Da mesi sostiene che Joe Biden è stato un buon presidente ma ora è arrivato il momento che si deve fare da parte. Dean Phillips, parlamentare democratico del Minnesota, non è poi tanto moderato come dice di essere perchè annunciando la sua candidatura alle primarie del partito democratico per le presidenziali del 2024, liquida il capo della Casa Bianca con una parola: “vecchio”.
Ammette però che la sua candidatura ha una possibilità remota di successo e per questo aggiunge “Questa è l’America. Se non ci provi non ci riuscirai mai. Penso che il Paese sarebbe ben servito da una nuova generazione di democratici convincenti, ben preparati e dinamici”.
Dean Phillips, congressman al terzo mandato, rappresenta un distretto che comprende la periferia di Minneapolis. È un miliardario di 54 anni che per hobby fa il politico. Erede di una grande distilleria del Minnesota che ha diretto per oltre 10 anni, ha gestito anche l’azienda di gelato Talenti. Orfano del padre morto in Vietnam, venne adottato da Eddie Phillips che la madre aveva sposato in seconde nozze.
Phillips è stato eletto per la prima volta nel 2018, come parte di un’ondata di democratici che hanno ribaltato i distretti suburbani controllati dai repubblicani che sostenevano Trump. Si è dimesso dalla leadership democratica alla Camera quando ha deciso di sfidare il presidente.
“Non starò fermo e non starò in silenzio davanti ai sondaggi che dicono così chiaramente che l’America ha voglia di cambiare alle prossime elezioni”, ha detto. Giovedì scorso, ha pubblicato l’annuncio della sua campagna su X, il sito precedentemente noto come Twitter, dicendo: “È ora di rimettere insieme il nostro Paese”.
L’establishment democratico e i principali donatori si sono già schierati dietro Biden, che ha raccolto 71,3 milioni di dollari con il Comitato Nazionale Democratico che continua a fare cassa per il presidente, ma il congressman è convinto che la voglia di cambiamento generazionale voluta dall’elettorato possa supplire i milioni dedicati alle pubblicità televisive.
Phillips si sta muovendo velocemente per inserire il suo nome nel ballottaggio in diversi stati in cui si vota anticipatamente. Ha già rispettato la scadenza per presentarsi alle urne in Nevada, il secondo stato che voterà nel nuovo calendario delle primarie presidenziali.
Phillips si unirà ad altri due meno conosciuti sfidanti del presidente: la perenne candidata Marianne Williamson, scrittrice, filosofa, che si ha già sfidato senza successo Biden nel 2020, e Cenk Uygur, co-creatore e co-conduttore del talk show progressista “The Young Turks”.
Un altro candidato, Robert F. Kennedy Jr., aveva inizialmente pianificato di competere per la nomination democratica, ma questo mese ha annunciato che si sarebbe invece candidato alla presidenza come candidato indipendente.
Parlando con i giornalisti nel New Hampshire dopo aver annunciato la sua candidatura, Dean Phillips si è impegnato a sostenere il candidato democratico che scaturirà dalle primarie, anche se dovesse essere Biden.
L’intero establishment democratico ha deciso da tempo di appoggiare l’attuale presidente nel suo tentativo di bis alle elezioni del prossimo anno, raccogliendo oltre 71 milioni di dollari per la campagna elettorale. Una situazione che ha scoraggiato anche l’ala più radicale dei dem a presentare un proprio candidato alle primarie. La seconda ragione è politica. Le posizioni di Phillips uguali a quelle avanzzate da Biden e i suoi voti alla Camera, scrive Time magazine sono stati in linea al 100% con la linea dettata dalla Casa Bianca.
La sua candidatura però viene e vista con sospetto dall’establishment democratico perché il suo consulente politico è Steve Schmidt, un veterano stratega repubblicano anti-Trump, uno dei fondatori del Lincoln Project, che ha lavorato alle campagne presidenziali di George W. Bush e John McCain prima di denunciare il GOP nel 2018 come “il partito di Trump”. “Mi unisco a Dean Phillips in questo momento di crisi politica perché dobbiamo provare a rendere le campagne elettorali ancora grandi e stimolanti”, ha scritto Schmidt in un post sul blog. “Dobbiamo cercare di riportare un po’ di nobiltà, decenza e ispirazione negli affari della politica. Dobbiamo coinvolgere i giovani e incontrare ogni americano ovunque si trovi. Dobbiamo parlare dei problemi reali che le persone nel paese stanno affrontando. Farò del mio meglio per aiutarlo a farlo.”
Schmidt ha detto che, sebbene “ammiri profondamente” Biden e lo sosterrebbe se dovesse vincere la nomination democratica del 2024 su Phillips, crede che Biden sia sulla buona strada per perdere contro Trump.
Schmidt ha detto che si unito alla campagna di Phillips perché secondo lui “Biden potrebbe essere l’unico democratico che potrebbe perdere contro Donald Trump.”
In effetti i sondaggi evidenziano l’impopolarità del presidente. Secondo la Gallup due terzi degli elettori di orientamento democratico affermano che il partito non dovrebbe nominare Biden per un secondo mandato, con oltre l’80% di questi elettori che afferma di volere “solo qualcuno oltre a Joe Biden”.
“La stragrande maggioranza degli americani non vuole vedere una rivincita tra il presidente Biden e il pluri-indiziato Trump, che ha tentato di sovvertire il risultato elettorale”, ha detto Schmidt. “C’è una stragrande maggioranza di americani e un numero considerevole di democratici che non vogliono che il presidente Biden si ricandidi. Meritano una scelta e ne avranno una”, ha detto.”