Lo storico leader del partito Repubblicano al Senato Mitch McConnell, ha annunciato che a novembre lascerà la sua carica di capo della minoranza alla Camera Alta. Il sentore del Kentucky, che ha compiuto 82 anni la scorsa settimana, ha annunciato la sua decisione oggi pomeriggio al Senato.
Un passo che mette in evidenza la transizione ideologica avvenuta nel Partito Repubblicano, dal conservatorismo tradizionale e dalle forti alleanze internazionali di Ronald Reagan, al populismo focoso, isolazionista, pro Putin dell’ex presidente Donald Trump.
McConnell ha detto che intende portare a termine il suo mandato al Senato, che terminerà nel gennaio 2027, “anche se con un ruolo differente”.
Parlando nell’aula del Senato, con la voce rotta dall’emozione mentre ricordava la sua carriera ha detto che era arrivato il momento di passare la mano ad una nuova generazione di leader.
I suoi assistenti hanno detto che l’annuncio di McConnell non è legato alla sua salute. Il senatore recentemente è stato vittima di una caduta e battendo la testa ha avuto una commozione cerebrale. In due differenti occasioni nei mesi scorsi poi si è bloccato con la bocca aperta mentre parlava.
Da mesi era al centro delle crescenti pressioni da parte dell’ala estremista del suo partito, che si è saldamente allineata con Trump. McDonnell e l’ex presidente sono separati dal dicembre 2020, quando McConnell si rifiutò di sostenere le bugie di Trump sulle elezioni truccate. Da allora l’ex presidente e i suoi sostenitori al Senato hanno continuato a bersagliarlo nonostante che per due volte Mitch McConnell abbia “salvato” Donald Trump dai procedimenti di impeachment.
Nel suo discorso McConnell di oggi non ha fornito alcuna ragione specifica per la sua decisione, che – ha detto – stava contemplando da mesi, ma ha citato la recente morte della sorella minore di sua moglie come un momento che lo ha spinto all’introspezione.
McConnell nel corso della sua lunga leadership ha sostenuto la visione di Reagan sul ruolo dell’America nel mondo e il senatore ha insistito nonostante la dura opposizione di Trump, secondo cui il Congresso dovrebbe includere un pacchetto di assistenza estera che includa 60 miliardi di dollari per l’Ucraina.
Dopo il suo discorso, la senatrice repubblicana Susan Collins, del Maine, si è congratulata con lui affermando che lo ammirava “per essersi fatto avanti quando non era popolare fare la cosa giusta per il nostro Paese e il nostro mondo”.
Trump ha trascinato con forza il partito verso una destra populista, mettendo in discussione alleanze militari come la NATO, gli accordi commerciali internazionali e spingendo per una severa repressione sull’immigrazione, e continuando a raccontare le bugie sulle elezioni truccate, tutte cose per le quali McConnell era contrario.
McConnell e Trump avevano lavorato insieme durante i primi anni che l’ex presidente era alla Casa Bianca, ristrutturando la Corte Suprema, cambiando la legislazione fiscale nominando una schiera di magistrati feederali molto più conservatori.
La loro relazione è sostanzialmente finita dopo cheTrump si era rifiutato di accettare i risultati elettorali delle presidenziali del 2020. Ma la rottura drammaticac’è stata dopo l’attacco al Campidoglio del 6 gennaio 2021. McConnell ha assegnato colpa e responsabilità a Trump e ha affermato che dovrebbe essere ritenuto responsabile attraverso il sistema di giustizia penale delle sue azioni.
I critici di McConnell insistono sul fatto che avrebbe dovuto fare di più, compreso votare per condannare Trump durante il suo secondo processo di impeachment. McConnell non lo ha fatto, sostenendo che poiché Trump non era più in carica, non poteva essere soggetto a impeachment.
Il percorso di McConnell per ottenere la leadership del partito non è stato affatto lineare, ma dal giorno in cui è entrato nell’aula del Senato nel 1985 e ha preso posto come senatore repubblicano più giovane, ha puntato alla conquista della guida del paartito. Ciò che lo distingueva era che tanti altri leader del Senato volevano candidarsi alla presidenza. McConnell voleva dirigere il Senato.