Il presidente Biden, che ha trascorso il weekend a fare campagna elettorale in Pennsylvania, è tornato a Washington per prepararsi ad accogliere i leader mondiali per il vertice della NATO che inizierà domani a Washington.
Sarà una settimana cruciale per il capo della Casa Bianca per convincere sia gli alleati dell’Alleanza Europea che gli elettori americani che la pessima serata del dibattito con Trump è stata solo un incidente dovuto al raffreddore e alla stanchezza e non legato alla sua età e alle sue facoltà intellettive.
Nel suo tentativo di allontanare le accuse di declino cognitivo il capo della Casa Bianca ha prima inviato una dura lettera ai parlamentari del suo partito, insistendo che sarebbe rimasto in corsa e chiedendo la fine del dramma all’interno nel partito democratico, poi ha preso parte al seguitissimo programma televisivo “Morning Joe” della MSNBC News per un’intervista provocatoria in cui ha respinto quelli che ha definito i “grandi nomi” e le “élite” nel Partito Democratico che gli chiedono di farsi da parte.
“Mi sento frustrato dalle élite del partito – ha detto Biden – ognuno di questi giovani che ritiene che dovrei abbandonare la corsa elettorale non si rende conto mettendo in dubbio la mia candidatura aiuta il mio avversario. Se c’è un candidato che ritiene di ottenere la nomination si faccia avanti alla Convention”.
Biden ha detto ai co-conduttori Joe Scarborough e Mika Brzezinski che non avrebbe ritirato la sua candidatura indipendentemente da ciò che politologi e editorialisti sostengono, affermando che sono gli elettori quelli che decidono chi sarà il presidente.
Il vecchio Joe anche parlato delle folle entusiaste che ha visto ai suoi recenti comizi in North Carolina e Wisconsin, per sostenere che gli elettori vogliono che rimanga in corsa. “Volevo essere sicuro di avere ragione. Che l’elettore medio voleva ancora Joe Biden. E ho visto il loro entusiasmo e sono sicuro che a novembre voteranno per me- ha detto -La conclusione è che non mi faccio da parte. Non mi arrendo”.
Ma nonostante i suoi toni di sfida “quella che si apre oggi per Joe Biden è una settimana difficile e cruciale” scrive il Washington Post. Oggi per la prima volta dal dibattito del 27 giugno tornano a Capitol Hill i membri di Camera e Senato.
Una settimana “atroce”, la definisce il sito Axios. “Disagio” è la parola scelta da una fonte della CNN per descrivere l’umore di questi giorni all’interno della Casa Bianca. Il partito democratico scalpita, molti parlamentari temono di venire travolti dalla tempesta di negatività propagata da Biden dopo il suo disastroso dibattito con Trump. Temono che, se Biden dovesse rimanere in corsa, la sfiducia degli elettori travolga anche loro che competono in distretti elettorali dove hanno superato gli avversari repubblicani per poche centinaia di voti.
Secondo Sky News per Biden questo vertice della Nato è il modo per dimostrare che ha tutte le carte in regola per continuare a rimanere in corsa per la presidenza, ma è alto il rischio di passi falsi che potrebbero mettere sotto gli occhi di tutti il suo declino cognitivo un fatto questo che la Casa Bianca nega con forza.
Intanto la Commissione sorveglianza della Camera, che non è riuscita a provare le accuse di irregolarità finanziarie di Biden per le quali aveva avviato il procedimento di impeachment, ha aperto una indagine sulle circostanze della valutazione del medico personale di Joe Biden secondo cui “il Presidente è un uomo di 81 anni in ottima salute, capace di svolgere i suoi compiti con successo”, ponendo in dubbio il fatto che l’autore di questo referto, il dottor Kevin O’Connor, sia in grado di effettuare valutazioni “accurate e indipendenti”, dopo che ha rifiutato di sottoporre Biden a un test cognitivo.
Il Presidente della Commissione, il repubblicano James Comer, ha scritto a O’Connor informandolo dell’avvio dell’indagine.
“La Commissione di sorveglianza è preoccupata per il fatto che la sua valutazione medica possa essere stata influenzata dal suo coinvolgimento privato e di affari con la famiglia Biden”, ha aggiunto Comer, citando la testimonianza resa dal fratello del Presidente, James Biden, su una consulenza prestata da O’Connor quando lavorava per la Americore Health LLC, una società che gestisce ospedali nelle comunità rurali ora sottoposta a procedura di fallimento.
In aiuto del suo vecchio amico-rivale è sceso anche il senatore Bernie Sanders, che a settembre compirà 83 anni, sostenendo che il presidente può “battere in modo convincente” Donald Trump. In un’intervista alla Cbs nel programma di approfondimento politico “Face the Nation” il senatore ha commentato il disastroso dibattito televisivo di Biden. “La corsa presidenziale – ha detto – non è una gara a premi” aggiungendo che “Biden non è più spigliato come era una volta, ma questo non significa nulla i democratici devono stare al fianco della classe operaia “e con Biden alla guida”.