Tono pacifico e parole ben scandite. Nella serata conclusiva della Convention Repubblicana a Milwaukee, in Wisconsin, Donald Trump ha pronunciato il suo discorso con una calma quasi inquietante per gli standard a cui era abituato. Per trenta minuti circa, ha ripercorso nel dettaglio l’attentato durante un suo rally a Butler, in Pennsylvania, scandendo momento per momento quello che è successo, ha provato e pensato. Poi, nella restante ora, si è scagliato nella sua arringa di critiche contro l’attuale amministrazione e propositi per le prossime elezioni, sempre lentamente e con chiarezza estrema.
Il petrolio, le macchine elettriche, le guerre, i rapporti con Russia e Cina, l’inflazione, le tasse in generale e quelle in particolare sulle mance, il confine e l’immigrazione sono state le tematiche su cui si è lanciato Trump. A volte seguendo il gobbo, a volte – e soprattutto – andando a braccio, ha retto senza cedere né pause per 92, supportando le sue tesi addirittura con un grafico. A smontarlo, i verificatori delle notizie false ingaggiati dai principali giornali americani.
Infatti, mentre Trump salutava la folla dal palco circondato dalla tutta la famiglia al completo (unico assente il figlio più piccolo Barron, che si vociferava sarebbe intervenuto), NBC News, CNN, Washington Post & Co. stavano verificando a una a una tutte le affermazioni dell’ex presidente. Uno dopo l’altro hanno poi pubblicato i loro fact-checking su internet. Le bugie sono tornate le stesse anche dopo il tentato assassinio.
Sull’immigrazione: “Abbiamo messo un punto alla caccia e al rilascio”, ha detto l’ex presidente riferendosi alla pratica con cui vengono scovati i migranti illegali e rilasciati attesa del processo in tribunale. L’America, però, non ha abbastanza disponibilità per servire tutte le persone che entrano nel Paese ed è un problema che c’era sotto Obama, sotto Trump e c’è tuttora sotto Biden.
Per spiegarlo, l’ex presidente ha mostrato un grafico a tutta la platea sostenendo che, durante la sua amministrazione, il dato dell’immigrazione illegale era il più basso mai registrato negli ultimi tempi. L’immagine è stata creata dall’ufficio del senatore del Wisconsin Ron Johnson e mostra l’entrata mensile delle persone al confine Sud-Ovest degli Stati Uniti. La freccia indica il punto minimo ed è etichettata con “Trump lascia l’incarico”. In realtà, secondo Politifact, il numero più basso è stato segnalato nel 2020, all’inizio della pandemia. Quando l’ex presidente ha lasciato la Casa Bianca a gennaio 2021, le cifre erano già aumentate di nuovo.
E ancora: “Questa crisi ha diffuso miseria, crimine, povertà, malattie e distruzione a tutte le nostre comunità”. Viene considerato come razzista pensare che i migranti trasmettano infezioni, ma anzi la maggioranza ricopre ruoli indispensabili nella sanità americana.
Sulle elezioni del 2020 il giudizio più pesante: “I democratici hanno sfruttato il Covid per barare”. Secondo Trump, Biden avrebbe sfruttato il voto per posta anticipato per manomettere i risultati. Ma non c’è alcuna evidenza che questo sia successo. Anzi, lo stesso ex presidente è indagato per aver tentato di impedire l’insediamento di Biden e collaborato a un piano di falsificazione dei numeri e dei delegati elettorali.
Sull’inflazione: “Gli Stati Uniti hanno avuto la peggior inflazione di sempre sotto Joe Biden”. Effettivamente, nel giugno 2022 è stata registrata la più alta inflazione dal 1981 (9,1%). Ma questa affermazione è fuorviante perché è anche scesa nei successivi due anni.
La ferita all’orecchio rimane e con lei anche le stesse bugie.