Kamala Harris ha annunciato il suo vicepresidente Tim Walz e probabilmente arriverà anche un video, secondo il ben informato Politico. Lo ha fatto prima del comizio alla Temple University di Philadelphia di martedì sera in cui dovrebbero presentarsi entrambi.
Nel weekend aveva parlato di persona anche con il senatore dell’Arizona Mark Kelly e con il governatore della Pennsylvania Josh Shapiro, prima di arrivare alla sua scelta definitiva ricaduta sul leader del Minnesota Tim Walz.
Poi, dopo l’annuncio, Harris e il suo compagno di cordata andranno insieme in sei swing State, gli Stati “incerti”, quelli dove il voto tra democratici e repubblicani nel corso degli anni si è alternato e dove è più difficile fare delle previsioni. Per ora, gli ultimi sondaggi evidenziano come la vicepresidente, dopo la rinuncia di Biden, sia in testa su Trump, 46% a 43% secondo un’indagine demoscopica nazionale effettuata dall’università del Massachusetts ad Amherst.
E così i due partiranno per quell’America dal voto “incerto”: mercoledì in Wisconsin e in Michigan (a Detroit), giovedì in North Carolina, il giorno successivo in Georgia (a Savannah) e Arizona, sabato in Nevada (a Las Vegas).
Low energy, @realdonaldtrump? pic.twitter.com/r7jw6zSeHh
— Kamala HQ (@KamalaHQ) August 5, 2024
Nelle ultime due settimane, la campagna di Harris ha aggiunto 370.000 nuovi volontari, di cui 15.500 in Georgia, 21.000 in Arizona e 10.500 in North Carolina, tre Stati con elettorati diversi o in cambiamento che hanno visto il maggiore aumento di entusiasmo tra le fila democratiche. In Georgia, dove durante il weekend l’ex presidente Donald Trump ha tenuto un comizio insultando il popolarissimo governatore repubblicano Brian Kempt, a lui ostile, ci sono 100.000 voti in palio, ha detto ad Axios l’ex vicegovernatore Geoff Duncan.
“Kamala Harris ha rimesso in gioco tutti questi voti – ha riferito Duncan. – Gli elettori che quando Biden era candidato affermavano che non sarebbero andati a votare ora hanno trovato nuovo entusiasmo”.
Harris sta cercando di continuare a costruire la sua coalizione, includendo le comunità nere e asiatiche dentro e fuori l’area metropolitana di Atlanta, oltre a raggiungere i numerosi repubblicani contrari a Trump e agli indipendenti. In Arizona, ad esempio, coloro che in passato hanno sostenuto il defunto senatore repubblicano John McCain sostengono ora i democratici e non il tycoon. Secondo Sean McEnerney, responsabile della campagna di Harris nel Grand Canyon State, “la frattura creata da Trump in questo Stato è insanabile”.
In North Carolina, che ha votato per un presidente democratico solo due volte negli ultimi cinquant’anni, Harris ha un percorso difficile, ma ha scelto di affrontarlo ugualmente. Gli strateghi elettorali di Biden avevano deciso che non sarebbero mai riusciti a conquistare questo Stato e avevano preferito destinare forze e soldi in altre parti del Paese. Quelli di Harris, invece, non si sono dati per vinti e si sono lanciati in una intensa campagna elettorale. Una decisione che ha preso di contropiede lo staff di Trump che ha dovuto cambiare i programmi e spendere in pubblicità in uno Stato che erano sicuri che avrebbero facilmente conquistato. Secondo i calcoli della campagna democratica, l’elettorato è cambiato: molte persone si sono trasferite negli ultimi quattro anni e la strategia elettorale sarà di mettere in risalto l’estremismo MAGA del governatore Mark Robinson strettamente legato a Trump.
La Pennsylvania occupa un ruolo dominante in queste elezioni e per questo entrambe le campagne stanno puntando moltissimo su questo Stato, che negli ultimi anni ha visto molti cambiamenti politici. Ora il governatore ed entrambi i senatori sono democratici e anche i due rami del parlamento statale vedono la maggioranza dem. Da sottolineare che i candidati repubblicani che si sono presentati alle ultime consultazioni, tra cui Doug Mastriano, tutti sostenuti da Trump, sono stati sconfitti, ma Harris dovrà fare i conti con la realtà: molti americani sono frustrati dall’economia e dal costo della vita.
Con i tassi di disoccupazione in aumento l’amministrazione Biden-Harris non può più indicare la creazione di posti di lavoro come un fattore economico positivo. Poi il drammatico scivolone di lunedì delle borse mondiali sta dando fiato all’opposizione. Finora i democratici potevano vantare sul successo economico della “Bidenomic”, con l’economia in forte crescita, ma gli ultimi dati sull’occupazione mostrano un brusco raffreddamento del mercato del lavoro e rilanciano i timori di una recessione. Preoccupazioni che l’ex presidente ha immediatamente rilanciato accusando Biden e Harris: “Trump cash contro Kamala crash”, “soldi con Trump contro un disastro economico con Harris” ha postato il tycoon sul suo sito Truth Social. Slogan a effetto che ha rivitalizzato la campagna elettorale dell’ex presidente.