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October 20, 2023
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Il (raro) discorso di Biden alla nazione: “Vitale sostenere Ucraina e Israele”

Dallo Studio Ovale il presidente USA chiede al Congresso miliardi di dollari in aiuti per i due alleati, paragonando Mosca ad Hamas

Massimo JausbyMassimo Jaus

US President Joe Biden delivers a prime-time address to the nation about his approaches to the conflict between Israel and Hamas, humanitarian assistance in Gaza and continued support for Ukraine in their war with Russia, from the Oval Office of the White House in Washington, USA, 19 October 2023. ANSA/EPA/JONATHAN ERNST / POOL

Time: 3 mins read

“’L’America è ancora il faro del mondo”. A dirlo è stato Joe Biden nel suo discorso alla Nazione trasmesso dallo Studio Ovale in diretta da tutti i maggiori canali televisivi.

Il presidente ha spiegato agli americani qual è l’impegno americano e la posta in gioco nelle guerre in Ucraina e in Medio Oriente, e perché gli Stati Uniti dovrebbero inviare decine di miliardi di dollari in aiuti militari aggiuntivi agli alleati in difficoltà. Un discorso alla nazione che ha rispolverato anche le parole di Roosevelt affermando che “gli Stati Uniti sono ancora l’arsenale della democrazia”.

Nel suo intervento Biden ha detto che oggi (venerdì) invierà una richiesta urgente di bilancio al Congresso che andrà a beneficio della sicurezza nazionale degli Stati Uniti sostenendo allo stesso tempo Israele e Ucraina. “La leadership americana è ciò che tiene insieme il mondo”, ha affermato il presidente “E lo dobbiamo dimostrare”.

“La storia ci ha insegnato che quando i terroristi non pagano un prezzo per il loro atti di terrore, quando i dittatori non pagano un prezzo per la loro aggressione, causano più caos, morte e più distruzione”, ha detto Biden. “Continuano ad andare avanti. E i costi e le minacce per l’America e il mondo continuano aumentano”.

Al ritorno dalla sua visita di un giorno in Israele dopo gli attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre, Biden ha detto che chiederà al Congresso miliardi di dollari in assistenza di emergenza per Israele e altri miliardi di dollari per la guerra dell’Ucraina con la Russia. Facendo presente che gli arsenali americani sono stati svuotati per mandare gli aiuti militari all’Ucraina e i sistemi antimissili a Israele.

Per il presidente la sfida è quella di cercare di convincere gli americani che gli Stati Uniti devono impegnarsi ben oltre i propri confini anche se la Casa Bianca continua a concentrarsi sulle emergenze di casa.

Israeli Prime Minister Benjamin Netanyahu (L) confers with Israeli Defense Minister Yoav Gallant (R) during a meeting with US President Joe Biden (not in the picture) in Tel Aviv, Israel, 18 October 2023 ANSA/EPA/MIRIAM ALSTER / POOL

Un discorso, questo di Biden, per cercare di trovare i consensi in un momento in cui la Camera è senza speaker e il partito di maggioranza è sconquassato dalle lotte interne, con i repubblicani conservatori che si oppongono all’invio di più armi all’Ucraina. La precedente richiesta di finanziamento di Biden, che includeva 24 miliardi di dollari per aiutare l’Ucraina, è stata eliminata dal bilancio federale dall’ex speaker Kevin McCarthy nonostante un appello personale di Zelenskyy e dopo che aveva assicurato al ai leader politici democratici e repubblicani che sarebbero stati rispettati i termini dell’accordo raggiunto mesi prima per l’alzamento del tetto della spesa pubblica.

La Casa Bianca ha avvertito che il tempo sta per scadere per evitare che l’Ucraina, che recentemente ha fatto lenti progressi in un’estenuante controffensiva, perda terreno nei confronti della Russia a causa della diminuzione delle scorte di armi.

Al Congresso, la richiesta di Biden per quelli che ha definito aiuti esteri “senza precedenti” si scontra pure con lo scetticismo sia dei democratici progressisti che si oppongono all’invio di armi a Israele che dei repubblicani legati a Trump che non vogliono concedere altri aiuti militari o finanziamenti per sostenere l’economia dell’Ucraina.

Il capo della Casa Bianca trova difficoltà ad articolare la logica di questi pesanti impegni militari all’elettorato dopo il caotico ritiro dei soldati americani dall’Afghanistan in una guerra durata più di 20 anni senza uno scopo preciso. E per questo nel suo discorso il presidente ha più volte ripetuto che in Ucraina non saranno mandati soldati americani a combattere. Ma il presidente ha promesso di aiutare l’Ucraina a resistere alla Russia in quella che ha definito una “guerra orribile” per tutto il tempo necessario.

In recenti sondaggi la maggioranza delle persone intervistate ha affermato che gli Stati Uniti dovrebbero aiutare Israele nella sua lotta contro Hamas, ma quasi un terzo dei deputati democratici è contrario all’invio di armi ed equipaggiamenti militari a Tel Aviv. Ma anche il sostegno per continuare a mandare armi in Ucraina è diminuito significativamente da quando è iniziata la guerra, quasi 20 mesi fa.

L’esplosione della violenza in Medio Oriente ha reso ancora più urgente la convinzione di Biden nella necessità di costruire alleanze in un mondo sempre più pericoloso.

Il presidente dovrà superare una serie di differenze ideologiche se vuole ottenere tutto l’aiuto in un unico voto del Congresso.

US Secretary Lloyd J. Austin III (L) talks with President of Ukraine, Volodymyr Zelensky, during a Meeting of the Ukraine Defense Contact Group ahead of a two-day NATO Defense Ministers Council at the alliance headquarters in Brussels, Belgium, 11 October 2023. ANSA/EPA/OLIVIER MATTHYS / POOL

In un recente sondaggio della CNN, quasi tutti gli intervistati erano solidali con Israele ma non c’è stato un chiaro consenso sul giusto livello di coinvolgimento degli Stati Uniti. Un terzo (35%) ha affermato che gli Stati Uniti stanno fornendo la giusta quantità di assistenza – e un altro 36% non è sicuro che il livello di assistenza statunitense sia appropriato.

Gli Stati Uniti forniscono da tempo assistenza in materia di sicurezza a Israele, che riceve circa 4 miliardi di dollari all’anno nell’ambito di un memorandum d’intesa della durata di 10 anni. La nuova richiesta fornirebbe miliardi in più.

Al contrario, il sostegno per sostenere gli aiuti all’Ucraina è diminuito in modo significativo dopo l’invasione della Russia. Un sondaggio della CNN di agosto ha rilevato che il 55% degli intervistati ritiene che il Congresso non dovrebbe approvare ulteriori finanziamenti per aiutare l’Ucraina. Anche il divario partitico si è approfondito: quasi tre quarti dei repubblicani si sono opposti a maggiori finanziamenti per l’Ucraina, mentre il 62% dei democratici lo ha sostenuto.

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Massimo Jaus

Massimo Jaus

Massimo Jaus, romano e tifoso giallorosso. Negli Stati Uniti dal 1972. Giornalista professionista dal 1974. Vicedirettore del quotidiano America Oggi dal 1989 al 2014. Direttore di Radio ICN dal 2008 al 2014. È stato corrispondente da New York del Mattino di Napoli e dell’agenzia Aga. Massimo Jaus. Originally from Rome and a Giallorossi fan. In the United State since 1972. A professional journalist since 1974. Deputy Editor of the daily paper America Oggi from 1989 to 2014. Has been New York correspondent for Naples' "il Mattino" and for Agenzia Aga.

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