Prima incrinatura nel muro creato da Biden sulla sua candidatura per un secondo mandato alla Casa Bianca. Per la prima volta ha detto che sarebbe pronto a considerare il ritiro in caso di un “problema medico”. Nei giorni scorsi alla stessa domanda fattagli da George Stephanopoulos, durante l’intervista con Abc News, il presidente aveva risposto che, invece, avrebbe considerato questa possibilità “solo se glielo avesse chiesto il Padreterno”.
La sorprendente affermazione è stata fatta ieri sera ai microfoni di Bet News, l’emittente di Black Entertainment Television che copre le notizie con un taglio rivolto alla comunità nera degli Stati Uniti. L’intervista è avvenuta in margine alla partecipazione del presidente alla Convention della NAACP.
Il presidente Joe Biden in queste ultime settimane le sta tentando tutte per uscire dal ginepraio politico in cui è finito dopo la pessima serata del dibattito con Trump. La contestazione interna sulla sua candidatura per ora è come la brace sotto a cenere: pronta a riappiccare le fiamme politiche con un soffio. Proprio oggi uno dei massimi esponenti del Partito Democratico, il deputato Adam Schiff, si è schierato contro il presidente. Poi, dopo l’attentato a Trump e la Convention Repubblicana, i riflettori, almeno per ora, sono puntati sull’ex presidente che, con molta abilità, è riuscito a compattare tutti i suoi critici all’interno del suo partito. Un netto contrasto con quanto, invece, sta succedendo in casa dei democratici.

I sondaggi, poi, sono impietosi con Biden. Secondo un’indagine demoscopica condotta da AP/NORC e pubblicata dal Guardian, quasi due terzi degli elettori democratici vogliono che l’81enne si ritiri dalla corsa alla Casa Bianca e quasi la metà degli intervistati democratici non è molto o per niente convinta che sia in grado di svolgere la funzione di presidente a livello mentale. Dalla ricerca emerge, invece, che i repubblicani hanno più fiducia in Trump: il 60% degli elettori del GOP è estremamente o molto fiducioso che l’ex presidente abbia le capacità mentali per svolgere in modo efficace il suo ruolo di leader degli Stati Uniti.
Per cercare di contrastare l’attenzione mediatica e riallineare le truppe democratiche progressiste, il presidente sta facendo proposte più populiste e più concilianti. In suo aiuto anche il Comitato Nazionale Democratico, che ha cambiato la data del voto dei delegati per confermare la sua nomina a candidato del partito. In una lettera si legge che non si inizierà a votare prima del primo agosto “e probabilmente finiremo entro il 15 agosto”, ha spiegato Tim Walz, governatore democratico del Minnesota e presidente del Comitato.
La decisione del Comitato arriva dopo che ieri era circolata tra i democratici alla Camera una lettera in cui si definiva “una terribile idea” affrettare la nomina di Biden prima dell’inizio della Convention di Chicago il 19 agosto. La decisione era stata presa ben prima del dissenso interno, quando lo Stato dell’Ohio aveva minacciato di non inserire Biden nel ballottaggio perché non erano stati rispettati i termini della presentazione della sua candidatura. Nelle scorse settimane, i legislatori statali dell’Ohio hanno cambiato la regola, ma il Comitato Nazionale Democratico aveva già scelto di avere il voto prima della Convention, visto che Dean Phillips e Marianne Williamson avevano ritirato la loro candidatura.

Ieri sera a Las Vegas alla riunione della NACCP, la più importante associazione-lobby degli afroamericani, Biden ha lanciato l’iniziativa del blocco dei fitti per ridurre i costi abitativi. Ha poi detto che proporrà il divieto di vendere il fucile AR-15, quello usato per l’attentato a Trump, e che è favorevole alla decriminalizzazione federale della marijuana. Infine, sosterrà importanti cambiamenti alla Corte Suprema. Il Washington Post, che da mesi indaga sulle poco cristalline relazioni tra alcuni magistrati della Corte Suprema e potenti industriali e lobbysti, ha pubblicato proprio oggi un sondaggio di Fox News in cui viene messo in evidenza come gli elettori americani siano favorevoli alle modifiche proposte.
Secondo Axios, Biden ha fatto promesse ai più liberal del suo partito. Questo gli ha consentito di arginare temporaneamente la contestazione fra i democratici e ottenere l’appoggio di diversi esponenti, fra i quali il senatore Bernie Sanders. Ma non ha convinto il congressman Adam Schiff, che ha chiesto al presidente di abbandonare la corsa elettorale. Il deputato, che è in campagna elettorale per conquistare un seggio al Senato in California, ha spiegato al Los Angeles Times come secondo lui Biden non è più in grado di battere Trump. “Biden è stato uno dei presidenti più importanti della nostra storia. Ma il Paese è a un bivio. Una seconda presidenza Trump metterà a rischio le fondamenta della nostra democrazia e nutro serie possibilità che l’attuale candidato democratico sia in grado di sconfiggerlo a novembre. E per questo è arrivato il momento per Biden di farsi da parte”.