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Harris-Walz contro Trump-Vance: i candidati si giocano gli Stati del Midwest

Nel giro di 24 ore sono stati le due campagne elettorali hanno organizzato tre comizi ciascuno in Wisconsin, Minnesota e Michigan

Massimo JausbyMassimo Jaus
Harris-Walz contro Trump-Vance: i candidati si giocano gli Stati del Midwest

I candidati democratici Kamala Harris (destra) insieme a Tim Walz (sinistra) nel primo comizio insieme al Liacouras Center di Temple University a Philadelphia, Pennsylvania, USA, 06 agosto 2024 - Credit: ANSA/EPA/DAVID MUSE

Time: 4 mins read

La campagna elettorale entra nel vivo. Ora che gli schieramenti sono ben delineati il “fronte” si è aperto negli stati industriali del Midwest. Addirittura oggi nella piccola città di Eau Clair in Wisconsin, che è la sede di un agglomerato industriale di fabbriche medio-piccole, sia Kamala Harris con il suo vice, Tim Walz, che il senatore JD Vance, il partner scelto da Trump per la corsa presidenziale, hanno tenuto due comizi a pochi minuti l’uno dall’altro. I loro aerei sono atterrati nello stesso aeroporto nel giro di un’ora di differenza.

Comizio dei repubblicani, per capitalizzare sul malcontento popolare per l’aumento dei prezzi, per la caotica situazione al confine con il Messico e per la criminalità in crescita. Per conquistare una frangia elettorale che in passato è stata solidamente cavalcata dal partito avversario. Martedì sera, a Detroit, Vance si è lanciato in un attacco razzista contro Kamala Harris ripetendo gli insulti di Trump, accusando la candidata democratica di “aver scelto solo ora di essere nera”. Harris, figlia di una donna indiana e di un giamaicano, non ha mai fatto mistero delle sue origini, nonostante quanto sostengano i due repubblicani. “È un camaleonte e non ci si può fidare”, ha proseguito Vance accusando la vicepresidente di aver combinato un disastro sull’immigrazione al confine Sud degli Stati Uniti.

This Entourage reboot is going to be awesome pic.twitter.com/cHbU6Z1H3u

— JD Vance (@JDVance) August 7, 2024

Comizio dei democratici, per rafforzare il sostegno tra gli elettori più giovani che sono stati determinanti a dare la vittoria a Biden nelle elezioni del 2020. Ma questo gruppo ha mostrato segni di sfilacciamento durante l’estate, in particolare in Michigan e in Minnesota, mostrando come la gestione del conflitto tra Israele e Hamas sia un punto focale delle divisioni all’interno del partito democratico. I leader della grande comunità arabo-americana in Minnesota e i sindacati affermano di essere incoraggiati dalla scelta di Tim Walz da parte di Kamala Harris. Una decisione che ha placato le tensioni dopo che questa estate una larga frangia di elettori alle primarie, per contestare la politica di Biden in favore di Israele, avevano fatto un voto di protesta. Alcuni capi della comunità hanno fatto presente a Harris che optando per il governatore della Pennsylvania Josh Shapiro, che secondo loro aveva esagerato nel suo sostegno a Israele, avrebbe accentuato le divisioni. “Il partito sta riconoscendo che c’è una coalizione che deve essere ricostruita”, ha affermato Abdullah Hammoud, sindaco di Dearborn, in Michigan. “Scegliere Walz è stato un chiaro messaggio per la comunità araba d’America”.

Divisioni per la politica estera, ma non solo. La classe operaia, secondo gli ultimi sondaggi svolti da Real Clear Politics in questi due Stati, presenta profonde crepe. Per ora non si capisce se questo tradizionale elettorato democratico abbia voltato le spalle solo all’anziano capo della Casa Bianca o se le diffidenze degli elettori siano più generalizzate sul partito.

In Minnesota, just like here in Wisconsin, we respect our neighbors and the personal choices they make.

Because we know there’s a golden rule. Mind your own damn business. pic.twitter.com/CXv54UxD1z

— Tim Walz (@Tim_Walz) August 7, 2024

Kamala Harris e Tim Walz sono andati lì per capirlo, per vedere se con la loro dialettica ottimista, carica di fiducia sul futuro, riusciranno a riprendere i consensi scardinati dalla rabbia populista di Donald Trump.

Walz, che è un super fan di Bruce Springsteen, tanto che in Minnesota ha decretato il 5 marzo il “Boss day”, è stato accolto sul palco di Eau Clair dalle note di Born to Run. “Non potrei essere più fiero di aiutare Kamala Harris a diventare la prossima presidente degli Stati Uniti”, ha detto il governatore ricordando che Donald Trump “pensa solo ai suoi interessi”. Ha aggiunto poi che l’ex presidente “indebolisce il nostro Paese, si fa beffe delle nostre leggi, semina caos e divisione tra la gente. Per non parlare del lavoro che ha fatto quando era alla Casa Bianca”, criticando i risultati della presidenza Trump in materia di economia, sanità e istruzione.

Dopo il successo del primo attacco, in cui ha definito Donald Trump e JD Vance “weird”, gli strampalati – il nomignolo è diventato virale sui social media -, Tim Walz è tornato a schernirli. “Non mi piace fare il bullo ma sono un insegnante e osservo. E lo vedete anche voi: questi due sono inquietanti e strampalati!”, tra l’entusiasmo dei sostenitori.

Harris, che ha preso la parola subito dopo, ha detto che una vittoria repubblicana ridurrebbe le tutele per le famiglie della classe media del Paese. “Trump taglierà Medicare e Social Security, porrebbe fine all’Affordable Care Act dell’era Obama e concederebbe agevolazioni fiscali a miliardari e grandi aziende”, facendo anche riferimento al Progetto 2025, l’operazione politica di destra da cui l’ex presidente ha cercato di prendere le distanze nelle ultime settimane, poiché i democratici l’hanno ripresa come linea di attacco. Le proposte del Progetto 2025 includevano retate sull’immigrazione e l’abrogazione delle tutele per i migranti. “Donald Trump intende far regredire la nostra nazione”, ha concluso Harris.

Donald Trump di rimando questa mattina ai microfoni di Fox News ha accusato il ticket democratico di essere estremisti di sinistra. “Quei due ci porteranno al comunismo, se non subito, di certo in breve tempo” ha detto l’ex presidente aggiungendo che “Walz è un radicale come Harris, solo che è più furbo”.

Dopo il Wisconsin è stata la volta del Michigan. A Detroit, la capitale dell’auto.

Per ora la campagna di Harris ha dichiarato di aver raccolto 36 milioni di dollari nelle 24 ore successive alla nomina del governatore Tim Walz come suo compagno di cordata. Ciò si aggiunge agli 81 milioni di dollari che il suo team ha dichiarato di aver ricevuto nelle prime 24 ore dopo l’annuncio della sua candidatura. Una valanga di soldi che ha ridisegnato il panorama finanziario della corsa elettorale.

Sia la campagna di Trump che quella di Harris hanno annullato i piani per tenere domani comizi in North Carolina, poiché una tempesta tropicale continua a portare piogge torrenziali nel Sud-Est. Vance avrebbe dovuto essere a Raleigh e Oakboro, vicino a Charlotte. Il team Harris ha posticipato un raduno che aveva programmato per Raleigh domani, così come un evento programmato per venerdì a Savannah, Georgia.

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Massimo Jaus

Massimo Jaus

Massimo Jaus, romano e tifoso giallorosso. Negli Stati Uniti dal 1972. Giornalista professionista dal 1974. Vicedirettore del quotidiano America Oggi dal 1989 al 2014. Direttore di Radio ICN dal 2008 al 2014. È stato corrispondente da New York del Mattino di Napoli e dell’agenzia Aga. Massimo Jaus. Originally from Rome and a Giallorossi fan. In the United State since 1972. A professional journalist since 1974. Deputy Editor of the daily paper America Oggi from 1989 to 2014. Has been New York correspondent for Naples' "il Mattino" and for Agenzia Aga.

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