Grazie alla nuova legge firmata dal governatore Gavin Newsom, i medici dell’Arizona potranno trasferirsi temporaneamente in California per praticare l’aborto alle loro pazienti. Una mossa resasi necessaria dopo la recente decisione della Corte Suprema dell’Arizona di ripristinare una norma, approvata per la prima volta nel 1864 ma non applicata per decenni, che di fatto vieta quasi tutti gli aborti, senza eccezioni i casi di stupro o incesto.
L’annullamento della Roe v. Wade da parte della Corte Suprema nel 2022 ha permesso agli Stati di stabilire le proprie leggi su tale pratica: negli ultimi due anni, circa 20 Stati hanno approvato divieti di vario grado. La nuova legge della California, che entra in vigore immediatamente, consente invece ai medici autorizzati in Arizona di praticare gli aborti fino alla fine di novembre.
In realtà, davanti a una mezza insurrezione popolare, la legislatura dello Stato dell’Arizona ha votato rapidamente l’abrogazione della legge del 1864, ma quest’ultima non entrerà in vigore fino a 90 giorni dopo la fine della sessione legislativa del posto, che di solito avviene a giugno o luglio. Attualmente, la legge locale consente l’aborto fino a 15 settimane dall’inizio della gravidanza. Per questo motivo, dunque, la California ha aperto le porte ai medici arizoniani ed alle loro pazienti, che avranno la possibilità di sottoporsi alla pratica.
I dottori autorizzati che si trasferiranno temporaneamente dovranno comunque compilare un modulo. La norma prevede che i nuovi arrivati debbano comunicare alle autorità di regolamentazione del Golden State dove intendono praticare aborti. Se i medici soddisfano determinati requisiti, le autorità di regolamentazione californiane devono approvare la loro domanda entro cinque giorni lavorativi.
“Siamo pronti a proteggere la libertà riproduttiva”, ha dichiarato Newsom, che ha promesso di rendere lo Stato un “santuario” per le persone che cercano di abortire lontano dai propri territori d’origine, dove tale trattamento è vietato. La California ha approvato decine di leggi per proteggere l’accesso all’aborto, tra cui lo stanziamento di 20 milioni di dollari dei contribuenti per aiutare a le pazienti che provengono da altre zone del Paese.
Newsom ha inoltre collaborato con il gruppo Red Wine and Blue per raccogliere fondi da donatori privati, per sostenere le spese delle donne dell’Arizona. Il gruppo finora ha raccolto poco più di 111.000 dollari a fronte di un obiettivo di quasi 500.000 dollari.
Il governatore del Golden State e i suoi alleati democratici hanno lavorato rapidamente per far passare la nuova legge. Tuttavia, alcuni repubblicani ne hanno messo in dubbio la necessità, data l’incertezza sull’applicazione della norma dell’Arizona e l’opposizione degli alti funzionari dello Stato alla sua attuazione.