, la presidente della campagna Jen O’Malley Dillon ha annunciato: “Per tutti gli americani che sono stanchi di Trump alla ricerca di un nuovo modo di andare avanti, la nostra è una campagna per voi”.
Un corteggiamento che ha più il sapore della ripicca. Da quando Harris è stata indicata come sostituta di Joe Biden nella corsa presidenziale per il partito democratico, RFK Jr. ha tentato più volte di incontrarla e organizzare un dibattito. Tentativi andati a vuoto. L’indipendente sembra aver ripiegato su Trump per “ridurre il rischio che la vicepresidente lo sconfigga” negli Stati in bilico perché “noi – cioè coloro che votano per gli indipendenti – rubiamo voti a Trump”. Il nome è stato già rimosso dai seggi di Arizona e Ohio e sta lavorando affinché venga tolto in Texas e Pennsylvania. Per Michigan, Nevada e Wisconsin è ormai troppo tardi.
Se la “sorpresa” andasse davvero in porto e Vance venisse così sostituito da RFK Jr., allora il nuovo vicepresidente dovrebbe scontrarsi con il governatore del Minnesota Tim Walz nel dibatto del 1 ottobre.