Si giocherà sul filo del rasoio la battaglia tra Joe Biden e Donald Trump per tornare alla Casa Bianca. Un nuovo sondaggio nazionale dà il candidato democratico al 48% e il rivale repubblicano al 47% – sebbene quest’ultimo continui ad avere un leggero vantaggio in Stati-chiave come Arizona, Michigan e Nevada (il sistema elettorale statunitense non premia la maggioranza assoluta ma quella nei singoli Stati).
Ad impensierire gli strateghi democratici c’è poi il netto calo di consensi per Biden in Stati tradizionalmente blu come New York – dove il vantaggio rispetto a Trump è passato dal 23% del 2020 al 9% attuale, secondo un sondaggio del Siena College di maggio – e California – dove Biden è davanti a Trump di 21 punti, rispetto ai 30 di quattro anni fa. E proprio a New York giovedì Trump ha tenuto un comizio proprio nella Grande Mela (qui il reportage), cercando di fare breccia nell’elettorato nero e ispanico, tradizionalmente progressista.
Secondo una rilevazione di Cook Political Report di maggio, Trump sarebbe in vantaggio su Biden in tutti e sette gli swing states (Arizona, Michigan, Wisconsin, Nevada, Georgia, North Carolina e Pennsylvania) che erano stati conquistati da Biden, ad eccezione della North Carolina, nel 2020.
Il dato ha spinto il “guru dei sondaggi” Nate Silver, fondatore del portale FiveThirtyEight, a dichiarare che se il presidente Biden sarà ancora “in difficoltà” alla fine dell’estate, dovrebbe prendere in considerazione l’idea di abbandonare la corsa presidenziale: “Non è una grande situazione per i democratici in entrambi i casi, ma bisogna fare un’analisi approfondita della questione. Non dovrebbe essere un tabù parlarne. È un’elezione importante”.
Nonostante quella di novembre si preannunci come una delle contese elettorali più incerte della storia recente americana, i sondaggi mostrano che l’entusiasmo da parte degli elettori non è mai stato così basso. Entrambi i candidati hanno un indice di gradimento relativamente basso, inferiore al 45%. Un sondaggio della NBC ha inoltre rilevato che il 64% degli elettori ha dichiarato di essere “molto interessato” alle elezioni di quest’anno, un minimo da 20 anni.